La Virtus Bologna continua la corsa allo Scudetto, anche Gara 3 delle Finali è delle V nere. Weems (MVP) e compagni si aggiudicano la vittoria grazie ad un super quarto quarto da 24-6 che spezza le gambe all’Olimpia Milano. Punteggio finale di 76-58, ora la Virtus è sul 3-0.
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA
BELINELLI 6: le sue percentuali non brillano (2/10 dal campo), gioca comunque 20 minuti di sostanza risultando pericoloso e mettendo spesso e volentieri in difficoltà la difesa biancorossa.
PAJOLA 7: un fattore in difesa e anche in attacco. Nei momenti clou della partita c’è sempre il suo zampino, produce 10 punti, 6 rimbalzi, 10 valutazione in 23 minuti di utilizzo.
ALIBEGOVIC 6.5: a momenti spadroneggia nell’area della Segafredo Arena, si toglie anche la soddisfazione di segnare in faccia a Sir Hines. Energia, voglia e faccia tosta.
MARKOVIC 6: non decisivo come i primi due episodi della serie, ma comunque fondamentale negli ingranaggi dei bianconeri.
RICCI 6: parte forte mandando a segno una tripla, poi scompare dal match dal punto di vista realizzativo. Fa il suo in difesa e a rimbalzo.
ADAMS NE
HUNTER 5.5: qualche buona giocata con voglia e determinazione, ma non risulta fondamentale.
WEEMS 8: l’MVP indiscusso del match, con 23 punti, 5/8 da tre, 10 rimbalzi e 26 di valutazione in 30 minuti di gioco, conduce per mano la sua squadra verso un clamoroso 3-0 e il primo match point della serie.
NIKOLIC SV
TEODOSIC 7.5: continua l’ottimo momento del play serbo, canestri difficili da distanze siderali e assist al bacio (6), e ancora una volta l’ex CSKA lavora bene anche in difesa.
GAMBLE 6: importante a rimbalzo (7) e pedina fondamentale nell’attacco virtussino grazie agli scarichi dai raddoppi della difesa milanese.
ABASS 6.5: ex di serata, una sua palla rubata e successiva schiacciata ad inizio quarto periodo lanciano la Virtus al parziale decisivo. Attento in difesa nel duello con Shields.
DJORDEVIC 8: chapeau, altra partita giocata e preparata divinamente. La Virtus scappa e viene rimontata ben 3 volte ma l’ultima parola spetta proprio ai bolognesi che nel quarto periodo hanno più grinta ed energia dell’A|X. La V ora è ad un passo dallo scudetto.
AX ARMANI EXCHANGE MILANO
PUNTER 5: continua la serie piuttosto negativa dell’ex di serata, fatica a mettere punti a referto (1/2 da due, 1/6 da tre, 11 punti) e anche a questo giro ha problemi di falli.
MICOV 5.5: buttato nella mischia con Tarczewski dopo le 8 partite di turnover in questi playoff, inizia bene con qualche giocata d’intelligenza, ma poi cala di colpi e non riesce a contribuire alla causa.
MORASCHINI 5: è chiamato a portar palla e a creare per i compagni, non riesce nel compito. Discreto in difesa su Belinelli.
RODRIGUEZ 4.5: soffre terribilmente la difesa fisica della Virtus, prende iniziative sbagliate in diverse occasioni e non riesce mai a sbloccarsi (1/7 da oltre l’arco).
TARCZEWSKI 6: inizia in quintetto, dimostra subito voglia e personalità con rimbalzi e stoppate, ma poi si spegne con il resto della squadra. Avrebbe meritato più minuti?
BILIGHA 6: gioca soli 6 minuti per dare fiato ad Hines ma nonostante il poco spazio dimostra ancora una volta di poter essere importante, soprattutto in difesa
CINCIARINI NE
SHIELDS 5.5: è il primo terminale offensivo di Milano (14 punti con 5/14 dal campo e 5 rimbalzi), ma commette troppe distrazioni in difesa che concedono alla Virtus punti facili da seconde occasioni.
BROOKS 5: una bomba, qualche timido segnale in difesa e niente di più.
HINES 5.5: il miglior difensore del campionato italiano soffre anche questa sera la fisicità e l’atletismo dei bianconeri. In attacco è coinvolto più spesso delle prime due uscite ma trova raramente il canestro.
DATOME 6: dopo un inizio opaco si accende nel secondo tempo dando vita ad una bella lotta con Belinelli e alimentando la rimonta temporanea dell’A|X. Al termine è uno dei più positivi (14 punti e 5 rimbalzi).
WOJCIECHOWSKI SV
MESSINA 5: prova a sparigliare le carte lasciando in tribuna LeDay e l’infortunato Delaney, la mossa sembra pagare in alcuni frangenti ma alla lunga si dimostra controproducente, l’assenza di LeDay soprattutto. L’Olimpia sembra veramente in ginocchio e a corto di ossigeno, e lo stesso atteggiamento del coach milanese sembra rispecchiare quello dei suoi giocatori.
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