Le pagelle dell’Olimpia Milano: il “tridente d’attacco” dell’Olimpia è già trascinatore

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Milano ha esordito molto bene anche in Eurolega, vincendo d’autorità sul campo del Buducnost. Queste sono le nostre valutazioni sui giocatori meneghini oggi scesi in campo:

James 7: esordio positivo, ma senza esagerare. Fautore del primo allungo serio, sembra passare il resto della serata a gestirsi, conscio che non servano troppi sforzi per portare a casa il risultato. Torna a splendere nel finale, snocciolando punti, assist e una grande palla rubata.

Nedovic 7: chirurgico al tiro, letale nello spezzare la difesa montenegrina con il suo ritmo in palleggio. Giocatore che ha in dote tantissime qualità e che non ha esitato a metterle in mostra nell’esordio europeo. Si attendono test più probanti, ma le premesse sono realmente incoraggianti.

Jerrells S.V: poco più di due minuti in cui sbaglia un tiro e perde una palla. Sarebbe ingiusto valutarlo per un lasso di tempo così breve in campo.

Della Valle 6,5: c’era curiosità per il suo esordio in Eurolega e il talento ex Reggio ha mantenuto le aspettative. Si fa trovare pronto ogni volta che Pianigiani lo estrae dalla panchina, non esitando a prendersi i suoi tiri e non disdegnando nemmeno di portare avanti la palla quando necessario.

Bertans S.V: è in campo in uno dei momenti più complessi per Milano e anche per poco tempo. La sensazione è che meriterebbe un po’ più di spazio anche se, dinanzi a lui, ci sono veramente dei giganti.

Micov 7,5: l’ex canturino detta legge, confermandosi ancora l’uomo di riferimento per le red shoes. Sue sono le responsabilità, suoi sono i punti pesanti quando il Buducnost si avvicina minaccioso, soprattutto nel periodo finale. Calma glaciale, alte percentuali, giocate di alta classe e le stimmate del leader.

Kuzminskas 5,5: un voto forse troppo severo a fronte dei 14 punti finali (4 arrivano da schiacciate in contropiede a partita oramai andata), ma il lituano non è parso nella sua versione migliore. Ha un buon break a fine secondo quarto, ma spesso le sue scelte ed esecuzioni di tiro sono erronee e poco precise. La sensazione è che debba soprattutto agire da ala piccola per far prevalere il suo dominio fisico. Distratto in difesa.

Brooks 6.5: la sensazione è che giochi poco rispetto a quanto offre e avrebbe da offrire. Scelte di tiro impeccabili, presenza sotto canestro, aiuto a rimbalzo. Pianigiani preferisce però usare la carrozzeria pesante nei momenti topici del match

Burns S.V: anche lui, come Jerrells e Bertans, non impressiona nel breve spazio concessogli da Pianigiani nel secondo periodo. Più saggia una non valutazione di una lieve insufficienza.

Gudaitis 6,5: insolitamente impreciso dalla lunetta per quelle che sono le sue abitudini, l’impatto sotto i ferri è al solito impagabile. Che sia di tecnica o di forza, riesce sempre a portare un po’ di fieno in cascina. Dall’altra parte del campo un po’ a disagio nel tenere a freno la consueta cascata avversaria a rimbalzo. Si barcamena come può, non supportato dall’assenza di un altro vero lungo al suo fianco.

Tarczewski 5: la sua presenza e il suo atletismo hanno pochi pari nel proteggere il pitturato, ma la sua costanza nell’avere problemi di falli lo limita a lungo andare, impedendogli di usare tutto il potenziale a disposizione. In attacco non ha guizzi, ma non è quella la sua peculiarità.

Allenatore, Pianigiani 6: esordio in costante controllo, sebbene il Buducnost abbia tentato di costruire dei rientri importanti. Parte con Brooks in quintetto, ma gli preferisce Kuzminskas nei momenti salienti, una scelta forse non felicissima. Magari il lituano si troverebbe più a suo agio nello spot da 3, ma stasera sarebbe stato autolesionistico togliere dal campo uno dei tre arcieri offensivi. La panchina non gli offre grandi risposte, perciò nel secondo tempo preferisce andare sul sicuro. Fa bene. La qualità del suo lavoro verrà giudicata soprattutto dai miglioramenti in ambito europeo.

Bernardo Cianfrocca

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