Dei 12 convocati di Team USA per le Olimpiadi di Tokyo, uno probabilmente sembra un pesce fuor d’acqua: Kevin Love. Il lungo dei Cleveland Cavaliers, 33 anni a settembre, ha giocato solo 25 partite nell’ultima stagione a causa di ripetuti infortuni, mantenendo 12.2 punti e 7.4 rimbalzi di media in una delle peggiori squadre NBA. Oltre a prestazioni non esaltanti, Love è stato protagonista anche di comportamenti poco professionali, come quando, frustrato per il gioco della squadra, ha regalato palla agli avversari su una rimessa.
Ha quindi stupito la sua inclusione nell’elenco di convocati, visto che c’erano senza dubbio lunghi americani più meritevoli. Jalen Rose, ex giocatore e ora opinionista su ESPN, non ha però avuto peli sulla lingua nel dire che, secondo lui, la convocazione di Love alle Olimpiadi abbia a che fare col colore della sua pelle. Il lungo di Cleveland è infatti l’unico giocatore bianco dei 12 convocati da Gregg Popovich. Secondo Rose, quindi, Kevin Love sarebbe stato chiamato da Team USA soltanto per non fare una squadra completamente di afroamericani.
“Kevin Love fa parte della squadra solo per tokenismo. Non bisogna essere spaventati di fare una squadra tutta di neri, rappresentanti gli Stati Uniti d’America. Sono arrabbiato per questa cosa!” ha dichiarato Rose su ESPN. Per tokenismo si intende la volontà di dare un segnale, quindi una scelta simbolica.
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