Parte relativa a Reggio Emilia a cura di Roberto Caporilli.
Ultima preview sulle quattro sfide del primo turno dei playoff scudetto. L’ultima serie ad essere analizzata è quella che vedrà protagoniste da stasera Siena e Reggio Emilia, impegnate alle ore 20:30 in gara 1 al PalaEstra. I precedenti in stagione sono in parità: gli emiliani si sono imposti per 67 a 59 all’andata in casa, mentre Ress e compagni si sono riscattati nel match di ritorno, vincendo per 65 a 55. Ovviamente il fattore campo spetta ai campioni d’Italia in carica, giunti secondi nella regular season alle spalle della corazzata Milano, con gli uomini di Menetti capaci invece di centrare la settima piazza. Procediamo dunque all’analisi delle due contendenti per poi tentare un pronostico al solito molto difficile da azzeccare.
Carter e Haynes, saranno fondamentali per il cammino di Siena !
MONTEPASCHI SIENA
Hanno vinto gli ultimi 7 scudetti consecutivi ma questa volta non si presentano come i grandi favoriti. Non che l’anno scorso lo fossero anzi, la situazione di partenza di questa stagione è sicuramente migliore di quella della scorsa annata, quando i bianco-verdi riuscirono nell’impresa di vincere le serie con Milano, Varese e Roma avendo sempre contro il fattore campo. Il secondo posto maturato alle spalle di Milano garantisce questo primo turno con Reggio Emilia ed eventualmente, un’ipotetica semifinale contro Cantù: due squadre che non fanno del rendimento esterno il loro punto di forza. Per arrivare però in semifinale, è necessario avere la meglio su questa GrissinBon, squadra dal roster di grande talento e profondità che potrebbe sicuramente mettere in crisi gli uomini di Crespi. Quest’ultimo però, si è rivelato un sicuro valore aggiunto per la sua squadra, come dimostra il secondo posto conquistato nella categoria di “allenatore dell’anno” alle spalle di coach Moretti di Pistoia: ha dovuto affrontare una sempre più evidente smobilitazione, con drastica riduzione di budget per la costruzione della squadra. La partenza di Hackett dopo l’uscita dall’Eurolega poteva parere un segnale di bandiera bianca alzata, ma tra ritorni, giovani, scommesse vinte e perse e scarti altrui, Siena si è riconfermata ai vertici del basket italiano giocato. Una parola da non sottovalutare “giocato”, viste le vicende esterne al parquet: il fallimento della società con possibilità pari a zero di iscriversi al prossimo campionato, l‘arresto dell’ex presidente Minucci nell’ambito dell’operazione “timeout” e il concreto timore di veder revocati i titoli vinti in passato. Crespi è stato finora bravo ad isolare i suoi giocatori da questa cappa di negatività e non si vede la ragione per cui non debba riuscirci anche in questi playoff. Nella sua storia recente la Montepaschi ha dimostrato come riesca a venir fuori nei momenti in cui più conta e la vittoria in Supercoppa e la finale raggiunta di Coppa Italia sono lì a dimostrarlo.
In una squadra in cui non ci sono stelle, sarà l’intero collettivo a dover fare la differenza. Ai due playmaker Green ed Haynes, ex oggetto misterioso di Milano, il compito di coinvolgere la squadra e soprattutto, di cercare e trovare il canestro con le loro capacità tecniche e balistiche, essendo i maggiori realizzatori della squadra. Sotto le plance Hunter deve necessariamente trovare maggior continuità, anche perché dall’altra parte si troverà clienti scomodi. Al suo fianco però, l‘esperienza a questo livello di Ortner e capitan Ress sarà sicuramente utile e preziosa, soprattutto in termini di difesa, rimbalzo e autorità. Per quanto riguarda il reparto ali, Nelson Carter e Viggiano non hanno avuto numeri straordinari in campionato, ma hanno comunque dimostrato di avere la tecnica, i guizzi e il coraggio per far girare o decidere una partita. Se l’ottimo assemblaggio creato da Crespi riuscirà ad aggiungere quel brio e quell’imprevidibilità in più rispetto a quanto è stato fatto finora, ecco che Siena potrebbe congedarsi dal grande basket nel ruolo che ha sempre avuto negli ultimi anni: quello da regina.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA
Altalenante: questa è la parola giusta per descrivere la stagione regolare della GrissinBon Reggio Emilia, squadra capace di sfoggiare ottime prestazioni ma senza riuscire a dare continuità ai propri risultati. Questa è la squadra della grande impresa in Coppa Italia, dove buttò fuori Cantù nonostante una situazione infortuni drammatica oppure quella del cammino trionfale in EuroChallenge; ma è anche quella che perde a Cremona concedendo 96 punti agli avversari. Il trend da montagne russe però è stato confermato anche ultimamente: nelle ultime 5 giornate, oltre alla larga vittoria con Pesaro, Reggio Emilia ha battuto abbastanza nettamente due squadre da playoff come Roma e Cantù, ma è stata sconfitta dalle due grandi delusioni della stagione, ovvero Avellino e Venezia.
Il dato più evidente della stagione reggiana è la differenza tra il rendimento in casa e quello in trasferta, visto che lontano dal PalaBigi la GrissinBon ha vinto solamente due partite quest’anno: il netto successo a Pesaro e il clamoroso derby in rimonta a Bologna; un dato di certo non confortante per una squadra che avrà il fattore campo a sfavore. Al contrario però in Emilia sono riuscite a passare solamente Varese e la Milano schiacciasassi del girone di ritorno.
Però, fatta eccezione per la mancanza di continuità e le difficoltà in trasferta, Reggio Emilia resta un avversario pericoloso per chiunque, soprattutto per il grande talento a disposizione di coach Menetti e per una panchina comunque molto profonda. Il trio Cinciarini-White-Kaukenas fa paura a chiunque ed è al livello delle squadre migliori del campionato, come dimostrato lungo tutto l’arco della stagione. Il playmaker ha disputato la miglior stagione della sua carriera con 12,4 e 6,5 assist di media, l’ex Knicks si è dimostrato un crack per il nostro campionato e non ha certo bisogno di presentazioni, il lituano è ancora, nonostante l’età, un elemento di sicuro affidamento, senza contare che la pulizia dei suoi movimenti è uno spettacolo per gli occhi. A fare la differenza allora sarà il rendimento degli “altri”, quei giocatori che sono stati proprio i meno continui nel corso della stagione. Ojars Silins, ala classe ’93 definitivamente esploso nel finale di stagione dopo un inizio balbettante, dovrà mostrare cosa può fare ad alti livelli, Greg Brunner è una garanzia se il fisico lo supporta, infine Angelo Gigli è chiamato ad uscire fuori nel momento che conta dopo una stagione abbastanza negativa. Il vero ago della bilancia della GrissinBon però sarà Troy Bell, l’ex Sigma Barcellona è un giocatore in grado si spaccare le partite col suo talento offensivo, però alterna prestazioni eccellenti a partite anonime. Per mettere in difficoltà Siena, Menetti avrà bisogno di un buon contributo da parte di tutti i componenti del suo roster; affiancare altre soluzioni ai “big three” è la componente imprescindibile per vincere una delle prime due gare in Toscana e poi difendere il vantaggio nel fortino del PalaBigi.
PRONOSTICO
Propendiamo per Siena vincente in 5 partite. Non è escluso però che venga fuori la sorpresa: se Reggio riuscisse a far sue le due partite casalinghe, gara 5 sarebbe un vero e proprio terno al lotto.
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