La richiesta agli arbitri di Kendrick Perkins e Zach Randolph: “Lasciateci picchiare”

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I lunghi puri sono sempre più rari nel basket di oggi e i big men di una volta, come ultimamente ha fatto anche Shaquille O’Neal, sono molto critici nei confronti dell’evoluzione del gioco. Fra gli ultimi esponenti di una pallacanestro così fisica, con tantissimi contati al limite (e anche oltre) del consenti sono stati Kendrick Perkins e Zach Randolph.

Lo stesso Perkins ha raccontato un episodio che ha visto protagonisti lui e Z-Bo prima di una gara del primo turno playoff del 2014 fra Oklahoma City (in cui militava) e Memphis. In una trasmissione di ESPN dei giorni scorsi, insieme ai giornalisti Cassidy Hubbarth e Amin Elhassan, c’era anche lo stesso Perkins in viste di opinionista e Tony Allen (ex compagno di Randolph in quei Grizzlies e di Perkins a Boston).

L’ex centro dei Celitcs ha raccontato di un colloquio pre-gara che lui e Randolph hanno avuto con gli arbitri per chiedere maggiore libertà sotto canestro. In pratica un accordo, non tanto tacito, fra i due per alzare il livello di fisicità dei loro scontri individuali senza incorrere nelle sanzioni dei fischietti.

La redazione di ClutchPoints ha rintracciato su YouTube il video del dialogo che trovate di seguito.

 

 

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