La Fortitudo riabbraccia la Serie A con una vittoria: sbancata Pesaro

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Carpegna Prosciutto Pesaro – Pompea Fortitudo Bologna 72-80

(20-23; 21-17; 7-26; 24-14)

La Fortitudo Pompea Bologna bagna il ritorno in Serie A dopo dieci anni con una vittoria. La formazione felsinea, nell’anticipo della prima giornata di campionato, si è infatti aggiudicata la sentitissima sfida contro la Carpegna Prosciutto Pesaro (oggi priva del play Pusica e di Paul Eboua) sbancando la Vitrifrigo Arena 80-72. A sparigliare le carte un parziale di 24-2 piazzato nel terzo quarto dai biancoblu, trascinati dalle giocate muscolari di Ed Daniel (miglior marcatore con 17 punti) e da una difesa che ha stretto le maglie a dovere fino al +20 che ha di fatto spento con largo anticipo le speranze di vittoria dei padroni di casa che nel primo tempo, sospinti da Jaylen Barford (22 punti), erano riusciti a tenere il passo. Nelle file dell’Aquila decisamente positive anche le prestazioni di Kassius Robertson (12 punti), Maarten Leunen (10 punti, 10 rimbalzi e 3 assist) e del giovane Nicolò Dellosto che ha avuto un ottimo impatto nel match.

La verve di Daniel segna il buon avvio della Fortitudo che, nonostante l’assenza di Stephens – chiamato a sostituire l’infortunato Sims –, trova con continuità il cuore dell’area pesarese e sigla canestri facili portandosi a +5 (8-13). Dall’altra parte ci pensano Barford e Drell a tenere in linea di galleggiamento Pesaro che dopo aver impattato il risultato sul 16-16 subisce un’altra mini-spallata biancoblu firmata da Robertson, autore di sette punti di fila per il nuovo +5 esterno, diventato poi +3 al suono della prima sirena (20-23).
La Carpegna Prosciutto anche in avvio di seconda frazione abusa con scarsi risultati del tiro da fuori (4/12 iniziale) e ne paga lo scotto contro una Pompea più organizzata offensivamente e capace di dare un’altra accelerata, propiziata da Aradori e Mancinelli a metà del quarto quando il tabellone arriva a segnare il 28-36 ospite. Il ritorno in campo di Barford ravviva però in maniera decisa la formazione marchigiana che trascinata dal suo “Yankee” rientra e al culmine di un break di 13-4 sorpassa i felsinei proprio sul filo della sirena con la tripla di Barford (14 punti nei primi 20’) che manda le squadre negli spogliatoi sul 41-40 biancorosso.

La Pompea incassa e rientra in campo con la giusta aggressività che porta al parziale di 9-0 chiuso dalla poderosa schiacciata di Daniel che fa scivolare la formazione padrona di casa a – 7 (44-51) e costringe Perego a rifugiarsi in un timeout. Il minuto di sospensione non porta però gli effetti sperati dal coach di Pesaro che il parziale si allunga fino al 13-0 che vale il primo vantaggio in doppia cifra dell’Aquila (44-55). Un colpo da ko quello sferrato dai biancoblu che all’improvviso sciolgono le briglie e facendo un uso magistrale della transizione fanno correre il tassametro del vantaggio fino al +20 siglato al culmine di un 24-2 e in maniera decisamente rocambolesca da capitan Mancinelli (46-66).
Coach Martino in avvio di ultimo quarto dà fiducia anche al giovane Dellosto, che subito ripaga con sette punti consecutivi che lanciano definitivamente in orbita l’Aquila che innesta il pilota automatico e, nonostante un calo fisiologico nei 4’ finali, conduce in porto la vittoria senza patemi.

Pesaro: Barford 22, Drell 2, Mussini 8, Pusica NE, Calbini 0, Miaschi 6, Alessandrini NE, Lydeka 4, Basso NE, Thomas 10, Totè 12, Zanotti 8. All. Federico Perego.

Fortitudo: Robertson 12, Aradori 11, Cinciarini 4, Mancinelli 10, Franco NE, Dellosto 7, Leunen 10, Prunotto NE, Fantinelli 6, Daniel 17, Stipcevic 17. All. Antimo Martino.

Qui trovate le statistiche complete della gara.

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