Mike Miller, dopo il processo che spetta ad ogni tagliato in NBA, è diventato a tutti gli effetti un free-agent e sta ancora pensando se operarsi o no ai dischi intervertebrali. Certo è che da ieri qualcosa è cambiato: Cleveland pare aver rinunciato alla corsa allo sharp-shooter ex dei Miami Heat decisivo nelle ultime due Finals. Ora in cima alla lista delle candidate c’è Oklahoma che ha perso, con l’addio di Martin, un tiratore sull’esterno e potrebbe accogliere Miller come terza guardia in rotazione dopo Sefolosha e quel Lamb che bene ha fatto in Summer League. Si sono unite alla mischia anche San Antonio e Golden State mentre rimangono in attesa Houston e l’ex squadra di Miller: Memphis.
Ci arrivano delucidazioni per quanto riguarda l’accordo fra Samuel Dalembert ed i Dallas Mavericks. Squadra e giocatore hanno concordato un biennale di 7.5 milioni di dollari complessivi. Nella seconda stagione prevista, però, solo parte del contratto sarà garantita . Ora Dallas può concentrarsi sulla trattativa che vorrebbe Oden in Texas. Resta da vedere quale fine farà B.James e se Brendan Wright verrà ri-firmato.
Dopo un’esperienza di 8 anni in quel di Detroit, Jason Maxiell cambia maglia. Il PF, diventato free-agent, ha trovato l’accordo con gli Orlando Magic e giocherà in Florida la sua prossima stagione. Formerà con Al Harrington e “Big Baby” Davis un gruppo di veterani a supporto alla giovane squadra di Orlando che sta cercando di tornare alla ribalta con prospetti come Harris, Vucevic, Oladipo e Harkless. A Detroit non c’era più spazio per Jason, visto l’arrivo di Josh Smith (che, nel caso, potrebbe partire anche da 4 ma dovrebbe giocare AP) e la voglia della dirigenza rosso-blu di dare spazio e minuti ad Andre Drummond.
Torna di moda l’addio di LaMarcus Aldridge a Portland. Dopo un inizio d’estate in cui si era più volte vociferato l’esubero dell’ala grande dalla Rip City, le acque si erano calmate con una buona free-agency che i Blazers avevano condotto: partito Hickson, alla corte di Stotts era arrivato R.Lopez, con l’aggiunta di Thomas Robinson come giovane da far crescere proprio dietro Aldridge. Inoltre ecco arrivare Earl Watson come play riserva di Lillard, McCollum che mostra gli attributi in Summer-League ed un ottimo tiratore e portatore d’attacco dalla panchina come Dorrell Wright. Tuttavia gli spifferi di addio sono ritornati in auge e pare che Aldridge abbia incontrato al dirigenza rossonera pochi giorni fa in quel di Las Vegas. LaMarcus smentisce tutto con il tweet al lato ma tutto lascia presupporre che stia mentendo.
Veniamo ai rumors, quelli che vedono Kobe Bryant recuperare giorni, settimane e mesi velocemente sulla tabella di recupero dall’infortunio. Dopo la rottura del Tendine di Achille del 14 Aprile, il Black Mamba aveva una diagnosi di 6-9 mesi prima che tutto potesse tornare alla normalità. Nulla è impossibile, però, per la determinazione di Kobe che è ormai sul viale del pieno recupero e pare possa essere pronto per lo start della stagione, così come afferma Jim Buss, figlio del compianto Jerry e vice-presidente esecutivo dei Lakers.
Dalla stagione 2014-15 ritorneranno a calcare i parquet d’America i Charlotte Hornets. Sì perché ieri, il consiglio dei proprietari NBA riunitosi a Las Vegas, ha dato il via libera al processo di cancellazione dei Charlotte Bobcats. I rimpianti Hornets, sostanzialmente, torneranno ad essere tali fra due stagioni. Tutto reso possibile dal cambio di nome di New Orleans da Hornets, appunto, a Pelicans. Gli abitanti di Charlotte saranno quindi accontentati, dopo aver spinto Micheal Jordan a cercare questo cambiamento. Queste le parole di His Airness :” Siamo emozionati di riportare gli Hornets a Charlotte. La passione e l’entusiasmo dei fans attorno a questo cambio di nome è stato impareggiabile. Ci hanno detto, travolgendoci, cosa volevano, gli abbiamo ascoltati e non potevamo essere più felici per l’approvazione del cambio di nome da parte de Consiglio. Con la giovane squadra che stiamo sviluppano in campo, la direzione del nostro business ed il ritorno degli Hornets, siamo estremamente eccitati per il nostro futuro. Riporteremo indietro il ronzio! (Charlotte era soprannominata “the Buzz-City” proprio dal ronzio che fanno gli Hornets o Calabroni in italiano, ndr) “. Inoltre il board ha stabilito qualche altra regola :
- Espansione dell’uso dell’instant replay anche in caso di sfondamento/ostruzione . Gli arbitri ora possono stoppare la partita per assicurarsi che il difensore fosse o non fosse nella restricted area. Questo cambio di regole comprometterà ulteriormente la gara che, indubbiamente ed inevitabilmente, durerà un po’ di più: Stern sta allora ponderando l’idea di adoperare un quarto arbitro nei prossimi Playoffs, un arbitro che sia sempre pronto a guardare il replay e possa comunicare la scelta giusta in tempo reale ai tre arbitri sul campo.
- Gli arbitri potranno stoppare la gara per decidere se il movimento di tiro sia già in corso quando sopraggiunge un fallo e/o se la palla fosse in gioco quando il fallo è stato commesso.
- La regola della multa dopo il secondo flop non sarà in vigore durante la prossima stagione. Stern, con la scorsa off-season, ha capito che un richiamo e una multa alla seconda simulazione sono una punizione poco adatta come deterrente.
- Un giocatore in attacco che sosterà fuori dal campo di gioco delimitato comporterà una violazione, adesso, e quindi un automatico turnover. Si fa riferimento all’abitudine di qualche giocatore – ultimamente molti di più – tendente ad aspettare fuori dal campo di gioco il proseguire dell’azione per posizionarsi meglio contro la difesa o per nascondersi totalmente da essa.
La lega poi spera di poter trovare un accordo per quanto riguarda i test sulla crescita ormonale del corpo prima della prossima stagione. Stern, comunque, ha annunciato che il processo è stato posticipato dato che il posto lasciato vacante come direttore esecutivo della associazione dei giocatori, precedentemente in mano a Billy Hunter, non è stato ancora assegnato a nessuno.
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