Dopo la classifica degli affari troppo cari dei team NBA in questa sessione di mercato, ecco la nostra personale Top-7 degli affari più vantaggiosi. A spiccare sono i molti veterani ancora in grado di dire la loro nonostante l’età, pagati davvero poco!
1. Dirk nowitzki
Nuovo team: Dallas Mavericks
Cifre del contratto: 25 milioni
Durata del contratto: 3 anni
Età del giocatore: 36 anni
Statistiche 2013-14: 21.7 punti, 6.2 rimbalzi, 2.7 assist
Che uomo WunderDirk! Consapevole di avvicinarsi sempre di più al tramonto della sua gloriosa carriera, il lungo tedesco ha deciso di firmare un contratto a cifre ben ridotte rispetto allo standard dei suoi ultimi anni. Peccato che le sue statistiche, anche nella stagione appena trascorsa, non mostrino cali rilevanti. Nonostante i suoi 36 anni, il nativo di Wuerzburg si è rivelato fondamentale per la buona stagione dei suoi Mavs, unica squadra in grado di impensierire seriamente i San Antonio Spurs dell’altro “vecchietto” Tim Duncan. Con stats simili – destinate a non scendere troppo nei prossimi tre anni, ci mettiamo la mano sul fuoco – il rinnovo di contratto di Nowitzki si colloca tra i migliori affari di questa off-season. I Mavericks si sono (ri)aggiudicati un giocatore in grado di fare la differenza, pagandolo molto meno del suo valore effettivo. Grazie al sacrificio del numero 41, inoltre, alla dirigenza di Dallas è stato possibile creare un team molto competitivo, che con gli innesti – tra gli altri – di Parsons e del figliol prodigo Chandler potrebbe rappresentare una stupefacente sorpresa ad Ovest.
2. Isiah Thomas
Nuovo team: Phoenix Suns
Cifre del contratto: 27 milioni
Durata del contratto: 4 anni
Età del giocatore: 25 anni
Statistiche 2013-14: 20.3 punti, 2.9 rimbalzi, 6.3 assist
Situazione particolare quella di Thomas: per giudicare interamente il nuovo contratto firmato in Arizona, sarebbe bene sapere che cos’abbia intenzione di fare la dirigenza dei Suns con Eric Bledsoe. Se l’ex-Clippers sarà lasciato partire, Hornacek si ritroverà un play titolare con un ventello in tasca a soli 27 milioni di dollari per quattro anni; se invece Bledsoe dovesse rimanere, Thomas si trasformerebbe in un cambio di lusso – facilmente trasformabile in un pesante esubero. In ogni caso, per un giocatore capace di segnare più di 20 punti a partita e smistare più di 6 assistenze, le cifre del contratto sono indubbiamente bassissime. Per screditare quella che è stata una delle più clamorose steals-of-the-draft degli ultimi anni, non è possibile utilizzare la scusa della mancata concorrenza, poichè Thomas è stato in grado di scalzare dalle gerarchie un certo Greivis Vasquez, arrivato a Sacramento con una stagione da assoluto top-player alle spalle.
3. Jameer Nelson
Nuovo team: Dallas Mavericks
Cifre del contratto: 5.5 milioni
Durata del contratto: 2 anni
Età del giocatore: 32 anni
Statistiche 2013-14: 12.1 punti, 3.4 rimbalzi, 7.0 assist
Jameer Nelson a meno di 6 milioni in due anni rappresenta un colpaccio della dirigenza dei Mavericks. Trattato inspiegabilmente come uno scarto dalla sua Orlando, il “Capitano” è un giocatore che si trova nel pieno della sua maturità cestistica, che l’ha portato a mettere insieme ottime cifre nell’ultima stagione. Nelson è stato capace di reinventare il proprio gioco dopo la partenza del compagno-amico Dwight Howard, con cui creava una coppia esplosiva, imparando a distribuire meglio il pallone nel corso del match. Dallas è stata sveglissima nella free-agency 2014, accaparrandosi oltre a Parsons anche Nelson. Jameer partirà dalla panchina come primo cambio di Felton, ma scommettiamo che si guadagnerà presto un posto da titolare nelle rotazioni di Carlisle?
4. Paul Pierce
Nuovo team: Washington Wizards
Cifre del contratto: 11 milioni
Durata del contratto: 2 anni
Età del giocatore: 36 anni
Statistiche 2013-14: 13.5 punti, 4.6 rimbalzi, 2.4 assit
Una delle mosse più inaspettate di questa sessione di mercato si è guadagnata la reputazione di ottimo affare: Paul Pierce regala a Washington esperienza, punti e leadership. Le caratteristiche portate in dote dall’ex-capitano dei Celtics sono fondamentali per una squadra in netta crescita come i Wizards. Soprattutto nell’aspetto di leadership, Pierce è migliore di Ariza, partito alla volta dei Rockets. A soli 5.5 milioni l’anno – oltre a rappresentare un grandissimo affare – Pierce ha anche consentito alla propria nuova squadra di non sforare il salary-cap ed avere abbastanza spazio per tentare di firmare un ultimo giocatore, che completi il roster dell’ambizioso progetto della capitale.
5. Lance Stephenson
Nuovo team: Charlotte Hornets
Cifre del contratto: 27 milioni
Durata del contratto: 3 anni
Età del giocatore: 23 anni
Statistiche 2013-14: 13.8 punti, 7.2 rimbalzi, 4.6 assist
Ingaggiare un giocatore come Lance Stephenson costringe qualsiasi allenatore e qualsiasi dirigenza a guardare ambedue i lati della medaglia. Lance è un ottimo giocatore con un potenziale da All-Star; la sua (im)maturità, però, non gli consente ancora il salto di livello. Sempre il suo comportamento ha fatto si che dopo la post-season – e l’ormai celeberrimo soffio nell’orecchio di LeBron – la sua valutazione da free-agent sia calata. Nonostante tutto, Stephenson se ne esce con un buon contratto da 27 milioni in tre anni; ma l’affare è indubbiamente della squadra di Charlotte. I neonati Hornets si sono accaparrati un possibile go-to-guy da affiancare ad Al Jefferson ad una cifra più che mai modica. Specialmente se si considera la “moda” attuale di proporre contratti esosi a giocatori dal valore molto inferiore all’ex-numero 1 dei Pacers, con tutti i suoi pregi e difetti.
6. Rodney Stuckey
Nuovo team: Indiana Pacers
Cifre del contratto: 915mila
Durata del contratto: 1 anno
Età del giocatore: 28
Statistiche 2013-14: 13.9 punti, 2.3 rimbalzi, 2.1 assist
Firmato in fretta e furia in seguito al drammatico infortunio di George, a meno di un milione di dollari l’anno Stuckey rappresenta un ottimo affare per la franchigia di Larry Bird. Partendo dalla panchina nella tristissima Detroit di Cheeks e Loyer, l’ex-numero 3 dei Pistons ha realizzato la bellezza di 13.9 punti, non pochi per un giocatore mai considerato dalle “big” della lega. Molti critici hanno sostenuto che la ragione della buona stagione di Stuckey sia l’ampio spazio concessogli in una squadra priva di vera concorrenza. È vero. Ma è altrettanto vero che ad Indiana, nella stagione 2014-15, le cose non saranno troppo diverse: chi toglierà la palla dalle mani di Stuckey, avendo perso anche Stephenson? Hill? Hibbert? West? Forse solo il veterano ex-New Orleans potrebbe concludere l’anno con una media-punti superiore a quella dell’esterno di Seattle. La situazione di Stuckey ad Indiana ricorda molto quella di Augustin a Chicago, firmato per sostituire Rose dopo il secondo infortunio della stella dei Bulls. L’anno scorso l’affare fu tutto della franchigia dell’Illinois e l’impressione è che rivivremo lo stesso scenario ad Indiana.
7. Danny Granger
Nuovo team: Miami Heat
Cifre del contratto: 4.2 milioni
Durata del contratto: 2 anni
Età del giocatore: 31 anni
Statistiche 2013-14: 8.0 punti a partita, 2.3 rimbalzi, 0.7 assist
L’infortunio che ha trasformato Danny Granger da stella della franchigia di Indiana a sostituto di Paul George (e successivamente ad esubero) sembra ormai acqua passata. Granger ha ritrovato la forma giusta e, pur non essendo più il giocatore da quasi 26 punti a partita del 2009, il nativo di New Orleans è ancora in grado di dire la sua in uscita dalla panca. In dodici partite a Los Angeles, sponda Clippers, l’ex-capitano dei Pacers ha segnato 8.0 punti a partita, in soli 16 minuti di utilizzo. Approdato nei nuovi Miami Heat privi del “prescelto”, Granger troverà indubbiamente più spazio che in quel di Los Angeles. 4.2 milioni in due anni, per un’ala che a 31 anni ha ancora più di qualche colpo in canna, ci sembrano pochi; specialmente se parliamo di un giocatore in grado di migliorarsi tantissimo se messo in condizione, come dimostra il trofeo di Most Improved Player vinto nel 2009.
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