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La crisi delle criptovalute colpisce anche la NBA

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Il mondo delle criptovalute ha subito un clamoroso crollo nelle ultime settimane. Molte delle società che le commerciavano, arrivate a valire tantissimo, sono fallite rapidamente.

Questi crolli colpiscono anche il mondo NBA. I Miami Heat, ad esempio, avevano firmato nel 2021 un contratto con FTX, piattaforma per lo scambio di criptovalute che ha dichiarato bancarotta nei giorni scorsi. FTX aveva acquistato i naming rights dell’arena di Miami fino al 2040 ma ora le cose sono cambiate drasticamente. Gli Heat hanno già fatto sapere di essere alla ricerca di un nuovo partner a cui vendere il nome dell’arena.

Brutte notizie anche per Cade Cunningham. Al momento della firma del suo primo contratto da pro, lo scorso anno, i Detroit Pistons gli avevano pagato un bonus in bitcoin. Il giocatore aveva versato le sue criptovalute su BlockFi, azienda che un anno e mezzo fa valeva 5 miliardi di dollari e oggi ha avviato le procedure di fallimento. Cunningham aveva affidato i suoi bitcoin a BlockFi, firmando con essa anche un contratto di sponsorizzazione, con l’accordo di prestare il suo volto per contenuti informativi e pubblicitari. Adesso non solo non vedrà un soldo (virtuale o reale) dallo sponsor ma rischia anche di aver perso tutto l’ammontare del bonus alla firma elargito dai Pistons.

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