Nelle ultime settimane, oltre a diversi record battuti, Stephen Curry ha dovuto subire diverse critiche, soprattutto da leggende del passato come ad esempio Oscar Robertson o Charles Barkley, che hanno sminuito quanto il playmaker dei Golden State Warriors è riuscito a fare. I compagni Bogut e Green hanno scherzato rispondendo per le rime alle critiche, ma questo non è servito a farle cessare.
Lebron James, “rivale” di Curry, e certo non nuovo a questo genere di critiche o paragoni, ha difeso il collega molto chiaramente:
Personalmente, nella mia carriera non ho fatto altro che spendere belle parole per i giocatori che hanno aperto la strada per noi giocatori attuali. Porto rispetto per tutti i giocatori che ci hanno aperto la strada, ragazzi che erano anche solo role player, ragazzi che erano parte di una squadra che ha vinto un titolo così come altri che non lo sono stati. Ho sempre portato rispetto, quindi mi fa schifo quando vedo persone che hanno giocato prima di noi e che ci hanno aperto la strada a cui piace criticare uno di noi dicendo: “Beh, se avesse giocato nella nostra Era non sarebbe stato lo stesso”. Ho sentito Dennis Rodman dire che se avessi giocato nella loro Era sarei stato un giocatore nella media. Sì, su di me. Ha detto che sarei stato nella media. E ora stanno dicendo le stesse cose su Steph: “Se Steph avesse giocato nella nostra Era, saremmo stati più fisici con lui e lo avremmo fermato”. E fa schifo perché noi stiamo solo cercando di portare avanti quello che hanno iniziato per i giocatori che verranno dopo di noi.

Milano. Laureato in Gestione del Lavoro e Comunicazione per le Organizzazioni all’Università Cattolica, ho fondato BasketUniverso nel 2011. Sì, tifo Orlando Magic e faccio di tutto per non nasconderlo.