Curioso retroscena che viene alla luce solo ora riguardante Klay Thompson e il proprio rapporto con i Los Angeles Lakers. Lunedì notte il meno famoso degli Splash Brothers ne ha segnati 18 contro i giallo-viola, sono ampiamente bastati per infliggere l’ennesima sconfitta a Kobe e compagni.
Chissà come sarebbe andata se Thompson, invece di vestire la maglia dei Golden State Warriors, fosse stato al fianco di Bryant. Come riportato da Marc J. Spears di Yahoo!Sports, nel 2010 la guardia ora in forza agli Warriors, all’epoca al suo secondo anno a Washington State, si sarebbe proposta ai Lakers, affermando che in cambio di una promessa di chiamata al Draft si sarebbe reso eleggibile. In quell’anno, i giallo-viola non avevano scelte al primo turno, la loro era stata infatti ceduta nella trade per acquisire Pau Gasol dai Grizzlies, ma Thompson era visto come una possibile scelta al secondo.
I Lakers avrebbero dovuto rischiare di non riuscire a chiamarlo (avevano la 43esima scelta che spettò a Devin Ebanks, ndr) o avrebbero dovuto imbastire qualche trade per ricevere una first rounder. La franchigia decise allora di declinare l’offerta, Thompson restò un altro anno al college e venne pescato dai Warriors all’11esima chiamata. Il resto è storia.
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