Nel biennio 2009-2010, Lamar Odom era uno dei pezzi pregiati del roster dei Los Angeles Lakers capaci di vincere due anelli consecutivi. Campione in campo, star anche fuori, Odom partecipava ad un reality show molto seguito insieme alla bella moglie Khloe Kardashian, vincendo oltretutto un anno dopo, nel 2011, il premio di Sesto Uomo dell’Anno. Da allora la vita di Odom è stata vittima di un escalation di eventi che lo ha portato da questa vita ad un’altra: due fallimenti, prima ai Clippers e poi ai Mavericks, dovuti secondo quanto è emerso in seguito anche all’uso di sostanze stupefacenti, il divorzio, l’arresto per guida in stato di ebbrezza, un ulteriore cattiva esperienza in Europa, al Baskonia, e anche una scomparsa per diversi giorni nel 2013, dopo essere stato buttato fuori di casa.
Oggi Odom ha toccato quello che potrebbe realmente essere il fondo: l’ex Lakers è stato trovato al Love Ranch, un bordello vicino a Las Vegas, privo di sensi. E’ poi stato ricoverato in ospedale, dovendo esserci portato in ambulanza e non in elicottero a causa della sua altezza. Dennis Hof, proprietario del bordello, ha spiegato che Odom “voleva solo divertirsi, aveva ordinato una bottiglia di cognac nel weekend ma un terzo era ancora lì”. Lo stesso Hof ha poi rivelato come il giocatore fosse sobrio Domenica sera, secondo quanto riferitogli dai suoi dipendenti, alle sei di mattina di Martedì, ora locale, è stato però ritrovato incosciente sul letto della propria stanza con “terribili cose che gli uscivano dalla bocca e dal naso”.
Le ultime notizie danno Odom in coma, con problemi cardiaci, all’ospedale di Las Vegas mentre “combatte per la propria vita”. Altre fonti riferiscono di ulteriori cattive condizioni dei polmoni e dei reni. Sui social intanto è stato lanciato l’hashtag “#prayforLamar”, ma in attesa di ulteriori aggiornamenti le condizioni del 35enne sembrano molto gravi.
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