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La stagione è finita, ma le provocazioni tra Warriors e Grizzlies continuano

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La stagione NBA si è conclusa con la vittoria dei Golden State Warriors in Gara-6 sui Boston Celtics. Le polemiche però non accennano a placarsi, non con i Celtics bensì con i Memphis Grizzlies. Tutto è partito da un commento di Klay Thompson, che durante la conferenza stampa dopo Gara-6 ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa:

C’è stato un giocatore dei Grizzlies che ha twittato “Strength in Numbers” dopo che ci avevano battuto in stagione regolare. Mi ha fatto inc*****e così tanto! Non vedo l’ora di ritwittare quella roba, c***o di idiota. Che pagliaccio. Scusate, è che mi è tornata in mente questa cosa all’improvviso. Ci hanno presi in giro e non sono mai stati qui [alle Finals da vincenti, ndr]. Noi siamo stati qui, sappiamo cosa ci vuole per arrivarci. Quindi accettatelo.

Ovviamente le parole di Thompson, che si riferivano ad un tweet provocatorio di Jaren Jackson Jr dello scorso 28 marzo, non sono passate inosservate. Come spesso accade, a parlare su Twitter è stato Ja Morant, il quale ha commentato: “Abbiamo un sacco di proprietà“. Si tratta di un modo di dire americano, come per dire di avere tanto spazio nella testa di qualcuno, in questo caso degli Warriors.

A Morant ha risposto Draymond Green: “Abbiamo scambiato quelle proprietà dentro la testa di Ja Morant, il valore era più alto a Boston”.

È seguita un’altra replica di Ja Morant e poi una risata di Green:

Ma non è finita qui: Draymond Green non dimentica nulla, nemmeno una piccola provocazione dei Grizzlies dopo una vittoria in stagione regolare. Lo scorso 29 marzo Memphis, su Twitter, aveva postato un breve video ispirato alla serie TV “Raven”. Green, quasi 3 mesi più tardi, ha pubblicato due gif (una con protagonista Morant stesso) a riguardo: “Visioni alla Raven”.

Francesco Manzi

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