Nella notte, sia nella gara tra New Orleans e Utah che nel derby di LA, i giocatori e lo staff di entrambe le squadre più gli arbitri si sono inginocchiati durante l’inno nazionale. Un gesto diventato simbolico per protestare contro il razzismo e l’ingiustizia sociale, reso famoso dal quarterback NFL Colin Keapernick a partire dal 2016. Una cosa del genere dovrebbe accadere da qui in avanti prima di tutte le partite che verranno disputate a Disney World.
Poco dopo il gesto nella prima gara tra Pelicans e Jazz, è arrivata la reazione di Adam Silver. La NBA ha infatti una regola che impedirebbe ai giocatori di inginocchiarsi durante l’inno, risalente però a molto tempo fa, al 1981. Il commissioner ha deciso di non punire gli atleti che hanno messo e metteranno in scena questa protesta pacifica vista la situazione singolare in cui si trovano gli USA negli ultimi mesi: “Rispetto il gesto all’unisono delle nostre squadre come protesta pacifica per la giustizia sociale, viste le circostanze uniche non eserciteremo la vecchia regola che richiede di stare in piedi durante il nostro inno nazionale”.
An NBA policy, established in 1981, says "players, coaches and trainers are to stand and line up in a dignified posture along the sidelines or on the foul line” during the playing of the national anthem. https://t.co/8JscD96JXh
— Malika Andrews (@malika_andrews) July 30, 2020