BANCO DI SARDEGNA SASSARI
Spissu 6: Fa buone cose a livello difensivo ma è costretto subito a spendere tre falli su un quasi immancabile Punter e su Chalmers. Si rimette in carreggiata nel secondo tempo e da il suo classico apporto per portare a casa la vittoria
Smith 6: Qualche errore di troppo nella partita forse meno brillante tra quelle giocate in casacca biancoblu. Mancano i canestri ma è comunque un metronomo indispensabile nel finale.
McGee 6: Come Spissu è subito limitato dai tre falli fatti. Offensivamente sbaglia parecchio chiudendo con uno score veramente sotto la media; ciononostante fa vedere la grinta nei momenti fondamentali della gara, mostrando i denti a Taylor e Punter.
Devecchi 6: entra in un reparto in emergenza come quello dei piccoli ma si fa trovare subito sul pezzo
Pierre 7: prestazione di alto livello per il canadese, che inizia con il botto e domina sui marcatori Aradori e Cournooh. Ogni attacco in post è un’agonia per la difesa, a volte sorpresa dal suo impatto tanto da doverlo bloccare solo con il fallo. Chiude con 15 punti, 6 rimbalzi e 7 assist la sua gara, una delle migliori prestazioni al PalaSerradimigni in questo 2019.
Gentile 6: se avesse avuto più freddezza avremmo parlato oggi di uno dei candidati MVP della partita. L’ex di turno (insieme a Spissu) fa una gara generosa in difesa ma poco lucida in attacco; molto spesso è liberissimo per sparare dall’arco ma non riesce a trovare la retina con continuità. Se però la garra e i risultati sono questi può i tifosi lo perdonano facilmente.
Thomas 6.5: nella gara con i lunghi biancoblu protagonisti anche Rashawn fa vedere i muscoli nonostante molti minuti a staffetta con Polonara. 12 punti e 5 rimbalzi per il nativo dell’Oklahoma con una sola critica: qualche fallo evitabile se non indispensabile.
Polonara 7.5: inizia la sua gara entrando dalla panchina dopo 8 minuti di panca e posizionandosi sul pitturato difeso da Kravic e dal compagno di nazionale Baldi Rossi. Da lì il marchigiano sfodera tutta la sua arroganza agonistica e diventa un fattore minuto dopo minuto, in un climax ascendente di puro talento. Se i 19 punti con il 4/5 dalla lunga distanza non bastano ecco subentrare gli 8 rimbalzi, bottino più che pregiato in una domenica da ricordare. Trascinatore.
Cooley 7.5: mancava un Cooley livello Esposito al Poz e dopo questa gara può certamente dire di averlo ritrovato: 22 punti e 13 rimbalzi di cui 4 offensivi, una certezza sui blocchi e sul pitturato. In ogni palla sporca, in ogni errore al tiro, in ogni pertugio difensivo lui c’è. Moreira e soprattutto Kravic non dormiranno sereni, perché l’omone con il 45 ha letteralmente dominato questa gara, pronto a tornare quello che a dicembre tanti davano come possibile MVP.
SEGRAFREDO VIRTUS BOLOGNA
Punter 7: brilla di luce propria nella partita più difficile per entrambi i suoi compagni di reparto. Fa penare un gran difensore come Spissu e cerca in tutti i modi di tenere i suoi in partita. Conclude la sua personale prestazione con 23 punti, non senza rammarico per la sconfitta.
Pajola 5.5: manca il coraggio a volte e purtroppo più i minuti aumentano più si crea aspettativa. Soprattutto se ci si gioca una posizione in offseason. Una trasferta amara per lui, che comunque è giovane e saprà presto rifarsi.
Moreira 4.5: spende subito due falli in marcatura su Cooley e viene presto cambiato da Djordjevic vedendo poco il campo. Soffre prima il numero 45 poi Thomas, lasciando tutto il disturbo al compagno di squadra Kravic. Una gara iniziata male e finita in maniera ancora peggiore…
Taylor 5.5: come previsto è in sfida con Smith. Il suo apporto però è condizionato sopratutto dai falli che lo mettono presto fuori gioco. Per quello che ha dimostrato sul campo con un giocatore come lui in campo probabilmente il divario sarebbe cambiato eccome.
Baldi Rossi 6: nei primi quarto è utilissimo per aprire il campo, divenendo impossibile da bloccare nei mismatch lungo-esterno dopo i pick & roll. Al ritorno dalla pausa lunga sembra invece un altro giocatore, mancando l’appuntamento con il canestro e abbassando notevolmente la propria asticella. Pecca inoltre in difesa sui lunghi avversari, che però erano in uno stato di assoluta grazia.
Kravic 6: entra per Moreira e dimostra di poter stare in partita nonostante perda spesso Polonara sui backdoor. Se avesse preso qualche rimbalzo in più probabilmente non parleremmo di un -18 Virtus. Certamente con i suoi 12 punti e 4 rimbalzi (il top rimbalzista della Virtus) non merita l’insufficienza .
Chalmers 5.5: genio e sregolatezza. Gioca da campione ma spreca falli importanti rischiando anche di perdere la testa in certi attimi. Il pubblico sassarese lo temeva come poche cose ma alla fine è scomparso sotto l’ombra del compagno di squadra con la 0. 8 punti e 4 assist il suo bottino personale nella trasferta isolana.
Aradori 5: il bresciano fa veramente tanta fatica a seguire il passo di Pierre e a coprire su Polonara, trovando anche grosse difficoltà sul lato offensivo. Coach Djordjevic lo cambia spesso con Cournooh e questo forse lo scombussola un po’. Fatto sta che nell’insieme non è affatto una prestazione particolare per il capitano bianconero.
M’Baye 5: viaggia a correnti alternate. Dopo un primo tempo dove sembra mortifero lontano dal pitturato fa tanta fatica a trovare continuità chiudendo con 4/12 al tiro. Poi come i suoi compagni di reparto è annichilito da Cooley, Pierre e Polonara.
Cournooh 5: coach Djordjevic vedeva in lui l’arma vincete per sopperire alle defaillance difensive di Aradori ma anche l’ex Cantù torna a casa con la coda tra le gambe. Questo Pierre (inteso come il Pierre di questa partita) passeggia con lui in marcatura sul post.
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