Kevin Punter è arrivato da un solo anno al Partizan Belgrado ma è già entrato in piena sintonia con tutto l’ambiente.
Arrivato in Serbia lo scorso anno con il contratto più ricco nella storia della pallacanestro della ex Jugoslavia, Punter è riuscito anche a prendere il passaporto serbo e sarebbe eleggibile per la nazionale.
Storicamente però la federazione serba è restia a utilizzare i naturalizzati, cosa che non è mai accaduta finora. Chissà però che le ultime cocenti delusioni, entrambe per mano dell’Italia, non convincano i vertici del basket di Belgrado a cambiare idea.
Punter, da parte sua, ha dato la massima disponibilità nel corso di un’intervista a Vecernje Novosti, ripresa da Sportando.
Si è creato un rapporto bellissimo fra me e questo Paese, amo la Serbia e ho già preso da un po’ il passaporto. So che un giocatore straniero potrebbe giocare per la nazionale, sarei felicissimo se mi chiamassero. Sarei il primo americano nella storia della Serbia e sarei molto contento di poter dare una mano.
Nel mirino ci sono i Mondiali 2023, per i quali però la qualificazione della Serbia è tutt’altro che scontata. In ogni caso è pressoché impossibile che il Partizan liberi il suo neo capitano per la finestra di Novembre che si giocherà in contemporanea con le partite di EuroLega. L’eventuale esordio di Punter, perciò, è subordinato alla conquista del pass per la kermesse iridata.
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