Il basket italiano (o quanto meno il suo vertice) è sempre più nel caos. La spaccatura interna alla LegaBasket potrebbe aver toccato, oggi, il punto di non ritorno. L’ultima assemblea dell’anno solare, che si sarebbe dovuta tenere a Milano questa mattina, è saltata per l’assenza di sei società che hanno fatto così venir meno il numero legale per sedersi al tavolo.
Oggi in Lombardia si sarebbe dovuto parlare del bilancio consuntivo e soprattutto del nuovo regolamento esecutivo, da adeguare alle nuove disposizione riguardo il semiprofessionismo. La discussione non è neanche iniziata perché Brindisi, Cantù, Fortitudo Bologna, Pistoia, Roma e Sassari non si sono neanche presentate, esprimendo chiaramente il loro dissenso verso la linea del presidente Egidio Bianchi che in questo modo è stato, di fatto, sfiduciato.
L’appello all’unità lanciato dal presidente della FIP, Gianni Petrucci, dopo l’ultimo Consiglio Federale è caduto nel vuoto e adesso il numero uno della Federbasket starebbe seriamente pensando di prendere in mano la situazione, ritirando le deroghe come avvenuto nel 2016, durante la “guerra fredda” FIBA – EuroLega.
Attesa a breve una dichiarazione ufficiale dei vertici federali.
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