Le pagelle di Milano-Reggio Emilia: Sanders e Pascolo fanno la differenza; per Reggio decisive la palle perse

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pascolo milanoEA7 MILANO

Sanders 7,5: incontenibile. Ancora una volta il numero 21 in maglia Olimpia si dimostra uomo decisivo nei grandi appuntamenti. 22 punti con 7/9 da 2 e 6 falli subiti. Mostruosa fisicità.

Pascolo 7,5: quando è in campo è costantemente una spina nel fianco per gli avversari. Gioca solo 15 minuti ma manda a bersaglio 14 punti davvero decisivi.

Cinciarini 6,5: partita silente, con tanti errori al tiro. Il Cincia ha il grande merito di non demoralizzarsi e di avere l’attitudine e la freddezza per mandare a bersaglio la tripla che, di fatto, dà la spallata decisiva alla Grissin Bon.

McLean 6: 7 punti in 22 minuti con ben 17 di valutazione. Solita partita di grande solidità che viene macchiata da due falli in rapida successione davvero sciocchi che rimettono Reggio in parità nel minuto finale.

Dragic 6,5: giocatore che come sappiamo non ruba l’occhio ma ha la capacità di farsi trovare pronto al momento del bisogno: la tripla a 3 minuti dalla fine ne è la dimostrazione.

Raduljica 5: quello che riesce a raccimolare in termini statistici è più per demerito altrui che per merito suo. Un giocatore del suo calibro impiegato solo 11 minuti è davvero poco.

Hickman 5,5: non il miglior Hickman della stagione, con problemi di falli fin dal primo periodo di gioco. Chiude con un 3/4 da 2 e poco altro.

Macvan 6,5: serata balisticamente sfortunata ma tanta garra sotto canestro. E poi, venendo da uno 0/3 piazza la tripla che manda i titoli di coda all’incontro.

Kalnietis 6: 8 punti con 5 assist in 22 minuti di impiego. Un unico grande acuto ma anch’esso pesante è la bomba che chiude la rimonta Olimpia nel secondo periodo dopo il -10 che riapre definitivamente l’incontro.

Abass s.v.

Cerella e Fontecchio ne

Repesa/Cancellieri 6,5: Se il primo si prende 2 tecnici per proteste e conclude la sua gara anzitempo, il secondo non si fa trovare impreparato e dando fiducia a Pascolo e Cinciarini nel finale azzecca la mossa vincente.

 

reynolds reggio emiliaGRISSIN BON REGGIO EMILIA

De Nicolao 6,5: autore di una fantastica prova dall’arco tirando col tiro da 3 e 2/2 da 2, viene lasciato in panchina incomprensibilmente da Menetti nei frangenti finali. In 16 minuti di gioco 15 di valutazione.

Della Valle 5,5: sparacchia dai 6,75 e, insieme a Needham e Aradori, è uno dei principali colpevoli di tutte le perse biancorosse con addirittura 4.

Reynolds 6: convive costantemente con problemi di falli. Tutto il resto è davvero notevole perché con energia e fisicità piazza altri 12 punti in soli 15 minuti di utilizzo.

Cervi 5: tanti falli e davvero mal spesi per il lungo reggiano che è il vero assente a questo incontro. Nullo il suo apporto in termini offensivi e costretto alla panchina per gran parte della partita.

Williams 6: gioca un primo tempo in cui insegna pallacanestro. Nel secondo tempo esce dalla partita non lasciando alcuna traccia positiva del suo passaggio. Chiude con 9 punti in 20 minuti.

Kaukenas 5: se con Capo d’Orlando aveva fatto la differenza questa sera la sa prestazione è da dimenticare. Gira a vuoto per i 16 minuti in cui è in campo.

Aradori 6: prestazione al tiro da 3 davvero positiva con un 4/5 importante. Per il resto non riesce ad incidere più di tanto nel gioco dei suoi. Perde 4 palloni di cui 2 dal palleggio davvero sanguinosi che aprono la rimonta milanese nel secondo quarto.

Needham 5,5: i tiri ignoranti ce li ha nelle corde e si dimostrano sempre pesanti, come la sua difesa. Rovina ancora una volta la sua prestazioni gettando al vento 5 palloni che difficilmente lo lascerano dormire serenamente.

Polonara 4,5: se Cervi è il grande assente della compagin reggiana Polonara risulta esserne la parte difettosa e dannosa. Dove c’è un’incertezza difensiva lui c’è. Completamente fuori ritmo e fuori partita non guarda nemmeno il ferro e non tira.

Menetti 5: la sua Grissin Bon perde troppi palloni ma, complice anche una difesa milanese non sempre sul pezzo, gira bene in attacco. Il cambio finale Needham per De Nicolao risulta incomprensibile e dannoso.

 

Marco Fontanesi

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