Come solito il campionato è dolce per Milano, dopo le scoppole europee. Lo strapotere della panchina lunga di Repesa porta a casa anche questa trasferta campana, espugnando Caserta per 74-78. Altri due punti in classifica e primo posto in regular season messo in cassaforte, sfruttando le contemporanee sconfitte di Avellino, Reggio Emilia e Venezia. I bianconeri invece capitolano dopo aver lottato alla pari con la corazzata milanese e possono guardare alla lotta per l’ottavo posto con rinnovato ottimismo. Ora andiamo a vedere le nostre valutazione dei protagonisti:
Pasta Reggia Caserta
Berisha 6: Buon gregariato, resta 20 minuti sul parquet lottando e facendo ciò che può.
Sosa 7,5: Solita partita “alla Sosa”: croce e delizia per Dell’Agnello, detta i ritmi con una regia indiavolata nella quale abbina grandi giocate (25+7 assist) e palle perse banali (6 alla fine).
Diawara 5: Parte bene e annulla Sanders nei primi 3 minuti, poi fisicamente non riesce più a seguire nessun avversario e si eclissa clamorosamente troppo presto.
Watt 8: Migliore in campo in assoluto, domina chiunque Repesa gli opponga e chiude con una doppia doppia da 20 punti e 13 rimbalzi. Insostituibile, gioca 38 minuti e per questo perde lucidità negli ultimi minuti.
Putney 7: La spalla ideale di Watt, in due prendono 19 rimbalzi sui 36 di squadra e dettano legge nel pitturato. Regala un paio di veri e propri voli da stropicciarsi gli occhi, e non soffre nemmeno tanto la differenza di peso coi pari ruolo milanesi.
D. Cinciarini 6: Stravince il derby in famiglia: stimolato dalla presenza del fratello nell’altra metà campo, gioca un’ ottima partita con grandissima grinta e fosforo. Finchè le gambe lo seguono, poi non arriva più ossigeno e vive l’ultimo quarto in apnea.
Gaddefors 6,5: Insieme a Cinciarini è l’unico della second unit che riesce a reggere il campo. Vivace e reattivo, la rubata su McLean poteva essere decisiva nel caso i campani avessero portato a casa la partita.
Giuri 4,5: Malissimo questa sera, entra in campo in confusione totale e colleziona solo brutti tiri e palle perse.
All. Dell’Agnello 7: Voto alto nonostante la sconfitta, vince il computo di squadra delle valutazioni complessive 75 a 61 e questo dato è significativo. Con una rotazione di appena 8 giocatori, di cui 2 non pervenuti, riesce a mettere in difficoltà l’ Olimpia e a giocarsela fino all’ultimo tiro.
EA7 Emporio Armani Milano
Hickman 6,5: L’unica sua arma è la velocità, ma gli si chiede di portar palla e gestire il gioco ragionato. Tutto ciò non rientra nelle sue corde, e infatti azzecca qualche giocata solo quando non considera gli ordini dall’alto e parte in sprint in contropiede. Migliora nell’ultima frazione.
Kalnietis 8: Triple, schiacciate e strappi improvvisi in velocità. Quando ne ha voglia è veramente inarrestabile, Chiude con 17 punti e la vince nell’ultimo quarto insieme a McLean.
Sanders 5,5: Soffre Diawara nei primi 3 minuti e si innervosisce. Poi si prende una pausa fino ai primi minuti del terzo quarto, quando lavorando dal post basso sfrutta i raddoppi su di lui per liberare i compagni. Poi torna in modalità risparmio energetico e lesina le forze.
Macvan 7: Gioca in attacco con una facilità disarmante, fa vedere tutte le armi a disposizione nel repertorio mettendo sempre in difficoltà gli avversari. Dietro soffre la verticalità di Putney, ma chiude con +8 di minus/plus.
McLean 7,5: Ottimo lavoro sotto le plance, sale di colpi nell’ultimo quarto dove è protagonista di tutte le giocate decisive nelle due metà campo, con difese e rimbalzi di importanza capitale.
Dragic 6,5: Appena 4 minuti in cui sembra il migliore per distacco del backcourt dell’Olimpia, peccato per la botta al ginocchio che lo esclude dalla contesa.
A. Cinciarini 4,5: Peggiore in campo, inizia male e non riesce a riprendersi. Tra lui e Hickman la regia milanese rimane deficitaria, con le 18 palle perse che pesano sulla loro coscienza.
Abass 5,5: Passaggio da 3 minuti sul parquet, non lascia il segno.
Pascolo 6: Questa sera Macvan gli toglie moltissimo minutaggio, fatica anche lui più del solito.
Raduljica 5: Sempre più ai margini delle idee del coach, solamente 9 minuti sul parquet nei due quarti centrali senza incidere e dare motivo di ripensamento alla panchina.
Fontecchio 6: Entra solo nel finale, una tripla e tante difese aggressive.
All. Repesa 5,5: Nonostante tutto riesce a portare a casa la partita, ma con una differenza abissale tra i due roster rischia troppo. Caserta rimane in partita a lungo, avanti per tutti i primi 15 minuti e fatica sia nel gioco sia nel capire a chi affidarsi. Quando l’asticella poi si alza (vedere in Eurolega) tutto ciò non può bastare e da questa squadra si può tirare fuori decisamente di più, dopo 6 mesi di lavoro in palestra.