La Virtus non impara dai propri errori: Roseto ringrazia ed espugna il PalaDozza

Serie A2 Recap

Segafredo Bologna – Visitroseto.it Roseto: 81-92

(17-19; 31-44; 55-62; 81-92)

Quintetti

VBO: Spissu, Umeh, Rosselli, Ndoja, Lawson

RS: Roseto: Smith, Fultz, Amoroso, Sherrod, Casagrande

Stato di forma

Sono partite in 60, 32 si sono qualificate per i playoff e ora ne rimangono 16 a giocarsi l’unica porta d’accesso al piano superiore. Cominciano i quarti di finale e Virtus e Roseto sono pronte a darsi battaglia per proseguire il proprio cammino.

Bologna parte coi favori del pronostico e col vantaggio del fattore campo dopo aver superato Casale al primo turno. I Piemontesi hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie ai bianconeri costringendo il miglior attacco del girone Est (81,7 punti a partita) ad assestarsi a quota 74,5 punti. La Junior è riuscita a mettere i bastoni fra le ruote alle certezze da stagione regolare della Virtus, ma non era in possesso dei giusti mezzi offensivi per riuscire davvero ad eliminare i bianconeri e il sacco del PalaDozza in gara 2 è stato vano ai fini della serie. La Virtus infatti ha dimostrato debolezze a rimbalzo, grande difficoltà ad attaccare la zona e una condizione fisica non ottimale soprattutto nelle due gare interne, senza considerare l’adattamento ai nuovi riferimenti di un campo di casa cambiato solo per i playoffs. Nonostante tutto però Bologna può contare su un tasso tecnico superiore alla media, con grande talento a disposizione e un grandissimo spirito guerriero importato da coach Ramagli. Quindi i bianconeri fanno gara su se stessi: se giocano come sanno e riescono a imporre il proprio ritmo sono una macchina difficilmente arrestabile, ma dal primo momento che ciò non accade diventano una squadra normalissima e battibile anche fra le mura amiche.

Fra questi dubbi proverà ad insinuarsi Roseto. Gli Sharks hanno già vinto una serie senza il fattore campo a favore, tenendo Legnano a soli 60 punti fatti nelle tre vittorie della serie, a dimostrazione delle armi in mano a coach Di Paoloantonio: difesa a zona per la maggior parte del tempo e imposizione del ritmo basso, cercando con insistenza i giocatori di maggiore esperienza quali Amoroso, Fultz e Smith. Tutto il roster disponibile per gli abruzzesi (a parte il lungodegente Marini), mentre Bologna avrà Spizzichini, Michelori e Spissu a referto ma senza allenamenti nelle gambe.

Scelta tattica

Si scrive Di Paoloantonio, si legge Ramondino. Il coach degli abruzzesi attinge a mani basse dal playbook del collega di Casale e mette in atto la stessa tipologia di partita che la Virtus si era già trovata di fronte al primo turno. Difesa a zona, aggressiva sugli esterni e con raddoppi sistematici sul lungo, senza lasciare facili linee di passaggio verticali. In questo modo l’attacco di padroni di casa viene impantanato, costretto a perdere tanti secondi già nella propria metà campo grazie al pressing, e concede il fianco alle ripartenze veloci. Roseto non alza nemmeno il ritmo con convinzione, ma giocando sempre ai 24 secondi aspetta l’occasione giusta per punire con alte percentuali una retroguardia bianconera disattenta.

E proprio sulla difesa dovrà lavorare Ramagli, dato che l’attenzione prima che la scelta (sempre a uomo per 40 minuti) non sono stati sufficienti. Il coach toscano ripropone lo stesso canovaccio tecnico mostrato con Casale, ottenendo dai suoi una risposta di leggerezza e supponenza confortata dai mezzi a disposizione, ma non sufficiente per vincere in questi agguerriti playoff. Bologna così come contro i piemontesi soffre a rimbalzo causa taglia fuori poco convinti, non riesce ad eseguire i suoi soliti giochi offensivi perchè la qualità dei blocchi non è quella necessaria per ottenere un vantaggio, e in generale soffre ogni aspetto tecnico della partita.

La gara

Roseto aggredisce da subito nel pitturato con Sherrod e Fultz per lo 0-4 ospite, ed è Ndoja a suonare la carica per ribaltare l’iniziale vantaggio ospite. Gli Sharks però sono più in palla e grazie a tanti canestri facili trovati da due punti mantengono la testa, con il canestro di Mei che fissa il 17-19 del 10′. In avvio di secondo quarto Umeh da lontano trova la nuova parità, ma dall’altra parte Smith risponde subito con la stessa moneta e inaugura il 5-0 che costringe Ramagli al timeout. Il fuoco dentro Smith però non si spegne col minuto di pausa, e al rientro in campo l’americano con altri 5 punti consecutivi segna l’allungo dei rosetani fino al +10 sul 25-35. Due volte Lawson torna a far muovere il tabellone bianconero, ma Fultz e Amoroso puniscono da lontano per tornare negli spogliatoi sul 31-44. Nel terzo quarto Bologna si aggrappa anima e corpo a Lawson, con il centro USA che trova il fondo della retina con inusuale continuità. Ma Roseto controbatte colpo su colpo guidata dai soliti Sherrod e Smith e mantiene il vantaggio. Serve l’iniziativa di Spissu per abbattere la doppia cifra di svantaggio, e portare le squadre all’ultima pausa sul 55-62. Ad inizio ultima frazione la Virtus prova la sfuriata di orgoglio, segnando ad alte percentuali (4/4 da 3 in avvio) e attaccando l’area. Ma gli ospiti col quintetto senza mori reagiscono costantemente e con Fattori e Piazza sugli scudi non lasciano spazio alla rimonta, tenendo sempre 8 punti di rassicurante cuscinetto. Bologna lascia per strade anche troppi liberi (15/26 alla fine), e 5 punti consecutivi di Amoroso chiudono definitivamente la partita a 2 minuti dalla fine.

Gara-1 si chiude col colpo esterno di Roseto che passa al PalaDozza per 81-92: martedì si torna nuovamente in campo con la Virtus già spalle al muro. Ramagli è forte della consapevolezza di avere in mano le carte per ribaltare la serie, ma servirà un diverso atteggiamento per superare un ostacolo che si è rivelato più alto di quanto preventivato nelle stanze bianconere in settimana. La condizione fisica dei bianconeri è inadeguata al livello in cui si gioca da ormai 4 mesi ed è un dato appurato, servirà trovare risposte da altre parti per centrare la qualificazione. Roseto invece al primo colpo riesce nell’intento, e ora potrà cercherà di rigiocare la partita perfetta martedì per chiudere con decisione già in trasferta il discorso semifinale.

Svolta della partita

Sono due i momenti decisivi del match: nel secondo quarto Smith sfodera una raffica di 12 punti personali in 7 minuti che spaccano il match, e creano il solco che la Virtus non sarà più in grado di colmare. Poi in avvio di ultima frazione sono gli italiani Mei, Fattori, Fultz, e Piazza a rispondere alle sfuriate della Virtus nel disperato tentativo di rientrare in partita, mettendo la firma definitiva sul sacco di Bologna.

Migliori in campo

VBO: Kenny Lawson – 25 punti, 6 rimbalzi, 0 assist, 10/15 da 2, 0/0 da 3

Unico bianconero a trovare il canestro con la continuità necessaria nei playoff, anche se dall’infortunio patito alla caviglia ormai più di un mese fa non si è più riappropriato della giusta faccia cattiva nella propria metà campo. Davanti però è il solito faro, che illumina da solo il buio pesto in cui si è trovata la Virtus stasera.

RS:  Adam Smith – 18 punti, 2 rimbalzi, 1 assist, 5/11 da 2, 1/2 da 3

E’ lui il migliore in campo di gara-1: al di là dei numeri, segna tanto senza mai forzare e dando l’impressione che in caso di chiamata d’emergenza, avrebbe saputo rispondere con la stessa freddezza con cui ha segnato i 12 punti decisivi in 7 minuti già citati. Menzione anche per la crescita di Sherrod, la continuità di Amoroso e il preziosismo di Fattori.

Peggiori in campo

VBO: Michael Umeh – 6 punti, 1 rimbalzo, 5 assist, 1/4 da 2, 1/5 da 3

In una serata con diverse insufficienze in casa Segafredo, spicca il nome del nigeriano. Il principale finalizzatore di Ramagli non riesce a sbloccarsi e soffre tremendamente il duello con Smith su entrambi i lati del campo. Il -13 di minus/plus e i miseri 4 punti di valutazione esprimono al meglio il concetto.

RS: Riccardo Casagrande – 6 punti, 5 rimbalzi, 1 assist, 3/3 da 2, 0/0 da 3

Assolutamente sufficiente anche la sua prova, come quella di tutti i compagni scesi in campo. Però dopo lo splendido avvio in quintetto si perde e viene panchinato per tutto il secondo tempo. Il suo mattoncino alla causa però lo aveva abbondantemente già portato.

Tabellini

Virtus Bologna: Spissu 16, Umeh 6, Gentile 13, Spizzichini 0, Ndoja 12, Rosselli 7, Michelori 2, Oxilia n.e., Penna n.e., Lawson 24, Bruttini 1.

Sharks Roseto: Smith 18, Fultz 13, Amoroso 18, Sherrod 15, Casagrande 6, Mei 7, Fattori 4, Piazza 8, Radonjic 3, Cantarini ne.

Luca Marchesini

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