La Virtus ritrova il sorriso in trasferta superando Forlì, ma quanti campanelli d’allarme per Ramagli !

Serie A2 Recap

Unieuro Forlì – Segafredo Bologna: 69-77

(9-20; 33-35; 46-53; 69-77)

spissu virtus bologna

Quintetti

FO: Bonacini, Johnson, Castelli, Pierich, Rotondo

VBO: Spissu, Umeh, Rosselli, Ndoja, Lawson

Stato di forma

Nonostante il penultimo posto in classifica, Forlì è tra le squadre più in forma del campionato: quando la retrocessione diretta sembrava scontata, i romagnoli hanno trovato 4 vittorie consecutive che sono valse il sorpasso su Recanati e l’attuale posizione playout. Valli è stato accontentato con una dispendiosa campagna acquisti per evitare la seconda retrocessione in carriera (l’anno scorso fece scivolare proprio la Virtus in A2) e i nuovi acquisti stanno facendo la differenza, da Ryan Amoroso (12+8 di media) a Castelli (8+4), passando per Johnson (20) e Agedboye (16). Proprio quest’ultimo non sarà a disposizione della Unieuro quest’oggi, come il lungodegente Reati, per tentare di allungare la striscia positiva.
Bologna dal canto suo deve riscattare la sconfitta di Trieste e un rendimento esterno in generale non soddisfacente per una squadra di altissima classifica, che soffre sempre oltre modo quando deve giocare fuori casa. Ramagli per la prima volta in stagione avrà a disposizione pratiamente tutto il roster: fisicamente anche Pajola ha recuperato, mentre c’è sempre da fare i conti coi problemi atletici di calo di condizione di Rosselli, Lawson e Umeh. Solo Penna viene tenuto precauzionalmente a riposo (problema muscolare), ma nelle ultime uscite stava progressivamente perdendo minutaggio e fiducia.

Scelta tattica

Considerando le difficoltà croniche al tiro da 3 dei suoi (26% anche domenica scorsa a Trieste), Ramagli si affida spesso al doppio lungo Michelori più Bruttini o Lawson con Ndoja, per far partire l’azione dando sempre palla sotto canestro. Tutto ciò si traduce in un ottimo 62% da 2 e un dominio del pitturato che si riflette su entrambe le metà campo: anche dietro in fatti la Virtus cavalca a lungo la difesa individuale, alzando il baricentro solo nel primo tempo causando palle perse degli avversari. A conti fatti però i problemi della Virtus continuano: mancando un vero backup di Spissu, le difficoltà di circolazione sono palesi e senza l’utilizzo dei giovani per allungare le rotazioni (Pajola 10 minuti di terrore, Oxilia e Petrovic n.e.) perchè al momento non in grado di dare un contributo affidabile, Bologna si scopre una squadra normalissima che fatica contro chiunque. Per sperare di fare strada nei playoff dove si giocherà ogni due giorni è fondamentale recuperare psicologicamente e fisicamente la banda di under.
Forlì invece cerca una circolazione con tantissimi passaggi, una ricerca fin troppo esagerata dell’extra pass che vede sì tante palle perse (già 8 a metà) ma crea tante possibilità di canestri facili. Sicuramente si sono visti più passaggi oggi in una sola partita nel nuovo sistema di Valli rispetto al suo disastroso lavoro lo scorso anno in casa Bologna. La prima opzione è sempre andare da Johnson o Amoroso, i quali però non sono egoisti e lavorano anche per la squadra. In difesa poi la zona col pressing a tutto campo crea non poche difficoltà ai bolognesi, costretti alle palle perse o come minimo a perdere molti secondi nella parte iniziale dell’azione.

La gara

lawson virtus bolognaPartenza contratta per entrambe le squadre, consapevoli della posta in palio, e nei primi 6 minuti non si segna mai. Rosselli e Castelli scaldano gli animi da oltre l’arco dopo un iniziale 0/9 e si va alla prima pausa sul 9-20, con l’allungo firmato Michelori. E’ Melvin Johnson a guidare la rimonta romagnola, con l’ex Varese che firma il -3 sul 19-22. Ramagli chiama timeout e in uscita Lawson diventa il terminale perfetto di un’ottima circolazione, per rimettere le cose a posto e tornare nuovamente oltre la doppia cifra di margine. Serve un indemoniato Pierich per ridare ossigeno ai padroni di casa, che ritrovano entusiasmo e con la zona allungata oltre la metà campo rientrano negli spogliatoi sotto solo 33-35. Nonostante la pausa lunga, l’inerzia non cambia e in avvio di terzo periodo c’è subito il sorpasso di Forlì sul 36-35. Umeh col primo canestro di giornata ferma l’emorragia e da il via al contro-sorpasso bolognese ed è lo stesso americano a produrre l’unica fiammata di giornata conducendo i suoi avanti all’ultimo sprint, col tabellone che dice 46-53 al 30′. Basta un attimo però (disastri di Pajola, colpevolmente lasciato in campo in grande difficoltà e con troppe responsabilità) per ribaltare la situazione, con Johnson pronto a scartare i regali bolognesi e firmare il nuovo sorpasso sul 54-53 al 32′. Il vantaggio romagonolo dura lo spazio di un’azione, perchè Ndoja trova due punti dalla spazzatura e ripone Bologna col naso avanti. Lo stesso italo albanese trova la tripla del +4: Johnson risponde subito, ma Umeh e Lawson trovano le triple che sono mancate durante tutta la partita e chiudono di fatto il match. La Virtus prova in tutti i modi a farsi del male da sola con palle perse banali, ma Forlì non riesce a riaprire la contesa. Finisce 69-77 e la Virtus ritrova la vittoria esterna dopo oltre due mesi di astinenza.  

Svolta della partita

Dopo due palle perse consecutive e il sorpasso di Johnson la partita poteva prendere una diversa china, ma la reazione di cuore e talento di Ndoja ribalta come un calzino il fato del match e con quell’ 11-3 di parziale innescato a meno di 5′ dalla fine indirizza i due punti verso il capoluogo emiliano.

Migliori in campo

FO: Melvin Johnson – 31 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 5/6 da 2, 6/15 da 3

Autentica guida per Forlì, prova con tutte le forze a tenere in vita i suoi. Partita da incorniciare, che però non è valsa i due punti ai suoi.

VBO: Klaudio Ndoja – 10 punti, 5 rimbalzi, 1 assist, 2/3 da 2, 2/6 da 3

Sui due punti della Virtus oggi c’è sicuramente la firma del #13: il momento decisivo come descritto in precedenza vede proprio Ndoja come protagonista, che concluderà con un minus/plus di +14 in un match finito con un margine totale di soli 8 punti.

Peggiori in campo

FO: Michele Ferri – 3 punti, 1 rimbalzo, 1 assist, 0/0 da 2, 1/3 da 3

Rimane in campo ben 30 minuti ma non lo si nota, se non per il minus/plus che porta a casa che parla di -23. Pessimo impatto.

VBO: Alessandro Pajola – 0 punti, 2 rimbalzi, 2 assist, 0/1 da 2, 0/0 da 3

Finisce dietro la lavagna per quei due errori nel quarto periodo che potevano costare carissimo. E’ il degno rappresentante di tutta la banda di giovani della Virtus: tutti e 4 stanno vivendo un momento di appannamento che ha avuto inizio dopo l’europeo under-18 e che li ha visti sempre ad inseguire, perdendo progressivamente minuti e fiducia.

Tabellini

Unieuro ForlìRotondo 3, Amoroso 11, Paolin 2, Ravioli ne, Ferri 3, Bonacini 4, Pierich 7, Thiam 0, Johnson 32, Castelli 7, Adegboye n.e., Del Zozzo ne.

Virtus Bologna: Spissu 10, Umeh 13, Pajola 0, Spizzichini 2, Petrovic n.e., Ndoja 10, Rosselli 11, Michelori 8, Oxilia n.e., Penna n.e., Lawson 22, Bruttini 2

Luca Marchesini

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