Si muove qualcosa sul fronte Miles Bridges, che non mette piede in campo dalla stagione 2021-22 a causa di alcune accuse di violenza domestica fatte dalla ex fidanzata. Bridges è andato a processo senza venire dichiarato colpevole, ma solo perché ha deciso “accettare le accuse” per ricevere una pena più leggera, evitando il carcere. Ovviamente negli ultimi mesi la reputazione del giocatore degli Charlotte Hornets ha toccato giustamente i minimi storici, nonostante la vicenda sia avvenuta subito dopo la miglior stagione in carriera che sembrava poterlo portare al massimo salariale.
Bridges era restricted free agent nell’estate 2022 ed è rimasto tale, soprattutto perché nessuna squadra voleva legare il proprio nome a quello di un ragazzo che si è macchiato di un crimine del genere. Notizia di poco fa, però, il provvedimento della NBA che ha annunciato di aver sospeso Bridges per 30 partite. La Lega ha però scritto che, avendo Bridges saltato tutta questa stagione (e quindi 82 partite senza stipendio) per le conseguenze delle sue azioni, 20 di queste 30 partite sono considerate già scontate. Miles Bridges dovrà quindi saltare 10 partite all’inizio della prossima stagione prima di tornare a disposizione, da vedere in quale squadra.
NBA suspends Miles Bridges pic.twitter.com/3bmqerfGRY
— Marc J. Spears (@MarcJSpears) April 14, 2023
Di un ritorno del giocatore agli Hornets si è parlato tante volte nei mesi scorsi e sembrava che un’ipotesi di rientro realistica potesse essere marzo. In realtà ciò non è avvenuto, probabilmente anche perché Charlotte era ormai fuori dai giochi per la post-season. Ufficialmente Bridges è ancora restricted free agent come un anno fa, con gli Hornets che potrebbero pareggiare qualsiasi offerta per lui.