La difesa dei Thunder sul pick&roll di Harden

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James Harden è, ormai da diverse stagioni, un vero e proprio rebus per le difese avversarie. In particolar modo, la lotta a distanza per il titolo di MVP 2016/17 con Russell Westbrook ha acceso il suo istinto offensivo, permettendogli di diventare il secondo miglior marcatore del campionato con 29.1 punti a partita, proprio dietro l’uomo franchigia dei Thunder (primo con 31.6).

La classifica finale della regular season ha fatto sì che proprio i due protagonisti si affrontassero al primo turno. Nelle prime due partite della serie è stato Harden ad avere la meglio, riuscendo a portare Houston sul 2-0, nonostante abbia segnato complessivamente 1 punto in meno del rivale.

Andiamo ad analizzare come siano arrivati i canestri del numero 13 dei Rockets, concentrando l’attenzione su una situazione in particolare: il suo attacco attraverso il pick&roll, ma soprattutto le conseguenti difficoltà della difesa di OKC.

Harden, giocatore completo in grado di trovare il fondo della retina grazie a molteplici opzioni (tre punti, mid-range shot, penetrazione), è abile a sfruttare tutti gli errori della difesa dei Thunder.
La scelta difensiva di Oklahoma City è principalmente quella di seguire Harden passando sopra il pick&roll con la guardia e contemporaneamente contenere la sua penetrazione con il difensore del bloccante, il quale si stacca e si sposta in aiuto. Eccone una spiegazione concreta:

Un esempio di questo tipo di difesa

Questa scelta però, si sta rivelando poco efficace.

Il primo errore della difesa dei Thunder viene commesso nella fase di inseguimento del numero 13 di Houston. Il difensore che subisce il blocco segue con poca energia il movimento di Harden, così il bloccante ha la possibilità di porsi tra i due e impedirgli il ri-accoppiamento.

Il cambio difensivo propiziato da questa situazione favorisce Harden, che può scegliere di servire il taglio del lungo o di giocarsi il mismatch contro il lungo avversario. La seconda opzione è nettamente la più favorevole, in quanto porta spesso a soluzioni di questo tipo:

 

Il secondo errore della difesa di OKC invece vede come protagonista il difensore del bloccante. I lunghi dei Thunder eccedono nel movimento di contenimento rimanendo troppo profondi e spalancando la strada all’attacco di Harden.

Una volta superato il blocco, Harden ha due possibilità:

A. un arresto e tiro ad alte percentuali (in quanto non contestato dal lungo che è troppo profondo all’interno dell’area);
B. una penetrazione in velocità contro il lungo avversario, che la maggior parte delle volte si conclude in questo modo:

 

Questo posizionamento sbagliato del difensore del bloccante, costringe il difensore di Harden a comportarsi diversamente da quanto descritto nel primo errore. La posizione schiacciata del lungo costringe l’esterno a forzare il passaggio sul blocco per evitare il cambio e il conseguente mismatch (primo errore) o la penetrazione 1vs1 (secondo errore). L’eccessiva aggressività, però, obbliga l’inseguitore al contatto con Harden, il quale è bravo a rendere ancora più evidente l’aggancio del difensore e a subire il fallo.

 

Vediamo ora come coach Donovan potrebbe organizzare la difesa dei Thunder per arginare Harden.

La prima opzione è quella più semplice: correggere il sistema attuale. Migliorando il posizionamento del lungo in difesa sul bloccante, l’esterno non dovrebbe più eccedere nel forzare il blocco per restare accoppiato con Harden. Un contenimento difensivo più “alto” (più vicino alla zona del pick&roll) ridurrebbe lo spazio per una penetrazione 1vs1, renderebbe più difficile l’opzione dell’arresto e tiro (maggiormente contestato dalla presenza del lungo ad oscurare la visuale) oppure costringerebbe Harden a scaricare il pallone. L’ultima possibilità imporrebbe di prendere in considerazione lo sviluppo dell’azione con palla lontano dall’uomo-franchigia di Houston, ma questo richiede un approfondimento ulteriore da affrontare separatamente.
Un buon esempio può essere individuato nel primo pick&roll di questa azione:

La seconda opzione a disposizione di coach Donovan invece è quella di cambiare totalmente l’organizzazione difensiva. Il passaggio ad una difesa “show” porterebbe il lungo dei Thunder ad aiutare il compagno con uno scivolamento rapido verso l’esterno, il quale renderebbe l’uscita di Harden dal blocco molto più difficile. Inoltre, il difensore che subisce il blocco potrebbe recuperare più facilmente la posizione in marcatura su Harden, evitando di concedere il mismatch. Chiaramente, l’autore dello show dovrà essere pronto ad aiutare e poi tornare subito a coprire il taglio del bloccante, che cercherà di sfruttare la fase di “rollaggio” verso il canestro, in quanto non potrà essere aiutato a sua volta con una rotazione dei compagni, impegnati a difendere sui tiratori di Houston.
Nell’azione qua riportata si può osservare come la difesa costringa l’attaccante ad allontanarsi dal canestro, scaricare il pallone e rinunciare alla possibilità di un attacco diretto.

Coach Donovan proverà ad adottare una delle due soluzioni proposte? O ne troverà una ancora diversa per arginare Harden e ribaltare l’esito della serie? Solo il campo darà la risposta. Intanto, ai tifosi non resta che continuare ad ammirare le abilità di uno dei migliori attaccanti della NBA.

Simone Soranzo
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