Le lacrime sono scese copiose per l’addio al basket giocato di Kobe Bryant e tutti hanno fatto di tutto per portarsi a casa qualcosa del Mamba: una foto, un autografo, un asciugamano, un “cinque”, un sorriso. Ma restiamo sull’autografo.
Tra i giocatori è usanza comune quella di far autografare a Bryant le proprie scarpe nell’ultimo match da avversario, o da compagno di squadra, come in questo caso. Famose le foto sui social delle scarpe autografate da Kobe di Draymond Green, di Steph Curry, di LeBron James e tanti altri campioni che gliel’hanno chiesto perché lui ha specificato in un’intervista che firma solo scarpe a chi ha le “palle” di chiederglielo.
Uno che ha personalità da vendere all’interno dei Lakers è sicuramente Nick Young e lo si può capire già dal suo “sobrio” soprannome “Swaggy P”.
Il #0 dei Lakers si è avvicinato al Mamba e gli ha porto le scarpe per permettergli di autografarle ma Kobe le ha prese e le ha gettate nella spazzatura perché non Nike ma Adidas.
La cosa particolare di questa scenetta è che Bryant ad inizio carriera faceva parte della “famiglia Adidas” ma poi ha cambiato “sponda” scegliendo la Nike, forse anche qui per emulare il suo grande idolo MJ.
Come possiamo vedere, Young non ha certamente digerito bene questa scelta di Bryant ma ha comunque portato a casa un cimelio del Mamba, il foglio delle statistiche autografato con scritto 60, record di sempre per un giocatore della sua età.
