Le pagelle di Sassari – Caserta: si impone la “old school” di Bell e Savanovic; Sosa e Putney non bastano

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BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Gani Lawal, qui in maglia Red October Cantù
Gani Lawal, qui in maglia Red October Cantù

Lacey 6.5: Prestazione di spessore per la combo-guard ex Pesaro. Segna 11 punti, subisce falli, serve assist e si fa largo in un ruolo denso di concorrenza.

Devecchi 6: Il capitano biancoblù non riesce a sbloccarsi, ma in compenso gioca una bella gara in difesa, recuperando palloni e provocando palle perse.

Lydeka 6: Oscurato dalla super prestazione di Lawal, il centro lituano si impone numericamente nell’ultima parte di gara, con 5 punti e 4 assist; per il resto grande solidità nel pitturato, con 6 rimbalzi e una palla recuperata. La valutazione Lega dice +15.

Sacchetti 6: Non è certamente l’uomo copertina, ma gioca comunque una partita di ottimo livello, con 8 punti da percentuali quasi intonse (2/3 al tiro, 3/4 dalla lunetta) e 4 rimbalzi catturati. Unica pecca le due palle perse, ma niente di grave sul rendimento finale.

Bell 7.5: Preservato nei primi due quarti a favore dei compagni di reparto Stipcevic e D’Ercole, si fa vedere caldo già nel terzo, con 12 punti di carattere ed esperienza. L’ultima frazione conferma la grande prestazione del play statunitense, diventato metronomo e punta offensiva della squadra: alla fine della fiera sono 24 i punti con 6/9 da tre e 6/6 ai liberi. Vecchia scuola.

D’Ercole 5.5: Gioca 16 minuti e segna solo una tripla. Ma non lesina nulla in campo, e nel complesso non sfigura affatto.

Johnson-Odom 5.5: Così come Bell, viene impiegato meno frequentemente del compagno di reparto Lacey e con meno mansioni. A lui viene dato il compito di finalizzare, senza concentrarsi in regia. I punti arrivano (5) ma l’ex Cantù macchia la prestazione corale proprio negli ultimi minuti, quando tenta di rientrare negli spogliatoi prima della fine della sirena rifiutando il cambio.

Lawal 7.5: Arrivato impacciatamente sull’Isola, Gani sta iniziando a fare passi da gigante per conquistare un posto nel cuore della tifoseria biancoblù. Nonostante la prestazione più luce che ombre contro l’AEK, l’ex Milano e Cantù si fa perdonare con una bellissima partita da 16 punti (8/9 dalla lunetta, grasso che cola per un 2,06 m), 6 rimbalzi e 2 stoppate che hanno fatto ribaltare i 4000 del PalaSerradimigni.

Savanovic 8 Parte bene e finisce al meglio. Una gara solida, una linea offensiva quasi perfetta, con Caserta costretta a mettere il suo migliore difensore per impedire l’affondo. In post e da tre si batte raramente, e il tuffo per recuperare il pallone alla metà del quarto periodo è la pennellata che completa il quadro. L’età è solo un numero.

Stipcevic 5.5 Il play croato va in difficoltà, forse perché dall’altra parte bisogna tenere uno come Sosa, forse perché non arrivano i punti che si vorrebbero. Alla fine si chiude con 6 punti (su 7 triple tentate), ma certamente non è una partita da ricordare con emozione per lui.

Ebeling s.v. Gioca troppo poco per essere giudicato. La cosa certa è che se fosse entrata la tripla avremo visto il palazzetto sassarese esplodere.

PASTA REGGIA CASERTA

sosa caserta

Czyz 5.5: L’ala polacca gioca una gara all’insegna del 3: 3/3 dall’arco (9 punti totali), 3 rimbalzi ma anche 3 falli fatti e 3 brutte palle perse. A lui non era richiesta una prestazione extra, ragion per cui non è né un insufficienza grave né una sufficienza piena.

Watt 5: E’ vero che i punti sono 16, ma per il centro statunitense è una gara veramente sottotono rispetto al solito: non funziona l’asse con Sosa e sbaglia tantissimo al tiro (7/14 le percentuali); positivo a rimbalzo (5) e nei servizi ai compagni (3), Watt non ricorderà con piacere la gita in Sardegna.

Sosa 6.5: Il grande ex si fa prendere dal cuore più che dalla mente. Inizia maluccio, nonostante sia sempre il fulcro del gioco casertano ,e continua con non pochi problemi, sbattendo più volte sulla difesa dei locali. Nel finale esplode, firmando gran parte dei 24 punti e tenendo alta la media personale in campionato. Ma per la guardia il ritorno in Sardegna è pesato come un macigno.

Jackson 5: Completamente nullo a canestro (0 punti), gioca con poca brillantezza, un po’ come tutti gli uomini di Dell’Agnello. Alla fine torna a casa con un bottino magrissimo da 3 rimbalzi e 2 assist, nell’invisibilità.

Putney 6: Lo statunitense è l’unico sempre presente negli incastri della Juve. In 27 minuti si fa vedere minaccioso, segnando e mettendo in difficoltà gli avversari più volte, tant’è che il pick and roll solito tra Sosa e Watt viene messo tante volte da parte per avvantaggiare il buon momento dell’ala. Chiude la gara con 15 punti e una prestazione offensiva da quasi MVP.

Gaddefors 5.5: Nonostante abbia la capacità realizzativa del compagno di squadra Jackson (0 punti ndr), lo svedese fa la gara della vita in difesa, diventando il disturbatore numero uno dell’ispirato Savanovic. Il suo lavoro ovviamente non è stato decisivo, ma l’ala serba ricorderà sicuramente quella faccia, che tanto lo ha messo in difficoltà nel secondo quarto

Cinciarini 5.5: Il numero 10 bianconero non ricorderà con piacere questa domenica, visto il risultato finale (e l’esito in classifica) e il fatto che in Aprile era tornato a casa dal PalaSerradimigni con una prestazione super se confrontata a quella di oggi. 3 punti, 2 assist, 3 rimbalzi e 2 palle perse a completare lo scenario.

Metreveli s.v 3 minuti e un tentativo da due non bastano per giudicarlo.

Giuri 6-: Niente da fare per il capitano bianconero, che gioca una gara senza infamia e senza lode. Percentuali perfette, 10 punti in saccoccia, ma tanto amaro in bocca per una Final Eight sfumata in volata

Mario Puggioni
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