Le pagelle della stagione 2015/16 di A2: girone Est

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La stagione 2015/16 di serie A2 Est è terminata, ed è ora di stilare un “pagellone” squadra per squadra: scopriamo le sorprese e le delusioni.

CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: 10. Una stagione fantastica quella della Leonessa culminata con la meritatissima promozione in Serie A dopo 28 anni. La squadra di coach Diana si è dimostrata la compagine più solida e talentuosa di tutta la Serie A2 e alla fine ha meritato di approdare nella massima serie. Brescia ha chiuso la stagione regolare al secondo posto, dopo aver chiuso il girone di andata al primo, ma è stato nei play-off che ha dato il meglio di se. Trapani, Tortona, Scafati e Bologna si sono dovute arrendere, tutte in gara 5, alla Leonessa che ha sbranato gli avversari uno ad uno senza lasciargli scampo. Tra tutti i giocatori Hollis (MVP delle finali) è stato il più determinante, oltre a Moss, inserito a metà stagione, che ha portato fisicità ed energia, ma tutti i componenti del roster dal primo all’ultimo anno dato il proprio contributo per ottenere la vittoria finale.

I giocatori di Brescia festeggiano la conquista della Serie A
I giocatori di Brescia festeggiano la conquista della Serie A

ETERNEDILE BOLOGNA: 8,5. La Fortitudo è stata sicuramente una delle migliori protagoniste di questa stagione appena conclusa. Alla squadra di Boniciolli è mancata solo la ciliegina sulla torta e dire che Bologna non aveva espresso un basket all’altezza delle aspettative durante la stagione regolare sfruttando solo le mura amiche del Pala Dozza per rimediare alle proprie mancanze. Eppure grazie al carisma del suo coach e all’esperienza dei suoi giocatori, tra cui Daniel e Amoroso sono stati sicuramente i migliori, è riuscita ad arrivare fino alla finale  riuscendo a sopperire anche alla mancanza di Flowers. La beffa è arrivata proprio sul più bello, in gara 5, ma solo perché di fronte c’era una squadra altrettanto determinata come Brescia. Avrebbe meritato un 9 ma una stagione regolare per niente positiva e una sconfitta così pesante in gara 5 della finale significano mezzo punto in meno.

DE’ LONGHI TREVISO: 9. Un ottima stagione quella della compagine trevigiana che ha dominato durante tutto l’arco del campionato dimostrando di essere una squadra dotata di grande atletismo e qualità. Coach Pilastrini ha saputo plasmare un gruppo che ha dato il meglio di se nelle partite in casa, ma anche in trasferta, supportata da orde di tifosi, Treviso ha fatto valere le sue potenzialità. PowellAncellottiFabi sono stati alcuni dei migliori protagonisti della stagione dei trevigiani, che si sono dovuti arrendere ai play-off solo davanti alla cattiveria agonistica della Fortitudo. Da segnalare infine la stagione di Fantinelli, in assoluto il miglior playmaker della categoria, che ha dimostrato tutto il suo valore.

treviso

ANDREA COSTA IMOLA: 9. sicuramente Imola è stata, insieme a Tortona ed Agropoli del girone Ovest, la sorpresa più bella del campionato. La squadra di coach Ticchi ha chiuso la stagione regolare al quarto posto e si è fermata ai play-off solo davanti allo strapotere di Scafati. L’Andrea Costa ha disputato una stagione da incorniciare, rendendo orgogliosi i propri tifosi, grazie all’esperienza di Maggioli e alla qualità di WashingtonAderson, che si sono distinti su tutti gli altri. Imola ora punta a ripetersi anche nella prossima stagione.

ALMA-AGENZIA PER IL LAVORO TRIESTE: 8,5. La Pallacanestro Trieste parte sempre in sordina ma poi durante il campionato riesce ogni volta a stupire tutti gli addetti ai lavori e anche i propri tifosi. Con un budget limitato, aumentato solo dopo l’arrivo dello sponsor, la compagine triestina è arrivata fino al primo turno dei play-off, eliminata solo da Tortona e dalla sua fisicità. Coach Dalmasson, che a ha ricevuto il premio per il miglior allenatore di A2, riesce sempre a portare la sua squadra a traguardi importanti. Tanta triestinità (Pecile, Bossi e Coronica), giovani talenti e uno straniero come Parks, una delle rivelazioni del campionato, hanno poi fatto il resto.

parks trieste

MEC-ENERGY ROSETO: 8,5. Gli Sharks sono arrivati più in alto di quanto ci si aspettasse in questa stagione e la quinta piazza in campionato lo conferma. L’ormai ex coach Trullo ha guidato Roseto fino al primo turno dei play-off dove solo una squadra come Ferentino ha eliminato la compagine abruzzese. Allen su tutti, vera e propria rivelazione del campionato, insieme a Bryan e Weaver hanno portato Roseto alla post-season e poi fino a gara 5 nella serie contro i laziali, regalando grandi emozioni ai propri tifosi. Una stagione al top per i rosetani, che erano partiti senza troppo clamore e hanno dimostrato sul campo la propria forza.

DINAMICA GENERALE MANTOVA: 7,5. Una stagione al di sotto delle aspettative quella degli Stings, che nonostante siano stati in testa al campionato per una buona parte della stagione non hanno saputo rispettare le attese. Partita come una delle favorite per la promozione in Serie A, visto il roster a disposizione, le certezze di Mantova si sono poi man mano sgretolate nel corso della stagione. L’esperienza di Ndoja e Gandini, oltre alle buone prestazioni di Simms e Moraschini non sono servite per evitare l’eliminazione al primo turno dei play-off per mano di Agrigento. Il voto è alto perché il terzo posto in campionato è stato comunque un ottimo risultato.

il gruppo di Martelossi non vuole smettere di sognare

TEZENIS VERONA: 6. Verona è stata la squadra che ha deluso di più in questa stagione. La sufficienza deriva solo dal fatto che la Scaligera non ha mai mollato fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata del campionato riuscendo a conquistare l’ultimo posto utile per l’accesso ai play-off. Coach Crespi e i suoi (tra i più propositivi CorteseRicciDa Ros) hanno dunque avuto il merito di arrivare comunque alla post-season ma di fronte a Scafati tutte le certezze dei veronesi si sono disintegrate subito e un’eliminazione così veloce è stata la naturale conclusione di un’annata da dimenticare. Nonostante gli innesti di qualità Verona ha nuovamente deluso tutti, come nella passata stagione, ma facendo ancora peggio del campionato precedente.

ORASI’ RAVENNA: 7. La squadra allenata da coach Martino ha disputato una buonissima stagione, tanto che non è riuscita ad accedere ai play-off solo a causa degli scontri diretti sfavorevoli nei confronti di Verona. SmithDeloach sono stati solo due dei protagonisti di questa splendida cavalcata che ha visto Ravenna imporsi anche su squadre maggiormente quotate durante il corso del campionato. Le basi dalle quali ripartire per la prossima stagione sono ben solide.

ravenna

REMER TREVIGLIO: 7. Treviglio è stata un’altra squadra che fino all’ultimo ha lottato per ottenere un posto nei play-off, ma anche la compagine di coach Vertemati si è dovuta arrendere a pochi passi dal traguardo. La società come ogni anno ha deciso di puntare nuovamente sui giovani e ancora una volta è stata protagonista di un’ottima stagione. SorokasMarino e Kyzlink sono stati i giocatori che si sono maggiormente distinti, oltre al capitano di mille battaglie Rossi.

BONDI FERRARA: 6,5. La compagine ferrarese era partita con ben altre ambizioni ad inizio stagione, ma a causa di diversi problemi, societari e non, si è dovuta accontentare di una tranquilla salvezza. Ferrara e il suo coach Morea hanno avuto diverse difficoltà durante tutto l’arco del campionato, tanto che l’allenatore è stato anche esonerato a stagione in corso. La cavalcata finale poi non è servita per raggiungere la post-season, così come l’esperienza in campo di gente come Rush, BrkicLosi.

ferrara

PROGER CHIETI: 6,5. Le Furie teatine di coach Galli hanno disputato una stagione molto buona e hanno meritato la dodicesima piazza in campionato. Chieti ha raggiunto la salvezza senza troppi patemi d’animo e ha dato filo da torcere a diverse squadre durante l’arco della stagione, tanto da restare in corsa per i play-off per un bel po’ di tempo. ArmwoodMonaldi, insieme a Piazza, non hanno fatto sentire l’assenza di Abbott, che ha lasciato la squadra a metà stagione, portando la compagine abruzzese all’obbiettivo finale prefissato: la conferma della categoria.

EUROPROMOTION LEGNANO: 6,5. Buona anche la stagione di Legnano, che pur soffrendo più del previsto ha comunque portato a casa la salvezza. Una salvezza raggiunta con due giornate di anticipo e che ha avuto come protagonista Raivio, vero e proprio trascinatore della squadra teatina. Coach Ferrari ha potuto puntare sul suo talento e sulla determinazione di giocatori come Sacchettini Pacher per sbaragliare le dirette avversarie e conservare la categoria.

raivio legnano

BASKET RECANATI: 6. Recanati merita la sufficienza piena non solo perché ha raggiunto l’obbiettivo salvezza ma per i modo in cui l’ha fatto. Ha sempre lottato in ogni partita di campionato e ha sempre dato più di un grattacapo ai propri avversari. Questa voglia di combattere e questa determinazione è stata confermata nella serie play-out contro la Virtus Roma dove la squadra di coach Sacco e di Traini ha giocato alla grande e vinto meritatamente. Una salvezza strameritata, arrivata forse troppo tardi.

BETULLINE JESI: 5,5. Non possiamo dare la sufficienza piena ad una squadra che si è salvata solo all’ultima partita dei play-out, tra l’altro contro un avversario sulla carta molto più debole e con l’aiuto di diversi giocatori comprati proprio per rimediare ad una bruttissima situazione. E dire che Jesi non aveva giocato neanche così male durante la stagione regolare, ma sul finale del campionato è scivolata fino alla terzultima piazza, a causa dell’assenza di giocatori determinati, giocatori come SorokasCorbett arrivati proprio a fine stagione per salvare la squadra.

corbett jesi

BAWER MATERA: 4. Una stagione orribile quella di Matera, che sicuramente non aveva la qualità o il budget di altre squadre ma ha comunque sbagliato tutto fin dall’inizio. Il roster, infatti, non era secondo noi all’altezza della Serie A2 fin da inizio campionato, inoltre continui cambiamenti in corsa e una società che non ha saputo programmare adeguatamente la stagione non ha di certo giovato alla causa della compagine della Basilicata. La retrocessione era già scritta in partenza e solo l’orgoglio dei giocatori ha riacceso le speranze di salvezza, ma l’agonia è stata solo prolungata.

Fabio Silietti

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