Le polemiche sul fallo di Zaza Pachulia che ha causato l’infortunio di Kawhi Leonard in Gara-1 della serie tra Warriors e Spurs hanno assunto nelle ultime ore risvolti inquietanti, dal momento che la famiglia del centro georgiano è stata aggredita sui social network e minacciata da alcuni tifosi texani.
Pachulia ne ha parlato, attribuendo parte della responsabilità anche a Gregg Popovich, reo secondo lui di aver aizzato gli animi più turbolenti con le parole di accusa nei suoi confronti prima di Gara-2. Leonard non è ancora rientrato dopo l’infortunio e probabilmente salterà anche Gara-4.
“Non dò la colpa di tutto a Pop” – ha dichiarato Pachulia a USA Today – “Ma quello che ha detto ha avuto molta influenza. Hai molte persone che, sfortunatamente, non puoi controllare. I tifosi sentono il suo messaggio e dicono: ‘Ok, Pop ha detto così quindi possiamo farlo’. E’ sbagliato. Devi pensare, realizzare. Minacciate me, ma non minacciate mia moglie e non dite nulla sui miei figli. E’ sbagliato. Anche io difenderei la mia squadra al suo posto, ma non manderei un messaggio del tipo che un giocatore ne ha ucciso un altro, che è omicidio o roba del genere, omicidio colposo [Pop ha usato questo termine per descrivere anche l’eventualità della non intenzionalità di Pachulia nell’infortunare Leonard, ndr], perché la gente prende le cose diversamente. Viviamo in una società in cui non tutti sono intelligenti, o hanno la capacità di capire o pensare cos’è giusto e cos’è sbagliato. Noi guardiamo avanti, spero lo possano fare anche i tifosi”.
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