Le pagelle di Milano-Panathinaikos: Gudaitis solito eroe, Jerrells e Goudelock deleteri

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Ci sono voluti 45 minuti per decretare il vincitore della sfida tra l’Olimpia Milano e il Panathinaikos. Ennesima sconfitta bruciante per i meneghini a fil di sirena, dopo un primo tempo ben giocato, una partita riacciuffata per i capelli e un clamoroso auto-canestro nel decisivo overtime. Di seguito le pagelle dei padroni di casa:

JERRELLS 4: disastroso. Le sue buone qualità da realizzatore sono eclissate nel momento in cui i suoi limiti palesi in cabina di regia penalizzano la squadra e fanno collezionare una sfilza di turnover, occasioni mancate e rimpianti. Quello non è il suo ruolo, quelle non possono essere le sue mansioni in una squadra che mira a diventare grande e a vincere.

GOUDELOCK 5: bum, bum, bum. Palleggi e tiri senza grande costrutto, forse disturbato anche dalle voci sul suo futuro in ottica mercato. Il suo gioco continua però a mostrarsi poco incline e consono a una dinamica di squadra. I punti alla fine ci sono sempre, ma non valgono la candela. Non lo hanno fatto stasera e raramente lo han fatto nel corso della stagione.

CINCIARINI 6,5: Milano conserva grande lucidità di gioco ed idee nei momenti in cui la gestione passa dalle sue mani accurate. Per oscure ragioni, non è sul parquet nei momenti cruciali della partita in cui Milano non si dimostra in grado di gestire i momenti, i vantaggi e le situazioni.

PASCOLO 6,5: altra bella partita tonica dopo quella di campionato contro Reggio Emilia. Fino a qualche settimana fa sembrava emarginato, destinato a mollare, invece stasera ha dimostrato di poter stare in determinati contesti. Ultima partita di Eurolega? Non si sa, ma probabilmente la sua gestione doveva essere migliore.

TARCZEWSKI 6,5: un altro che sotto le plance non disdegna di lottare e anche più volte di emergere vincitore. Lui e Gudaitis, con i loro ampi margini di miglioramento, sono stati una delle poche note positive di questa stagione europea.

KUZMINSKAS 6: il lituano gioca, segna i suoi punti, ma non conferisce mai quell’idea di aggredire la partita nei momenti topici. Il gabellino è positivo, ma la sua presenza a Milano ancora non è così centrale come ci si aspettava. Ottimo nel primo tempo, assopito nel secondo.

M’BAYE 5: quel tocco finale che condanna l’Olimpia a una sconfitta con un autocanestro pesa enormemente, e non potrebbe essere altrimenti. Un peccato, dal momento che il francese aveva avuto un ottimo impatto sulla partita. Come spesso gli è accaduto però, si è perso alla distanza. La partita, però, era già stata compromessa in precedenza per altre ragioni.

BERTANS 5,5: grande freddezza nei tre tiri liberi a fil di sirena, ma la serata al tiro è scadente, tanto da interrompere la sua striscia consecutiva di gare con almeno una tripla a segno. Statistica emblematica.

GUDAITIS 7,5: ancora una strepitosa partita del centro lituano, che mette a segno l’ennesima doppia doppia con sensazione di onnipotenza nel pitturato, seppur a tratti. Spesso sembra essere l’unico appiglio al quale i meneghini riescano ad aggrapparsi nei momenti di difficoltà, come nel supplementare.

ABASS, SV: un accenno di partita nel quale fa in tempo a procacciarsi un fallo e a segnare i due liberi che ne scaturiscono. Non può fare di più.

PIANIGIANI, 4,5: si dimostra confuso, come a inizio stagione, nel gestire le fasi delicate dei match e la rotazione dei suoi uomini. Inspiegabile tenere Jerrells per tutto quel tempo come play puro, per giunta con Goudelock di fianco. Dubbiosa anche la gestione di Pascolo e Kuzminskas. Vecchi difetti emersi di nuovo e pregi tuttora nascosti.

Bernardo Cianfrocca

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