RED OCTOBER CANTÙ – VL PESARO 87 – 90
(17-26; 28-21; 27-18; 15-25)
Partita emozionante, magari non bellissima ma con grandi attacchi a scapito di difese rivedibili e palloni persi a gogò. La spunta la Vuelle alla seconda vittoria consecutiva e la prima in trasferta di questo campionato contro una Red October Cantù troppo legata alle individualità dei propri coloured rispetto ad un gioco di squadra ancora latitante.
Il primo tempo è di marca pesarese soprattutto grazie ad un primo quarto da grandi percentuali per merito sia delle bocche da fuoco degli uomini di coach Galli sia al tempo stesso del ritmo troppo frenetico degli uomini di Pashutin che sparacchiano a salve senza costrutto e senza rimbalzo. Pesaro parte meglio ed è più reattiva con i canestri in serie di Blackmoon, McCree e Artis che in un amen portano la Vuelle fino al +8 del (4-12) prima della reazione canturina affidata all’atletismo di Udanoh. Meglio Cantù nel secondo quarto anche se Mitchell continua a sparacchiare a salve e soprattutto non mettendo in ritmo i compagni che spesso si trovano scoperti in transizione difensiva. La Vuelle si esalta in contropiede ed arriva sul +12 con la bomba di Blackmon ad inizio secondo quarto, toccando il massimo vantaggio sul 20-34 dopo il tiro dalla media del giovane russo Shashkov al 12′ minuto. Per Cantù i palloni sotto non arrivano mai e solo la verve ed il dinamismo di Tassone riescono a ricucire il gap proprio sul finire di tempo, coadiuvato dall’ex di turno Frank Gaines, forse il migliore dei suoi per tutto il match. Cantù si riporta a contatto ed il -2 con ci si chiude il tempo è quasi un miracolo per gli uomini di coach Pashutin 45-47.
Il terzo quarto è tutto di marca canturina soprattutto grazie a Frank Gaines che si carica la squadra sulle spalle prima impattando il match e poi girandolo con la bomba del primo vantaggio Red October sul 53-51. Udanoh è una forza della natura ed il vantaggio si dilata con Pesaro in rottura prolungata fino al 60-51 prima che la bomba di Monaldi per gli unici suoi punti del match svegli i suoi. Partita che va a sprazzi con due squadre quasi speculari che si affidano più alle giocate dei singoli quanto piuttosto alla costruzione di schemi di gioco, anche se a dire il vero Pesaro sembra provarci di più nei 24″ mentre Cantù si spazientisce troppo in fretta affidandosi a giocate estemporanee. La Vuelle si riavvicina fino al meno due ( 64-66) prima della nuova folata canturina che chiude il tempo sul vantaggio di 72-65.
Nell’ultimo quarto succede di tutto con la Red October che sembra definitivamente scappar via ed in controllo del gioco. Con 6 minuti da giocare, Frank Gaines, ancora lui, fissa il risultato sul 79-74. Ma la Vuelle non si scompone e Blackmoon prima avvicina e poi serve assist per un redivivo Mockevicius che sembra aver tenuto le forze per l’ultima frazione di gioco. I suoi 4 punti quasi consecutivi riportano Pesaro in vantaggio ( 79-81) prima dell’unico canestro dal campo di Davis della parità. McCree ancora chirurgico dall’arco dei 3 punti per i suoi 31 finali, mentre Mitchell continua a litigare con il canestro. La Vuelle è più compatta e sbaglia di meno riuscendo ad arrivare addirittura sul +5 negli ultimi istanti di gioco e prima della bomba disperata di Blakes( 87-89). Un comunque positivo Blackmon fa addirittura uno strano 1/2 ai liberi per 2 volte consecutive, cosa insolita per lui che si presentava al match con un ottimo 30/ 32 nelle prime 6 giornate ma nonostante gli errori, Pesaro riesce a portarsi a casa i due punti di un match schizofrenico in cui magari il nervosismo soprattutto in casa canturina ha inciso nella prestazione dei suoi uomini migliori.
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