Caso singolare in Eurolega, dove l’arbitro Benjamin Barth ha accusato l’organizzazione di discriminazione. Alla base non ci sono né colore della pelle, né orientamento sessuale e tantomeno la provenienza, d’altronde l’ufficiale di gara è tedesco. Secondo le accuse di Barth, la sua esclusione dalle partite di Eurolega da diversi mesi sarebbe dovuta alla sua barba.
Qualcosa di inedito, anche perché la barba di Barth non è neanche così lunga da essere vistosa. Si tratta di una semplice barba, che però non piacerebbe a coach e direttori sportivi. Secondo quanto dichiarato in un’intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung:
Richard Stokes mi ha detto che coach e direttori sportivi non amano la mia barba e si sono lamentati. Qual è la differenza tra avere e non avere la barba? Si tratta di una forma di discriminazione. Io voglio arbitrare in Eurolega ma accetto queste imposizioni. Non so se cambierà qualcosa, ma la gente deve sapere cos’è successo.
Fonte: Sportando
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