Le pagelle di Reggio Emilia – Trento: Polonara è incontenibile, Wright il peggiore dei suoi

Pagelle Serie A

Grissin Bon Reggio Emilia

polonara reggio emilia

Pietro Aradori: 6.5. Solita prestazione del “cagnaccio”, che ha sempre tanti punti nelle mani, ma oggi non è riuscito a dare lo sprint in più che spesso dà ai suoi e ha preferito vestire i panni di assistman (4 alla fine). Il mezzo è dovuto ad un’ottima difesa, tanto da catturare sette rimbalzi e recuperare due palloni.

Achille Polonara: 8. Sicuramente il migliore in campo della partita e non solo per i 22 punti a referto con il 100% da due e il 50% da tre; il #6 è stato l’uomo in più di questa Grissin Bon, quello che è mancato nelle ultime partite.

Darjus Lavrinovic: 5.5. Non la migliore prestazione del lituano da quando gioca in Emilia ma è stato in campo solo nove minuti, questo perché Polonara e Veremeenko erano in giornata, perciò oggi non sono servite le sue giocate da fuoriclasse.

Amedeo Della Valle: 4.5. Probabilmente la peggior partita del giovane classe 1993 da quando è tornato in Italia, aveva iniziato benissimo quest’annata (MVP di Supercoppa), ma, ora come ora, non è al top della condizione; detto questo, siamo certi che presto Amedeo si risolleverà.

Andrea De Nicolao: 5. Il play ex Varese e Verona non è il più brillante dei suoi e continua a non esserlo, anche perché oggi Gentile è stato praticamente encomiabile.

Adam Pechacek: s.v.

Vladimir Veremeenko: 6.5. Ottima presenza sotto i tabelloni ma soprattutto ha avuto l’ampio merito di annullare Julian Wright, assolutamente il miglior giocatore dei trentini a livello teorico.

Rimantas Kaukenas: 7.5. Perfetta prestazione del capitano emiliano che è stato il vero barometro del match: nel momento in cui lui è salito in cattedra, Reggio Emilia ha preso il largo; è stato decisivo nel parziale di 17 a 0 del primo quarto e a mettere la bomba in contropiede nel quarto periodo che ha ucciso il match.

Ojars Silins: 5.5. Aradori e Polonara non gli permettono di stare troppo tempo sul campo e, naturalmente, anche le sue cifre ne risentono. Nonostante questo, molto importante la sua prestazione a livello difensivo, anche se spesso incostante.

Stefano Gentile: 7. Attualmente Gentile è troppo importante per questa Grissin Bon: quando Stefano si mette al servizio della squadra e non forza eccessivamente è l’uomo chiave di Reggio. Ottima padronanza del ball handling ed un paio di assist davvero di pregevole fattura.

Coach Massimiliano Menetti: 6.5. Non facile uscire dal periodo buio che stavano vivendo i reggiani e l’unico modo era avere un grandissimo inizio di match: 17 a 0. Gran parte del merito è suo perché ha deciso di puntare sin da subito su Kaukenas, panchinando ADV, e lui l’ha ripagato con sei punti dei primi undici di squadra.

 

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Giuseppe Poeta: 6.5. Il voto dovrebbe essere molto più alto, visti i punti messi a referto, ma paga un primo tempo insufficiente e alla fine il 6.5 è il giusto connubio fra le due metà di gara. A Peppe il talento non manca però spesso non riesce a dare la continuità necessaria.

Jamarr Sanders: 5. Prestazione certamente insufficiente di Sanders, dato che sembrava che l’ex Veroli fosse diventato uno dei punti cardine della squadra, mentre oggi gli è mancata la personalità, prendendosi solo sette tiri in totale dal campo e con bruttissime percentuali.

Davide Pascolo: 7. Semplicità. Con questa parola potremmo definire Dada. Segna dodici punti alla fine, ma la maggior parte sono con quel movimento molto anni ’80 che però è stupendamente efficacie. Il migliore dei suoi, come spesso accade, soprattutto per la costanza messa in campo.

Filippo Baldi Rossi: 6.5. Solida prestazione di Baldi Rossi, che ha dimostrato di essere sempre più in crescita e un centro dal grande avvenire, anche in chiave Nazionale: buon gioco interno ma soprattutto grande capacità di aprire il campo senza paura di prendersi triple in contropiede.

Toto Forray: 4.5. Di poco superiore a Wright perché almeno in difesa è stato determinante, non recuperando palloni, ma mettendo sempre le mani addosso all’avversario e chiudendogli tutte le linee di passaggio. Il -8 di valutazione dice davvero tante cose sulla sua prestazione.

Johan Lofberg: s.v.

Diego Flaccadori: 6. Buona partita del giovane classe ’96 che ha tenuto egregiamente il campo, difendendo bene su Kaukenas e Della Valle, e mettendo a referto una bomba nel terzo quarto che ha ridato fiducia ai suoi.

Dominique Sutton: 4.5. Un fantasma che si barcamenava per il campo. Brutta prestazione dell’americano che deve assolutamente dimenticare questa partita e ripartire da quello che ha fatto vedere di buono in quest’inizio di stagione.

Trent Lockett: 6. Partita appena sufficiente per il #24 che non si prende tantissimi tiri (5) e ne manda a referto 4, tutti da dentro la linea dei sei metri e settantacinque. Partita senza infamia e senza lode quella di Lockett.

Luca Lechthaler: s.v. Buscaglia non lo schiera mai e questo è un errore, visto l’impresentabile Wright.

Julian Wright: 4.5. Wright ha molto più di dieci punti a partita nelle mani e in questo lunch match ha chiuso con 7, tirando con 2/8 da due. Davvero troppo poco per uno dei migliori giocatori del nostro campionato, probabilmente il miglior lungo o uno dei migliori. Da ricordare comunque il grande lavoro di Veremeenko, come detto sopra, proprio su di lui.

Coach Maurizio Buscaglia: 5. La scelta di continuare a puntare su Wright è stata la chiave negativa della partita. E’ vero che un giocatore così può farti la differenza quando e come vuole, ma se non è in giornata la differenza la fa sì, però in favore degli avversari.

 

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