Nelle ultime ore il mondo NBA è stato scosso da una trade che rischia di cambiare gli equilibri, soprattutto quelli della western conference: i Boston Celtics hanno scambiato Rajon Rondo con i Dallas Mavericks, ricevendo in cambio Jae Crowder, Brendan Wright, Jameer Nelson, una prima ed una seconda scelta. Le due squadre hanno da poco reso noti anche i dettagli di questo scambio, i Celtics ricevono anche una trade exception da 12 milioni di dollari, inoltre la prima scelta è protetta tra la 1 e la 3 e la 15 e 30 per quanto riguarda il prossimo draft. Con ogni probabilità dunque i Celtics non usufruiranno di questa pick quest’anno, ma dal 2016 in poi quando diventerà protetta solo per le prime 7 chiamate. Il tutto ha suscitato non poca perplessità tra i tifosi Celtics alimentando una discussione che su blog, social network e tv continuerà per più giorni. Ma entriamo nel dettaglio di questa operazione che, come la stragrande maggioranza dei movimenti di mercato NBA, va letta al meglio prima di poter trarre delle considerazioni.
DAL PUNTO DI VISTA DI UN TIFOSO DEI BOSTON CELTICS. A primo impatto per i tifosi dei Boston Celtics è uno scambio duro da digerire. Dopo aver ceduto due estati fa Pierce e Garnett, Ainge è stato duramente criticato per aver ricevuto poco in cambio e senza dubbio accadrà lo stesso nelle prossime ore. Aldilà dell’idea che ognuno ha di Rajon Rondo, non si può negare che sia un giocatore unico nella lega che però deve avere accanto i compagni giusti per rendere al meglio. Ciò non stava accadendo a Boston dove li si chiedeva di avere delle responsabilità offensive che un giocatore con le sue caratteristiche non può avere. Veniamo alla contropartita: Jameer Nelson, playmaker ex Orlando Magic arrivato a Dallas in estate, 32 anni. E’ un buon comprimario, un playmaker che se libero segna, ma nulla di più; Jae Crowder, ala piccola da Marquette, avrà tempo per migliorare (è del 1990) anche perchè attualmente in una squadra come i Boston Celtics serve a poco; Brendan Wright, 27 anni e tanto atletismo, buon difensore e schiacciatore ha iniziato la stagione alla grande, ma anche per lui vale lo stesso discorso di Nelson, in una buona squadra sa svolgere egregiamente il suo compito, negli attuali Boston Celtics è difficile collocarlo. Altrettanto “deludenti” le scelte ricevute, una pseudo-prima scelta del 2015 che con ogni probabilità sarà una scelta del 2016 tra la #20 e la #30 ed una seconda scelta. Nel complesso credo sia una contropartita troppo povera per privarsi di un giocatore come Rajon Rondo, anche perchè, è vero che bisogna ricostruire partendo da 0 e riempiendosi di scelte, ma è altrettanto vero che tendenzialmente un Free Agent non sceglie di giocare in una squadra priva di All Star, non considerando che il Draft non è una scienza esatta e con una chiamata alla fine del primo giro pescare un giocatore sul quale costruire il futuro è molto difficile.
D’ora in poi a Boston parlare di tanking non potrà essere considerata un eresia, con questa trade possiamo dichiarare chiusa quest’annata e iniziare a pensare alla prossima estate quando la dirigenza avrà una flessibilità salariale molto ampia, oltre che una trade exception da 12 milioni di dollari, il vero problema sarà convincere i grandi giocatori ad intraprendere quella che sembra una vera e propria avventura, ma non è da escludere che Danny Ainge sorprenda di nuovo tutti portando nel Massachusetts più All Star, per questo prima di giudicare il suo operato che a primo impatto sembra deludente aspettiamo, spesso i sacrifici sono necessari per costruire una squadra valida.
DAL PUNTO DI VISTA DI UN TIFOSO DEI DALLAS MAVERICKS. La mossa di Mark Cuban è senza dubbio azzeccata e potrebbe definitivamente fare dei Dallas Mavericks una vera e propria contender. Innanzitutto i Mavs avevano già uno tra i migliori, se non il migliore, attacco della lega e l’aggiunta di Rajon Rondo non farà altro che renderli ancora più temibili viste le sue qualità uniche nel servire i compagni. Ma soprattutto, vi immaginate un pick’n’roll Rajon Rondo-Dirk Nowitzki? Se poi consideriamo che tutto ciò è stato pagato il minimo, visto che Crowder non era un tassello fondamentale e Nelson verrà sostituito dal rientrante Raymond Felton, possiamo renderci conto del colpo di genio avuto da Mark Cuban che ci aveva sorpresi già in estate quando riuscì a riportare a Dallas Tyson Chandler per poi strappare Chandler Parsons ai Rockets che si erano detti pronti a pareggiare qualsiasi tipo di offerta.
Il quintetto Rondo/Ellis/Parsons/Nowitzki/Chandler è sicuramente tra i più completi, equilibrati e forti della lega e potenzialmente potrebbe essere interessante anche a livello difensivo. Ora serve completare il roster con un lungo difensivo alla Brendan Wright (Jermaine O’Neal?), fatto ciò il vero problema che seguirà all’integrazione di Rajon Rondo in squadra, che comunque dovrebbe essere abbastanza veloce viste le caratteristiche del giocatore e del resto del roster, sarà la difesa che fino ad ora ha deluso. Se Rick Carlisle riuscisse a dare alla sua squadra una difesa quantomeno decente, Grizzlies, Warriors e Spurs avrebbero un serio problema in più.
DAL PUNTO DI VISTA DI RAJON RONDO. E’ chiaro, Rajon Rondo è un vincente e da quando è terminata l’era Big Three le cose a Boston non andavano molto bene. Anche se più volte aveva dichiarato di voler rimanere ed essere il pilastro dei Celtics di domani, questo scambio lo avrà sicuramente reso contento visto che a Dallas lo aspetta una squadra potenzialmente da titolo. La situazione che si verrà a creare inoltre potrebbe rivelarsi particolarmente adatta alla PG Ex-Celtics e, per certi versi, simile a quella dei C’s dei Big Three: non c’è una All Star che ha più potere rispetto agli altri, ma un gruppo coeso e valido di giocatori che dovranno essere orchestrati da RR9 senza che sia costretto a prendersi delle responsabilità offensive eccessive. La differenza principale con quella squadra sta nel fatto che mentre Thibodeau e Rivers basavano il loro gioco sulla miglior difesa della lega, ora la metà campo migliore è quella offensiva ed una difesa competitivo non c’è ancora. Ma siamo sicuri che l’arrivo di Rajon Rondo faciliterà la nascita di questa identità difensiva, non escludiamo che entro fine Aprile spenderemo parole diverse nei confronti del gioco difensivo di Tyson Chandler e compagni.