Nonostante Dwight Howard si sia detto esplicitamente contrario al ritorno in campo della NBA, poiché toglierebbe attenzioni alle proteste anti-razziste di queste settimane, il suo agente, Charles Briscoe, ha dichiarato a ESPN che il giocatore dei Los Angeles Lakers in realtà non avrebbe preso ancora una decisione definitiva.
Howard era stata una voce forte al fianco di quella di Kyrie Irving in questo senso, concludendo il suo intervento con la frase: “Non ci sarà basket finché non risolveremo questa situazione”. Il procuratore ha a suo modo corretto il tiro:
La dichiarazione riguardava le ingiustizie sociali e il razzismo. Tutti stanno parlando di quando il basket debba tornare. Howard non sta dicendo che il basket non debba tornare, sta solo dicendo che non dovrebbe distogliere l’attenzione da quello che sta accadendo nel nostro Paese per parlare invece di basket. Il basket è solo uno sport, alla fine del discorso. Ma quel che sta succedendo con le persone che stanno morendo in strada, è qualcosa di reale. Quella dichiarazione non aveva nulla a che vedere con lo sport. Ma aveva tutto a che vedere con il razzismo e l’ingiustizia sociale.
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