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La vera ragione dietro il limite di 35 minuti a partita di Steph Curry raccontato da coach Steve Kerr

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Steph Curry sta giocando solo 35 minuti a partita, che è piuttosto poco considerando che è il giocatore franchigia della squadra. Qualche minuto in più avrebbe aiutato gli Warriors contro i San Antonio Spurs, ma coach Steve Kerr non si è fatto attendere.

Dopo la sconfitta di questa notte, Kerr ha condiviso il motivo per cui ha Curry ha giocato soli 35 minuti a partita. Il coach degli Warriors ha condiviso che vuole che Curry rimanga in forma e in salute il più a lungo possibile.

“Sto pensando a lungo raggio. Contiamo di avere Steph per molto tempo, molti, molti anni ancora… quindi rimarremo molto disciplinati e cercheremo di mantenerlo a 34-35 minuti a partita, per il momento”.

Kerr ha aggiunto che Curry è ben consapevole di ciò che sta facendo lo staff tecnico. Sa che gli Warriors lo stanno facendo per lui e per la squadra, soprattutto nel lungo periodo.

“Steph è un uomo adulto. È un compagno di squadra incredibile. Ha piena consapevolezza di quello che stiamo facendo in questo momento e di che tipo di stagione stiamo vivendo… Steph non è frustrato. Non gli piace perdere, è un grande competitor, ma sa resistere”.

 

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