C’è grande attesa per scoprire la prossima destinazione di Paolo Banchero, che recentemente ha dichiarato di essere pronto a vestire la maglia italiana, regalando speranze e sogni a una Nazionale sempre più in confusione nonostante gli ottimi risultati della scorsa estate. Il Draft NBA non destava tanto interesse in Italia dal 2008, quando un non ancora 20enne Danilo Gallinari si affacciava per la prima volta oltreoceano. Scelto alla numero 8 dai New York Knicks, il “Gallo” divenne il terzo giocatore italiano nella Lega.
In NBA 14 anni dopo, a difendere i colori azzurri, l’unico rimasto è proprio Gallinari. Dalla prossima stagione torneranno a essere almeno due gli atleti italiani, con la speranza di vedere anche Gabriele Procida e Matteo Spagnolo selezionati al Draft.
Al termine di una stagione NCAA che lo ha visto protagonista a Duke con oltre 17 punti, 8 rimbalzi e 3 assist di media in 39 partite, Banchero siederà nella Green Room allestita al Barclays Center nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 giugno, in attesa di scoprire il suo futuro.
I principali mock draft indicano il talento italo-statunitense come candidato a essere selezionato con la terza scelta assoluta, dietro solo a Chet Holmgren e Jabari Smith Jr. Quale sarebbe, però, la migliore destinazione per Banchero?
Orlando
I Magic arrivano da un anno catastrofico in termini di risultati. La dirigenza si era prefissata il compito di ripulire un roster ancorato alla mediocrità e incapace di evolvere: obiettivo raggiunto. La squadra è molto giovane e difficilmente centrerà risultati soddisfacenti già il prossimo anno, ma Banchero sarebbe l’elemento perfetto per fare un ulteriore salto di qualità. Con Franz Wagner e Wendell Carter Jr andrebbe a comporre un terzetto molto solido e completo. La sua abilità nel ball-handling inoltre toglierebbe responsabilità a Jalen Suggs e Anthony Cole, aumentando le alternative in fase di impostazione per i Magic. Considerata l’incognita legata alla condizione fisica di Isaac ci sarebbe molto spazio per lui in questa prima fase di adattamento.
Houston
Se ai Magic Banchero troverebbe un contesto di squadra migliore, in Texas avrebbe la possibilità di mettere in mostra tutto il suo talento. Tra le squadre in rifondazione i Rockets dispongono del peggior gruppo di giovani. A Houston, Banchero dovrebbe dividere i possessi con Jalen Green, formando così una coppia offensiva di ottimo livello. Con lo scambio degli ultimi giorni che ha portato Wood a Dallas, Banchero inoltre non troverebbe concorrenti nel ruolo di giocatore franchigia e potrebbe giocarsi le sue carte per il Rookie of the Year con minuti, possessi e responsabilità pressoché illimitati.
Sacramento e Oklahoma City, no grazie
Sacramento e Oklahoma City per motivi diversi non sono due destinazioni favorevoli all’inserimento del talento azzurro. Con lo scambio che ha portato Domantas Sabonis in California, i Kings proveranno in tutti i modi a giocarsi un posto ai Playoff la prossima stagione. Peccato che il roster non sia propriamente all’altezza, senza contare che offensivamente il terzetto Fox-Banchero-Sabonis si pesterebbe i piedi per caratteristiche di gioco. E anche difensivamente sarebbe poco sostenibile.
Sponda Thunder Banchero entrerebbe in una franchigia che non ha le idee chiare nel breve. L’elevato numero di scelte a propria disposizione e l’inconsistenza del roster rischia di rallentare il percorso di crescita di chiunque. Sono pochi i punti di riferimento di questa squadra e la confusione in questo progetto potrebbe regnare sovrana per almeno un paio di anni.
Bonus: Detroit
Nella remota possibilità in cui il nome di Paolo Banchero dovesse scendere rispetto alle previsioni, la scelta numero 5 potrebbe rivelare una destinazione molto interessante. Con Jerami Grant appena ceduto, i Pistons sono pronti a garantire spazio e minuti consistenti. Banchero troverebbe uno dei giocatori con più talento dello scorso Draft, Cade Cunningham, con cui dividersi le redini della franchigia e formare il duo giovane più interessante di tutta la Lega.
Il sogno: San Antonio
Non succederà, però gli Spurs sarebbero la squadra perfetta per Banchero. Non succederà perché San Antonio ha la scelta numero 9 e non esiste scenario possibile in cui Paolo possa cadere così in basso al Draft. Certo è che Popovich avrebbe bisogno a roster proprio di un attaccante capace di creare gioco da inserire nel proprio frontcourt. Banchero avrebbe così la possibilità di ambientarsi lavorando con uno dei migliori staff della Lega. Forse a fine stagione non avrebbe i numeri per rientrare nella corsa al premio di miglior rookie, ma il sistema Spurs e il livello ormai raggiunto da questo gruppo, che da due anni flirta con i Playoff, rappresentano il miglior fit possibile per un giocatore che ha sì bisogno di crescere, ma che è già in grado di incidere a questi livelli.
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