Da primi ad Est alla lottery: questo il probabile destino degli Indiana Pacers, che in questa stagione saranno orfani sia di Paul George, infortunato, che di Lance Stephenson, che ha firmato con gli Charlotte Hornets da free agent. Proprio Born Ready, risultato uno dei migliori giocatori dei giallo-blu con una convocazione all’All Star Game sfiorata e una candidatura al MIP rimasta in ballo fino all’ultimo, è tornato sull’addio ai Pacers, squadra che lo aveva scelto nel 2010 con la 40esima chiamata assoluta.
Volevo restare nell’Indiana, ma mi hanno dato una deadline entro cui decidere. Non mi hanno dato abbastanza tempo per prendere una decisione, così in comune accordo col mio agente abbiamo deciso di incontrare anche altre squadre. Quando ho risposto NO alla prima offerta dei Pacers, loro hanno pensato che volessi andarmene e hanno firmato immediatamente CJ Miles, a quel punto non avevano più soldi per nulla. Ho capito che sarebbe stato meglio per me cambiare squadra, andare dove sarei stato pagato per il mio valore e sarei stato più felice.
L’offerta rifiutata da Stephenson era un quadriennale da 44 milioni di dollari. Le parole pronunciate dal giocatore degli Hornets all’Indianapolis Star faranno quindi mangiare le mani a Larry Bird, che ora si ritrova con una squadra assolutamente non competitiva.
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