Olimpia Milano

Joe Ragland 6.5: Incide il giusto, alternando le solite penetrazioni a buone percentuali da oltre l’arco. Exploit di assist in Gara2 (7), per il resto ordinaria amministrazione, comunque positiva.
Marshon Brooks 6.5: Poco utilizzato in Gara1, ha avuto modo di dare spettacolo in Gara2, a partita tuttavia già decisa. Contribuisce in maniera consistente nell’allungo definitivo all’Unipol Arena, segnando e regalando numerosi assist, molti dei quali diretti verso Elegar sotto forma di alley-oop. Si attende quando i giochi si faranno più duri.
Alessandro Gentile 8: MVP di questa serie, se così si può definire. Milano ha ritrovato il Gentile dello scorso giugno, quello decisivo e atletico che sembra una macchina da pallacanestro. Atletismo, tiro, e talvolta anche passaggi: tutto in un unico pacchetto col 5 sulle spalle. Certo, difficile giudicare quando la squadra vince con uno scarto complessivo di 77 punti, ma qualcuno dovrà pur crearlo tale distacco, no?
Bruno Cerella 7: Altra bella sorpresa per Milano, che scopre un Cerella non solo difensore, ma anche fattore offensivo (11 punti in Gara1, 13 in Gara2). Preciso da tre punti (comodo 3/3), 100% dal campo in Gara1, 83% nella seconda: pare che l’Olimpia abbia trovato un altra dimensione per l’argentino..
Nicolò Melli 6.5: Un po’ perso all’inizio ma si ritrova subito. Utilissimo nel “lavoro sporco”, quello che non finisce sulle statistiche finali ma che aiuta la squadra. Offensivamente incide poco, ma per quello ci sono i compagni.
Linas Kleiza 6: Sufficiente in Gara1, pessimo in Gara2, discreto in Gara3. Nella serie forse non merita il 6 pieno, ma non è una bocciatura, è solo un “giudizio sospeso” in attesa che i giochi si facciano più duri (come per Brooks). Con i tifosi milanesi che sperano che il lituano ritrovi ritmo da oltre l’arco, anche solo per compensare il fatto che nella sua metà campo (per i limiti fisici dovuti alla sua lunga carriera) fatica e non poco a contenere l’avversario.
Frank Elegar 7: Spettacolo e non solo. Ulteriore sorpresa a Milano, il fattore che è mancato per buona parte della stagione: il secondo centro, atletico e difensore. James non reggeva, Samuels non poteva giocare sempre quaranta minuti, Gigli non si vede, e così il nativo di NY di origini caraibiche diventa il tassello mancante che completa il roster milanese. Con grande gioia del Forum!
Daniel Hackett 7.5: Insieme a Gentile grande trascinatore. A lungo mancato lo scorso anno ai playoffs, tranne proprio in finale, quest’anno parte forte da subito. Migliore in campo in Gara1 (15+7+6), buono nelle restanti: avanti tutta, sognando l’MVP.
Samardo Samuels 6.5: Leggermente “oscurato” da Elegar, si fa notare praticamente solo in Gara3, senza diventare un fattore nelle prime due se non per i 10 rimbalzi di Gara1. Impreciso sotto canestro al Forum, ritrova il suo ritmo a Bologna.
David Moss 6: Un po’ fantasma, a voler esagerare si potrebbe dire un po’ la delusione meneghina della serie insieme a Kleiza, ma difende come al solito e nel suo caso la sufficienza è piena.
Virtus Bologna

Okaro White 6: Brilla a rimbalzo in Gara2, assente nella prima e poco presente nella terza. Sicuramente ci si aspettava qualcosina in più da questi suoi playoffs, ma vista la stagione non gli si può dire nulla. Il 14+12 della seconda gara è il punto di partenza, vedremo se verrà confermato o meno l’anno prossimo.
Gino Cuccarolo 5: Dopo l’ottimo inizio di Gara1 si pensava che potesse diventare un fattore lungo tutta la serie, ma dopo di che la fisicità di Samuels e l’atletismo di Elegar lo hanno decisamente annullato. Mai in doppia cifra, ne di punti ne di rimbalzi: il 221 cm di Asolo doveva dare qualcosa in più.
Abdul Gaddy 6: Insieme a Ray e Hazell, la Virtus prova a costruire il trio americano per la prossima stagione considerando anche il play dello Washington. Scelta corretta: è lui a provare a tenere in vita Bologna nella prima gara, come del resto è lui uno dei grandi assenti nella seconda. Deve trovare continuità, questo è ovvio, ma è difficile in soli cinque giorni contro una squadra come l’Olimpia. Margini di miglioramento per il classe ’92 ci sono eccome.
Matteo Imbrò 4.5: Poco utilizzato, e mai decisivo in quei minuti. Due punti di media in tre partite, e nessun assist: gravemente insufficiente. Ma, stesso discorso per Gaddy, ha parecchi margini di miglioramento.
Simone Fontecchio 6.5: Grande stagione per lui. Migliore in campo per Bologna in Gara1 e in Gara3, il classe ’95 oltre ad un ottimo potenziale mostra una grande determinazione. Difficile, nonostante la sua eleggibilità, che potrà cominciare presto la sua avventura americana: c’è tempo, con calma. Ora come ora, tuttavia, può subito diventare leader di una squadra come Bologna.
Valerio Mazzola 4.5: Vittima di problemi fisici che hanno condizionato la sua serie, Mazzola è sicuramente la delusione maggiore per gli emiliani. 0 punti, mai positivo in valutazione. C’è poco da dire, gravemente insufficiente anche lui.
Jeremy Hazell 6.5: Trascinatore di Bologna in tutte le gare, insieme al compagno Allan Ray. In questi giorni si parla di un suo rinnovo, niente di meglio per la Virtus per provare a ripetersi se non a superarsi il prossimo anno. Ottimo nelle prime due gare, con 24 punti in Gara2, discreto nell’ultima quando ormai la Virtus aveva poche speranze. Si prende molta responsabilità da oltre l’arco, a volte esagerando parecchio (7/27 complessivo su tutta la serie), cosa che gli impedisce di arrivare al 7 pieno. Tuttavia, le poche volte che i suoi hanno provato a rientrare, la palla è passata da lui.
Allan Ray 7: Nullo in Gara1, ottimo nelle restanti. Allacciandosi alla frase finale su Hazell, le poche volte che Bologna è rimasta a galla erano merito suo. Non si abbatte dopo una prima partita pessima, 4 punti con 1/9 dal campo, e si rifà subito. Confermato per la prossima stagione, il capitano è un ottimo punto di partenza.
Juvonte Reddic 5: Grande incognita nella serie. Utilizzato pochissimo, non riesce ad incidere per nulla, se non leggermente in Gara3 a giochi praticamente fatti. Difficile da giudicare, meriterebbe un NC, ma se si vuole essere corretti anche con gli altri bolognesi poco presenti nella serie l’insufficienza è il voto più adatto.
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