FORST Cantù
Zabian Dowdell 6,5: fa soffrire la difesa di Milano con la sua rapidità, soprattutto sui pick and roll con Johnson. In alcune occasioni è impreciso, ma chiude con 14 punti e 7 assist.
Alex Acker 5: piuttosto impalpabile, gioca 13′ e non segna nemmeno un punto, con 0/4 dal campo.
Fran Pilepic 5: condizionato da problemi di falli, si dimostra anche deconcentrato in qualche frangente. Alla fine sono 5 punti, quasi invisibile.
JaJuan Johnson 7,5: è il motore di Cantù. Finché macina chilometri, i brianzoli rimangono in partita e conducono anche la gara, si spegne nel terzo periodo e Milano scava il solco decisivo. Spremuto per 37′ su 40′, forse anche per questo pecca di lucidità all’inizio del secondo tempo. In attacco, contro Raduljica fa il bello e il cattivo tempo, fatica di più contro McLean.
Salvatore Parrillo sv: solo un paio di minuti di utilizzo.
Pat Calathes 7: esordio senza dubbio positivo, con 19 punti ed un ball handling insolito per uno della sua taglia. Mezzo punto in meno perché è proprio il ball handling a tradirlo nel finale, quando in 2vs1 in contropiede avrebbe potuto alimentare i tentativi di rimonta canturini, e invece perde palla.
Tremmell Darden 7: alla sua età gioca quasi 38′ e segna 17 punti con 4 assist, anche lui subisce il blackout del terzo quarto ma è uno dei più continui tra le fila brianzole.
Craig Callahan 6: 11′ di lotta, segna 4 punti, ma si perde nel secondo tempo.
Marco Laganà: un solo minuto scarso sul parquet, non un derby da ricordare.
Vaidas Kariniauskas sv: 6′ e 2 falli, si fa notare per un paio di assist.
Coach Bolshakov 6,5: la disparità di roster è evidente, i suoi durano un tempo o poco più. Spreme Johnson e Darden con 37′ a testa, ma non ha molte alternative quando si gira verso la panchina.
Olimpia Milano
Andrea Cinciarini 7: il terzo quarto è quasi del tutto suo, segna solo 2 punti ma orchestra l’accelerata meneghina che decide la partita.
Mantas Kalnietis 7: inizia maluccio, poi è decisivo nel finale e nonostante l’imprecisione al tiro chiude con 9 punti e 2 assist.
Awudu Abass 5: il ritorno del figliol prodigo non va come sperato, gioca (male) solo 6′ contro la sua ex squadra e poi sparisce dai radar nel secondo tempo.
Jamel McLean 7: 8 punti, ma fa la differenza soprattutto nello scontro personale con Johnson, limitato per quanto possibile e “inceppato” nel terzo periodo.
Miroslav Raduljica 4,5: un’altra prestazione assolutamente da dimenticare. Brilla per un paio di passaggi da point guard nel secondo periodo, ma in difesa è un agnellino e Repesa lo panchina per tutto il secondo tempo.
Ricky Hickman 5,5: il peggiore dei tre playmaker di Milano, commette qualche fallo di troppo che condiziona la sua partita.
Zoran Dragic 6,5: inizia molto bene con 8 punti, poi sparisce nel secondo periodo e sparacchia, infine torna in auge nel terzo. Pesano anche 4 palle perse, ma tutto sommato una buona prestazione.
Milan Macvan 7: uno dei pochi positivi del primo tempo biancorosso, segna 12 punti ed è uno dei protagonisti offensivi dell’Olimpia.
Simone Fontecchio sv: entra solo nel terzo periodo quasi inspiegabilmente, vista l’assenza di Sanders. 6′ e 2 punti, troppo poco per meritare un voto.
Davide Pascolo 6: solo 11′, nel primo tempo approccia bene il match, poi quasi non viene utilizzato nel secondo.
Krunoslav Simon 8: onnipotente, fa sembrare una tripla in transizione la cosa più facile del mondo. Dominante con 26 punti, a cui aggiunge 9 rimbalzi e 4 assist, è il killer di Cantù e anche coinvolgendo i compagni nel finale sigilla il successo.
Coach Repesa 6,5: non una vittoria super convincente, ma è pur sempre un derby ed il fattore psicologico conta molto. Fa la scelta giusta nel togliere Raduljica per appaiare McLean a Johnson.
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