Kevin Garnett ha spiegato perché la sua generazione non avrebbe potuto mai giocare in una “bolla”

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Nel corso della sua lunga carriera, Kevin Garnett si è sempre contraddistinto per la durezza in campo, ma spesso anche fuori: famoso lo scontro con l’ex compagno Ray Allen o i tanti con LeBron James e i suoi Miami Heat. In più occasioni KG, come anche altri colleghi della sua generazione, hanno criticato i più giovani giocatori che oggi dominano la NBA, accusandoli di avere un’attitudine più soft rispetto al passato.

La leggenda di Minnesota e Boston ne ha parlato anche mentre spiegava a Complex perché lui e la sua generazione non avrebbero mai potuto giocare in una “bolla” come quella in cui sono costretti gli attuali giocatori NBA a causa del Covid-19.

Onestamente non avremmo mai potuto giocare nella “bolla”. Sapete quanto io abbia sempre urlato mentre gli avversari tiravano, “Get that shit out of here”? Mi avreste sentito benissimo. Avrebbero dovuto chiamare un gruppo di addetti alla censura. Poi non avremmo potuto avere tutte quelle telecamere intorno, sapete, coi giocatori che giravano nudi, le palle che ciondolavano e tutte quelle cose. Ora è una NBA diversa. Noi eravamo uomini!

Sarebbe stato barbarico, non avremmo sopportato una situazione del genere. Sarebbe stato il caos, sarebbe stato molto difficile mettere me e i giocatori che dovevo affrontare in una “bolla” come questa come se fosse tutto normale, eravamo grandi agonisti. Tutti competevamo. Ognuno voleva lottare contro gli altri a ogni possesso.

Francesco Manzi

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