Nella giornata di ieri (sabato 4 aprile ndr), l’Aquila Basket Trento ha espugnato a sorpresa il PalaSerradimigni e ha così consolidato il quinto posto in classifica, portandosi a-4 proprio dai sardi. Al termine del match, abbiamo intervistato in esclusiva i grandi protagonisti del match.
Toto Forray
Una prestazione collettiva che vi fa avvicinare sempre di più all’obiettivo playoff.
Sì, credo che sia stata una delle nostre migliori partite a livello di gioco di squadra: ci siamo passati bene la palla nel lato debole e nel lato forte del campo. Si è visto il lavoro che stiamo facendo in queste settimane.
Con Trento sei partito dalla A-Dilettanti e ora sognate l’Europa.
Sì certo, i sogni ci sono sempre, noi abbiamo la mentalità di affrontare partita dopo partita e si vedono i risultati. Ora abbiamo 2 giorni di riposo, poi penseremo subito alla prossima partita.
Davide Pascolo
Vittoria importantissima, giudicata da Forray la più bella della stagione.
Probabilmente è vero. Siamo rimasti uniti quando Sassari sembrava aver preso l’inerzia. Abbiamo mantenuto la calma, abbiamo fatto girare splendidamente la palla e questa è stata la chiave.
Dal +13 al -5, cosa è passato nella vostra testa durante il timeout?
C’è stato un attimo di scoramento, ma è normale. Dopo essere stati in vantaggio tutta la partita e trovarsi sotto di 5 a 4’ dalla fine avere un attimo di sbandamento, ma non ci abbiamo pensato e siamo riusciti a portarla a casa.
I playoff ora non sono più un sogno utopico.
I playoff, dopo questa vittoria, dovrebbero essere quasi acquisiti. E’ un grandissimo risultato, poi vedremo. Ora dobbiamo pensare a partita dopo partita, come stiamo facendo.
Jamarr Sanders
Oggi avete giocato una partita praticamente perfetta contro una squadra attrezzata contro Sassari, ora pensate alla post season?
Sassari è una grande squadra, ma siamo stati bravi a vincere. Ora pensiamo alla prossima partita, non necessariamente ai playoff.
Quali sono i vostri obiettivi della stagione?
Vogliamo migliorare come squadra, sia come giocatori che come “coaching staff”, poi il resto verrà da sé.
Maurizio Buscaglia
Oggi avete portato a casa una vittoria importantissima contro una squadra molto attrezzata.
Oggi una vittoria che abbiamo cercato di costruire passo dopo passo. Siamo venuti per provare a giocare lo stesso la nostra pallacanestro, sapendo che squadra è la Dinamo e che campo è il PalaSerradimigni. Siamo stati bravi nei quaranta minuti e nel momento della rimonta, fatta da Sassari a casa sua, siamo riusciti a non farci scoraggiare e abbiamo fatto un importante contro break. Da quel punto di vista, va segnalato anche un passo in avanti dal punto di vista mentale della squadra. Ovviamente, dal punto di vista playoff, questi 2 punti valgono 4.
Cosa ha detto ai suoi ragazzi durante il timeout quando vi siete trovati sul -5?
Io ho detto loro di mantenere la calma, che poteva succedere e che quella era la nostra partita. Fino a quel momento avevamo giocato bene e anche i canestri subiti erano dovuti alla loro bravura perché siamo di fronte ad una grande squadra. Ho detto di continuare a fare ciò che avevamo sempre fatto e anche l’energia per poter riprendere quei 5 punti. Abbiamo fatto 2 splendide difese in quel momento chiave, siamo arrivati a pareggiare e, non solo abbiamo riaperto la partita, ma siamo andati anche sul +8 e per noi è davvero tanto.
Nella lotta playoff, potete sognare anche il fattore campo lottando fino alla fine con Brindisi e magari sfruttando qualche scivolone di Sassari.
Continuiamo a lavorare partita per partita, queste, tra parentesi, vanno giocate in questo modo e forse siamo riusciti a toglierci qualche sassolino vivendo la giornata.
Qual è il segreto di questa Trento, che da matricola sta riuscendo a sorprendere tutti gli addetti ai lavori?
Siamo molto compatti, lavoriamo, ci sono giocatori che ci tengono davvero tanto, hanno senso di altruismo, stanno bene insieme. Sono delle piccole cose che ci hanno permesso di costruire un’identità anche di basket.
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