Le Pagelle della Finale: Gasol immenso, Spagna perfetta

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La Spagna è campione d’Europa per la terza volta nella propria storia, la terza anche nelle ultime quattro edizioni, dopo un match perfetto disputato contro la Lituania e controllato dall’inizio alla fine.

Spagna

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Sergio Rodriguez 7: Viene inserito nel miglior quintetto della competizione ed è protagonista della solita partita ordinata, chiude l’Europeo con 6 assist in finale, il motore della Spagna.

Sergio Llull 7: Non solo è il secondo miglior marcatore della Spagna, ma gioca una partita completa, fungendo anche da ottimo distributore. Colpisce dall’arco e gioca alla perfezione il pick and roll con Gasol.

Rudy Fernandez 7,5: Gioca poco anche per via di un brutto colpo subito su un blocco nel secondo, ma nei 21′ che è sul parquet in attacco è quasi perfetto. Nel primo quarto scava il solco decisivo per lanciare la Roja verso l’Europeo.

Felipe Reyes 7: Gioca una buona partita, soprattutto in difesa tenendo sotto sorveglianza Maciulis quando gli veniva accoppiato.

Pau Gasol 9: L’MVP non spiega a sufficienza quanto il giocatore dei Bulls abbia guidato la Spagna in questo Europeo. Anche in Finale sono 25 punti, 12 rimbalzi e 10 falli subiti, a rimbalzo domina contro il ben più giovane Valanciunas, smazza anche qualche assist, una costante nella competizione ma non certo una cosa che gli si richiede.

Nikola Mirotic 6,5: Partita in sordina, ma il montenegrino colpisce quando ne ha l’opportunità, prendendosi sempre tiri intelligenti.

Victor Claver 7: Anche lui autore di una buona difesa su Maciulis, si mette in mostra nonostante il ruolo di comprimario e si fa perdonare il potenziale disastro in semifinale (fallo su tiro da tre di Batum nel finale dell’OT).

Pau Ribas 6,5: Parte in quintetto e non commette errori, argina Kalnietis.

Guillem Vives SV: Gioca troppo poco per meritarsi un voto.

Fernando San Emeterio 6: In campo solo quando la Spagna è ampiamente in controllo, non incide.

Pablo Aguilar SV: Entra solo per concedere la standing ovation a Gasol.

Sergio Scariolo 7,5: Criticatissimo, il coach italiano porta in Spagna un altro Europeo dopo quello del 2011. Sicuramente c’è un suo grande zampino anche in questa vittoria, agevolata da un super Gasol ma che porta anche il suo marchio.

 

Lituania

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Mantas Kalnietis 5,5: Uno dei più volenterosi nella formazione lituana, ma semplicemente non era serata. Riesce a distribuire qualche buon pallone, ma quando è lui a dover attaccare fa più danni che altro.

Renaldas Seibutis 6: Lui e poco altro a canestro per la Lituania, qualche palla persa di troppo ma è uno dei meno peggio per i baltici.

Paulius Jankunas 4,5: Semplicemente disastroso, non vede mai il canestro, perde palla, commette falli e in difesa non riesce a contenere Gasol in alcun modo.

Mindaugas Kuzminskas 6: Qualche fiammata del suo atletismo si vede anche in Finale, ma è poca roba a confronto del front-court spagnolo. E’ presente a rimbalzo.

Jonas Maciulis: Nonostante la serata-no al tiro, è l’ultimo ad arrendersi. Qualche palla persa di troppo, ma è anche merito suo se dopo due quarti la Lituania ci credeva ancora.

Jonas Valanciunas 5: Era atteso come il leader della sua Nazionale, ma va sotto contro Gasol, sia a rimbalzo che negli altri aspetti del gioco. Commette rapidamente secondo e terzo fallo, che condizionano la sua partita, nel finale arriva il quinto ed è espulso. Non un bel modo per chiudere un Europeo molto positivo.

Antanas Kavaliauskas 5: Non entra mai in partita anche per via di gravi problemi di falli.

Lukas Lekavicius 4,5: Chiude un brutto Europeo con una prestazione molto al di sotto della sufficienza, quando deve far riposare Kalnietis riesce solo a peggiorare la situazione.

Arturas Milaknis 5: In campo solo 9 minuti, non lascia traccia.

Deividas Gailius SV: Gioca solo gli ultimi istanti di una partita già decisa da tempo.

Domantas Sabonis SV: Figlio d’arte, è quasi solo spettatore di questa Finale.

Robertas Javtokas SV: Idem come i due sopra.

Jonas Kazlauskas 5,5: Mezzo voto è per la cavalcata inaspettata della sua Lituania fino alla Finale, ma per la partita in questione sarebbe potuto essere molto più basso.

Francesco Manzi

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