Kevin Durant: dovrebbero essere i giocatori a scegliere l’MVP.

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Così come da tradizione, la scelta dell’MVP al termine di ogni stagione regolare è affidata ad un gruppo di 124 addetti ai lavori (divisi tra giornalisti sportivi e telecronisti) chiamati a scremare la lista di nomi in lizza per il premio, al fine di individuare un solo vincitore. La leggenda vuole inoltre, che i fantastici (12)4 tendano a considerare anche i voti dei fan, raccolti sul sito ufficiale della lega.

Negli ultimi anni, il partito degli “MVP-scettici” è cresciuto in maniera significativa. Sempre più appassionati tendono a pensare che la scelta del miglior giocatore non si basi solmante sul valore espresso in campo durante l’anno, ma anche su altri parametri le cui radici affondano più nel marketing che nella pallacaenstro in sé e per sé.

Nella conferenza stampa pre-ASG, il criticato Kevin Durant si è a sua volta espresso in maniera decisamente critica sull’attuale metodo di selezione del vincitore, apostrofando la giuria come “meno qualificata dei giocatori”.

Penso chei media tendano a dare troppa importanza ad aspetti superficiali del gioco, non penso ne sappiano quanto noi circa il reale valore di un giocatore. Noi giochiamo contro questi ragazzi ogni notte, sappiamo cosa dicono in campo, quale apporto diano alla squadra e quale sia il loro approccio alla partita. Il nostro voto dovrebbe contare, non vedo motivi per sostenere il contrario. Nessuno può esprimere un giudizio migliore del nostro.

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