Kobe Bryant: “Durante l’inno mi inginocchierei”

NBA News

Nella polemica, ora leggermente placatasi, degli atleti afro-americani nei confronti di Donald Trump ha deciso di entrare anche Kobe Bryant. Il Black Mamba, ritiratosi ormai da oltre una stagione, ha comunque ammesso che parteciperebbe alla protesta che molti atleti della NFL hanno messo in atto nelle ultime settimane, inginocchiandosi durante l’inno nazionale come gesto simbolico. Durante un intervento al podcast The Hollywood Reporter’s ‘Awards Chatter’ Bryant, a specifica domanda, ha risposto: “Cosa farei se giocassi ancora? Mi inginocchierei durante l’inno”. La leggenda dei Lakers ha inoltre detto che, se si trovasse faccia-a-faccia con Trump, suggerirebbe al presidente di focalizzarsi sul servire il Paese e non sul comandare.

In NBA c’è una specifica regola che stabilisce che i giocatori e membri dello staff debbano stare in piedi durante l’inno nazionale, Adam Silver ha anche inviato un messaggio alle trenta franchigie ricordandolo, prima dell’inizio della pre-season. Per questo motivo molte squadre hanno elaborato un altro tipo di protesta: sempre durante l’inno, i giocatori si stringono sottobraccio uno con l’altro, come sinonimo di unità.

Francesco Manzi

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