Non bisogna spendere ulteriori parole sulla stagione che stanno vivendo i New York Knicks, matematicamente ancora in corsa per i Playoffs, che sono però ormai sempre meno probabili. La franchigia della Grande Mela ha vissuto probabilmente la peggior stagione della propria storia se si guarda il rapporto tra aspettative e risultati ottenuti: reduci da una stagione da oltre 50 vittorie, i Knicks sono ora a quota 33-45 al nono posto di una non certo irresistibile Eastern Conference.
Larry Brown, coach pluri-titolato (campione NBA con i Pistons nel 2004, coach of the year nel 2001, tre volte campione della Eastern Conference e molto altro) attualmente impegnato con gli SMU Mustangs in Division I NCAA, è intervenuto a piedi uniti sulla situazione dirigenziale e di squadra dei Knicks, che hanno anche assunto Phil Jackson come Presidente per provare a risollevare la situazione.
Sono stufo di quello che sta accadendo con Michael [Woodson, ndr]. Sono stufo di tutto quello che i Knicks stanno facendo e voglio che tornino ad essere una grande squadra, perchè ne hanno estremamente bisogno, hanno i migliori tifosi del mondo. Ma il modo in cui hanno trattato Mike Woodson… Penso abbia fatto qualcosa come 15-5 quando prese in mano la squadra due anni fa [in realtà fece 18-6, ndr] e poi ha vinto 54 partite la scorsa stagione. I Knicks dal 2001 hanno vinto una sola serie di Playoffs, lui ha fatto un lavoro egregio e gli infortuni l’hanno fermato. E infine la dirigenza non ha aggiunto dei veterani, quando perdi Jason Kidd o Kurt Thomas o Rasheed Wallace, perdi il tuo spogliatoio.
E penso che assumere Phil Jackson abbia accresciuto i loro problemi, non che non sia bravo, ma lasciatelo allenare. Non puoi rendere migliori i Knicks vivendo a Los Angeles, stando là metà del tempo e non parlando mai con il coach e con la squadra. Lasciatelo allenare. Probabilmente è il miglior allenatore di sempre, lasciatelo allenare. Se vogliono rendere davvero migliore la situazione, lo lascino allenare e diano a Woody un buon congedo. Ma ormai è esposto alle critiche e non è giusto per una persona che ha cambiato volto alla franchigia e ha fatto sentire i tifosi fieri per il modo in cui la squadra giocava. Non penso sia stato trattato nel modo corretto e questo mi rattrista.
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