La magica notte di Klay Thompson

NBA News

Ieri notte Klay Thompson ha vissuto una di quelle notti, che verrà inevitabilmente affiancata alla partita in cui segnò 37 punti in un quarto, altro momento storico per lo Splash Brother meno famoso. Chi pensava, dopo qualche difficoltà nelle prime partite, che Thompson soffrisse la presenza di Kevin Durant ha dovuto ricredersi: se non lo aveva già fatto, sarà tornato sui suoi passi nel corso della vittoria sui Pacers, incontro in cui Klay ha segnato 60 punti in 29 minuti.

Thompson è il primo giocatore della storia (almeno dal 1955, quando venne introdotto lo shot clock) a riuscire a segnare 60 punti giocando meno di 30 minuti. Il più vicino ad una performance del genere era stato Kobe Bryant, nel 2005, in quella partita contro Dallas che potete rivivere qui e in cui segnò 62 punti in tre quarti, ma i minuti furono quasi 33. Era inoltre dal 2003 che un giocatore non segnava almeno 40 punti nel primo tempo: ancora una volta, quella volta fu Kobe a riuscirci. Thompson ha inoltre segnato 23 punti nel solo secondo periodo, l’equivalente dell’intero bottino avversario: è la nona volta in carriera che, da solo, il giocatore dei Golden State Warriors riesce a segnare gli stessi punti, o addirittura di più, della squadra avversaria in un quarto.

Infine due dati che contribuiscono a collocare nel panorama storico di questo sport la prestazione di ieri sera: Thompson ha segnato 60 punti tenendo in mano il pallone solo per 88.4 secondi (per SportVU), mentre ha mantenuto una media di 2.07 punti al minuto, quando Wilt Chamberlain stabilì il record di 100 ebbe una media di 2.08 punti al minuto.

Francesco Manzi

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