Lagston Hall spregiudicato: “Voglio fare bene a Cantù e giocare in NBA!”

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Lagston Hall, dopo un’ottima stagione giocata in maglia Giorgio Tesi Group Pistoia, ha dimostrato di essere un buonissimo play d’ordine, uno dei pochi nel nostro campionato, ed è per questo che Corbani e Della Fiori hanno deciso di puntare forte su di lui, cosicché riesca a mettere in ritmo due tiratori mica da ridere come Brady Heslip e LaQuinton Ross.

Il playmaker di Atlanta ha rilasciata un’interessante intervista a La Provincia di Como in cui ha parlato del suo passato ma soprattutto del suo presente e futuro, puntando addirittura all’NBA.

A Pistoia ha giocato la sua prima stagione da professionista, è soddisfatto di quello che ha fatto?

Molto perché era la mia prima volta lontano dall’America e sono migliorato molto. Qui il basket è diverso e si sente ma hall-pistoiasono riuscito ad adattarmi abbastanza bene; in Italia il basket è molto più tattico e ragionato, cosa che non si vede nei vari college”.

Passando alla sua nuova avventura canturina. Come sono i primi giorni e come vede la città rispetto a Pistoia?

Cantù e Pistoia sono molto simili perché stiamo parlando di due cittadine piccole ma con un pubblico caldissimo; che il pubblico di Cantù fosse caldo, me ne ero accordo già all’andata quando sono venuto a giocare qui e gli Eagles non hanno smesso di cantare un secondo. Per quanto riguarda i primi giorni in maglia canturina devo dire che sono tutti molto disponibili e dal punto di vista cestistico sono certo sia un passo in avanti perché Cantù è una città storica del basket italiano ma soprattutto quest’anno giocherò anche una competizione europea che è sempre un grande traguardo, qualunque essa sia”.

Lei ha firmato un 1+1 a Cantù. Ma lei come si vede fra qualche stagione? Preferisce proseguire la carriera in Europa o l’NBA è un obiettivo?

L’NBA è sicuramente un obiettivo, come lo è per qualsiasi giocatore americano che prova a fare fortuna in Europa, ma non sarei comunque dispiaciuto se la mia carriera continuasse qui in Europa, cercando di giocare in club e competizioni sempre più importanti!”.

Lei è uno dei pochi playmaker veri che circolano nel basket di alto livello. Come si spiega questo notevole hall-pistoiacambiamento di rotta?

Io sono uno che ama giocare con i compagni e passare il pallone ed è probabilmente quello che mi viene meglio, anche perché devo migliorare il pick ‘n’ roll ed il gioco offensivo in generale. L’interpretazione del ruolo è cambiata perché il gioco sta cambiando pian piano. In America è molto più veloce da anni e sta accadendo questa cosa anche in Europa, per questo i playmaker sono più point-guard che playmaker come si intendevano una volta.

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