LeBron giura fedeltà eterna durante il nuovo matrimonio con Cleveland

Home

Durante la cerimonia di bentornato allo stadio dell’Università di Akron, LeBron ha giurato di non lasciare mai più i Cavaliers.

Una scena dell'evento di ieri sera, con più di 30'000 tifosi che acclamavano il nome di LeBron (sul palco).
Una scena dell’evento di ieri sera, con più di 30’000 tifosi che acclamavano il nome di LeBron (sul palco).

The King, si sa, è punti, rimbalzi, assist, leadership – ma anche spettacolo. Soprattutto spettacolo. LeBron James è capace di vendere bene la propria immagine, cosa che ha saputo fare già agli albori, autoproclamandosi “Il Prescelto“. Per il suo ritorno a casa, James ha organizzato (o è stato invitato a partecipare, come preferite voi) un evento di enorme portata: nella sua città natale, Akron, il “re” ha tenuto un vero e proprio show in cui parlava ai più di 30’000 fan presenti allo stadio universitario. Tra una canzone e un’altra; tra una dichiarazione d’amore alla città e un discorso per i bambini dei club sportivi cittadini, LeBron ha rilasciato le dichiarazioni più interessanti di tutta la serata:

<< Sono tornato. Vi voglio bene. Vincere un titolo qui sarebbe il più grande successo della mia vita. Il mio contratto ha una durata di due anni, è vero, ma non ho intenzione di andare da nessuna parte. Non ho le energie per rifare tutto questo. >>

A queste parole la folla è scoppiata in un boato. Gli “altri” appassionati di basket, però, quelli che vedono meno di buon occhio James (i famosi hater) hanno sorriso maliziosamente. Indubbiamente le parole di LeBron avranno ricordato loro il giuramento fatto ai tifosi di Miami in un’occasione simile, la presentazione dei Big Three nel (non troppo) lontano 2010…<<Not one, non two, not three…>>. Già, promesse molto simili a quelle di ieri notte, ma non proprio rispettate considerato l’addio del King a South Beach quattro anni e due anelli dopo quella famosa frase.

Come sono da interpretare, dunque le parole di LeBron, questa volta? Si tratta di un vero e proprio giuramento nella propria terra natia oppure uno scaltro tentativo di conquistare i cuori volubili dei fan dei Cavaliers?

Niccolò Armandola

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.