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L’avvocato di Vanessa Bryant: “Foto di Kobe condivise per ridere”

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Il processo sulla violazione della privacy di Vanessa e Kobe Bryant contro lo sceriffo della contea di Los Angeles e i vigili del fuoco è iniziato. Il suo avvocato ha fatto alcune rivelazioni e affermazioni scioccanti sulla fuga di foto dell’incidente di Kobe Bryant.

L’avvocato di Vanessa e Kobe Bryant, Luis Li, ha affermato mercoledì nella sua dichiarazione di apertura che le foto del luogo dell’incidente scattate da un agente e da un capitano dei vigili del fuoco erano “pettegolezzi visivi” condivisi “per ridere”. L’avvocato ha sottolineato che la condivisione non aveva uno scopo ufficiale e perciò hanno violato la privacy della famiglia Bryant.

Inoltre, come riportato in precedenza, un agente dell’ufficio dello sceriffo avrebbe condiviso “le foto del corpo decapitato di Kobe” mentre si trovava in un bar a Norwalk.

“Deputati che giocavano ai videogiochi le hanno condivise. Sono stati condivisi ripetutamente con persone che non avevano assolutamente alcun motivo per riceverli”, ha spiegato Li tramite ESPN.

Per quel che può valere, l’avvocato della contea di Los Angeles ha difeso lo scatto delle foto del cellulare e ha sottolineato che si tratta di uno strumento “essenziale” per i primi soccorritori nella condivisione delle informazioni.

Resta da vedere come andrà a finire il processo, ma si prevede che sarà ampio e che durerà per 10 giorni. Vanessa Bryant chiede un risarcimento di milioni per l’enorme impatto che la condivisione non autorizzata delle foto ha avuto sulla loro vita familiare.

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