Liga Endesa: Bilbao sospende lo sciopero, ma il Barca non ha pietà, Real a fatica. Nessuna vittoria in trasferta.

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FC Barcelona – Bilbao Basket 104 – 75

Ventiquattro ore prima dell’incontro, i giocatori del Bilbao Basket avevano comunicato che sarebbero scesi in campo nonostante la grave crisi economica del club. L’avversario che incontrano, tuttavia, è il Barcellona imbattuto dalla finale di Copa del Rey del 9 febbraio…

2013-12-19_FC_BARCELONA_-_BUDIVELNIK_KIEV_007.v1387490654Sin dai primi minuti Huertas e Todorovic puniscono la decisione dei baschi di scendere in campo, prendendo a schiaffi la difesa degli hobres de negro, in cui sembra riuscire a segnare solamente German Gabriel. Al termine del primo quarto il vantaggio dei blaugrana è già impressionante: 32-15. Grimau suona la carica e risveglia i suoi compagni dal torpore dei primi minuti, ma il Barca rimane comunque davanti senza affanni (54-37).
Nel terzo periodo il ruolo di leader cambia nome, ma non generazione: Grimau (classe ’78) passa il testimone a Mumbrù (’79) e i baschi riescono in qualche modo a rimanere in scia. La determinazione dei veterani non basta, tuttavia, a colmare il divario tecnico con il Barcellona, che può contare su campioni più “freschi” come Pullen, Hezonja e uno strepitoso Lampe. Per non essere da meno dei rivali del Real, i blaugrana allestiscono una nuova passerella, nella quale sfilano stavolta i talenti dei catalani, che deliziano il pubblico con giocate da videogames. Termina con il punteggio balistico di 104-75, con i baschi mai in grado di impensierire il team di Xavi Pascual.

MVP: Maciej Lampe = Ancora una volta il centro polacco è preziosissimo per la causa blaugrana: segna 19 punti e cattura 9 rimbalzi. Da quando è tornato dall’infortunio, il Barca è diventato ancora più temibile.

Barcellona: Lampe 19, Huertas 18, Navarro, Abrines e Pullen 11.
TL 9/10, T2 28/43, T3 13/32.
Rimbalzi: 43 (Lampe 9)
Assist: 24 (Navarro 6)

Bilbao: Gabriel 18, Grimau 15, Mumbrù 12.
TL 23/28, T2 23/43, T3 2/17.
Rimbalzi: 28 (Gabriel 9)
Assist: 7 (Grimau 2)

Real Madrid – Herbalife Gran Canaria 83 – 74

Il Real Madrid rimane imbattuto in campionato, ma deve far fronte a una Gran Canaria che si rivela un avversario più ostico di quanto pronosticato.

Sergio Llull: è suo il titolo di MVP.
Sergio Llull: è suo il titolo di MVP.

Dire che i primi quarti della partita sono equilibrati sarebbe un eufemismo. Le due squadre giocano un basket aggressivo sia in attacco che in difesa, tentando di affondare i rispettivi avversari con dei piccoli parziali che si rivelano infine solamente illusori. Il primo quarto si chiude sul 18-19 in favore degli ospiti. Il secondo periodo si gioca punto-a-punto, con Hansbrough e Tavares a pungere i capiclassifica, che però trovano in Reyes e Slaughter affidabili soluzioni offensive. Alla seconda sirena il tabellone recita 37-38 per i pio-pio.
Nel terzo periodo Mirotic e Mejri portano finalmente in vantaggio i Blancos, ma un nuovo parziale di 0-10 di Gran Canaria, coronato dalla tripla sulla sirena di Eulis Bàez mantiene gli insulari davanti (57-61). Nei minuti che contano, però, Pablo Laso si gioca la sua carta migliore: Sergio Llull. Il giovane cecchino iberico non sbaglia un colpo nell’ultimo quarto, portando i suoi ad archiviare una pratica molto più ostica di quanto non testimoni il risultato finale di 83-74.

MVP: Sergio Llull = Miglior marcatore dell’incontro e giocatore assolutamente decisivo per la squadra: appena ingrana la marcia, il Real vola verso 25°successo consecutivo in campionato.

Real Madrid: Llull 19, Mirotic 18, Fernandez 13.
TL 11/14, T2 21/37, T3 10/24.
Rimbalzi: 31 (Mirotic 8)
Assist: 17 (Draper e Rodriguez 4)

Gran Canaria: Hansbrough 15, Oliver e Bellas 12, Bàez 11.
TL 10/12, T2 20/37, T3 8/22.
Rimbalzi: 30 (Martin 8)
Assist: 18 (Bellas 6)

Tuenti Movil Estudiantes – Baloncesto Fuenlabrada 86 – 66

Il Tuenti Movil si aggiudica una vittoria tanto strepitosa quanto importante a discapito di una Fuenlabrada che paga un brutto primo quarto.

Partono subito forti i madrileni, trascinati dalla precisione dalla lunga distanza di un chirurgico Kuric. Fuenla prova a reagire con Diagnè e Panko, ma alla prima sirena il Tuenti Movil è davanti (24-14). Nel secondo quarto i padroni di casa amministrano il vantaggio, contenendo gli impeti di Feldeine e Arnold. All’intervallo il bilancio è di 40-31 per la squadra allenata da Txus Viderrota.
I tentativi di rimonta del team ospite riprendono da dove erano rimasti, e Panko & Co. avrebbero anche motivo di credere in un’epica vittoria, considerando il -7 con cui finisce il terzo quarto (58-51). I nervi di Fuenla, tuttavia, cedono sul più bello: dopo essersi riportati a -5, i ragazzi di coach Casimiro sbagliano l’impossibile, consentendo al Tuenti Movil di dilagare ed aggiudicarsi un’importante vittoria, grazie alla quale si avvicinano proprio a Fuenlabrada nella seconda metà della classifica.

MVP: Kyle Kuric = è indubbiamente lui il miglior giocatore della partita, capace di segnare 24 punti con un incredibile 6/9 dall’arco dei tre punti. Indiscussa punta di diamante che impreziosice il roster di una squadra in lotta per non retrocedere.

Tuenti Movil: Kuric 24, Banic 18, Nogueira 10.
TL 14/18, T2 21/36, T3 10/19.
Rimbalzi: 30 (Sloker 7)
Assist: 19 (Colom 5)

Fuenlabrada: Feldeine 13, Arnold 12, Pèrez 11.
TL 16/22, T2 16/31, T3 6/22.
Rimbalzi: 28 (Panko e Diagne 6)
Assist: 13 (Panko 5)

FIATC Joventut – Iberostar 76 – 63

Lo Joventut vince e convince, rimanendo in zona playoff. L’Iberostar continua ad avere un ruolino da retrocessione: si tratta della decima sconfitta nelle ultime undici gare per gli insulari.

Tariq Kirskay, MVP del match (socbadaloni.wordpress.com)
Tariq Kirskay, MVP del match (socbadaloni.wordpress.com)

Kirskay e Savané aprono le danze per i neroverdi, infuocando l’attacco dello Joventut, al quale rispondono tuttavia i canestri del nuovo arrivo dell’Iberostar Carl English. Il risultato è comunque di 21-13 alla prima sirena. Il secondo quarto, tenuto ad un basso punteggio dalle pessime scelte di tiro di entrambe le squadre, si chiude con i padroni di casa davanti per 36-23.
L’Iberostar ci mette cuore e anima e con i canestri di Luke Sikma, migliore dei suoi, si riporta entro i 6 punti di svantaggio. Dopo il 54-48 con cui inizia l’ultimo periodo, però, sale in cattedra la difesa dei padroni di casa, che decidono l’incontro nella propria metà campo: da numerose palle recuperate e alcune stoppate decisive partono i contropiedi micidiali dello Joventut, che chiude infine con un margine di 13 punti: 76-63 il risultato finale.

MVP: Tariq Kirskay = Prestazione enorme per l’ala del Bronx, che mette a referto una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, trascinando i suoi alla vittoria.

Joventut: Kirskay 18, Joseph 15, Savané 12.
TL 15/16, T2 23/45, T3 5/25.
Rimbalzi: 45 (Kirskay 10)
Assist: 12 (Shurna e Llovet 3)

Iberostar: Sikma e Richotti 10, Fajardo 8, Rost e Uriz 7.
TL 7/10, T2 19/48, T3 6/21.
Rimbalzi: 41 (Sikma 8)
Assist: 15 (Uriz)

Cajasol – CAI Zaragoza 79 – 59

Brutta battuta d’arresto per la sesta forza del campionato, che subisce l’entusiasmo con cui si gioca al Palacio Deportes di Siviglia.

Incredibile. Per descrivere il primo quarto in quel di Siviglia non ci sono altri aggettivi possibili: 22-3 il parziale con cui il Cajasol spazza via una squadra ben più quotata come Saragozza. Gli aragonesi non riescono semplicemente a metterla dentro, e Bamforth e Landry li puniscono a suon di triple. Nel quarto seguente Saragozza tenta di ricucire il gap, ma è impresa più unica che rara. Alla pausa lunga il tabellone recita 36-20 in favore dei padroni di casa.
Nel secondo tempo c’è poco da dire; Saragozza ci crede finchè il cronometrocredibilità alle speranze di rimonta, ma dopo essersi trovata anche a -9 (57-48 del minuto 30’), cede alla perfezione dall’arco di Satoransky e soci. Termina 79-59; Saragozza rallenta la rincorsa al quarto posto subendo una sconfitta pesante dal Cajasol, galvanizzato dagli ultimi successi.

MVP: Scott Bamforth = 19 punti, 5/5 da due, 3/5 da tre, 9 rimbalzi. Va aggiunto altro? Guida.

Cajasol: Bamforth 19, Landry 16, Satoransky 12.
TL 9/10. T2 20/35, T3 10/27.
Rimbalzi: 44 (Bamforth 9)
Assist: 13 (Satoransky 5)

Saragozza: Rudez 16, Roll 13, Stefansson 7.
TL 5/7, T2 15/34, T3 8/31.
Rimbalzi: 30 (Norel 6)
Assist: 9 (Tabu e Stefansson 3)

Unicaja Malaga – Caja Laboral 83 – 64

L’Unicaja si rilancia nella zona alta della classifica dopo due sconfitte consecutive e ferma la striscia positiva del team di Scariolo.

Unicaja MalagaNella giornata di domenica l’Unicaja parte meglio del Caja Laboral. No, non è un resoconto della giornata di borsa spagnola, ma il recap di una partita di basket. Malaga gioca meglio il primo quarto grazie alla produzione di Dragic e Urtasun. Dall’altra parte il Caja Laboral non c’è, o meglio, si palesa solamente sotto forma di Fabien Causeur (11 dei 14 punti di squadra). Il primo quarto termina dunque con Malaga davanti 22-14. Scariolo striglia i suoi e ottiene una reazione, che a bilanci tratti risulta tuttavia inefficiente. Il distacco dopo 20’ di gioco è invariato sul 39-31.
Nel momento migliore della squadra di Scariolo, poi, fanno la voce grossa i lunghi di Malaga, che difendono con grinta e trovano il canestro con continuità. Per il Caja Laboral non bastano gli sforzi di un rinvigorito San Emeterio e di un sempre più costante Causeur per restare in scia. I baschi scivolano sul 61-44 della terza sirena. Nell’ultimo periodo Scariolo non ha nulla da perdere e decide di schierare un quintetto molto offensivo, che non riesce tuttavia a ribaltare il risultato subendo più di quanto produce. Si chiude cosi con il risultato di 83-64 in favore dei padroni di casa, che si rialzano dopo le sconfitte contro Valencia e Joventut.

MVP: Vladimir Stimac = Prestazione di sostanza del muscoloso centro serbo, autore di una doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi, di cui ben 6 catturati nel pitturato avversario.

Unicaja: Kuzminskas 14, Granger 12, Stimac 11.
TL 6/11, T2 28/50, T3 7/20.
Rimbalzi: 41 (Stimac 10)
Assist: 18 (Granger 7)

Caja Laboral: Causeur 17, San Emeterio 14, Huertel 10.
TL 8/13, T2 19/40, T3 6/17.
Rimbalzi: 27 (Pleiss 8)
Assist: 18 (Huertel 11)

CB Valladolid – La Bruixa d’Or 88 – 76

Con una buona prestazione complessiva il Valladolid arricchisce il suo “bottino” di vittorie in campionato raggiungendo quota tre. Nella Bruixa d’Or si salvano solo Goodridge e Kouguere.

Haritopoulos detta legge sin dai primi minuti al Pabellon Deportivo Pisuerga, dando vita ad un parziale di 10-2 di inizio gara, che permette ai padroni di casa di finire il quarto in vantaggio 24-17. Gli ospiti si risvegliano dal torpore iniziale e nel secondo quarto si riportano sotto: alla pausa lunga il punteggio li vede con uno svantaggio di sole due lunghezze (35-33).
Nel terzo periodo, tuttavia, viene di fatto deciso il risultato finale: il fanalino di coda della Liga sorprende tutti con un pazzesco parziale di 32-13 in cui brillano gli astri di Haritopoulos e Andjusic, leader indiscussi della squadra. Negli ultimi dieci minuti di gioco non mancano i tentativi di rimonta da parte de La Bruixa d’Or, che nonostante gli sforzi di Kouguere e Goodridge non riesce a ribaltare il risultato. Termina 88-76, a sorpresa vince Valladolid.

MVP: Dimitris Haritopoulos = Il greco mette a referto una prestazione tutta cuore e muscoli: 17 punti e 7 rimbalzi, guadagnandosi anche un posto nel quintetto di giornata della Liga Endesa.

Valladolid: Haritopoulos 17, Andjusic 15, A.Johnson, O.Johnson e Pozas 10.
TL 24/28, T2 23/28, T3 6/15.
Rimbalzi: 25 (Haritopoulos 7)
Assist: 10 (Pozas 7)

La Bruixa d’Or: Eriksson 13, Kouguere e Monroe 12, Goodridge 11.
TL 15/19, T2 23/41, T3 5/17.
Rimbalzi: 32 (Arteaga 7)
Assist: 12 (Ljubicic 4)

Valencia Basket – Rio Natura Monbus 69 – 64

Valencia si aggiudica un incontro tiratissimo, avendo ragione del Rio Natura solo negli ultimi minuti del match. Per i galiziani si tratta della quarta sconfitta consecutiva, che ridimensiona le ambizioni del club.

Justin Doellman, beniamino dei tifosi di Valencia. (pivotworld9.com)
Justin Doellman, beniamino dei tifosi di Valencia. (pivotworld9.com)

La partita si gioca punto-a-punto per quasi tutti i quaranta minuti. Sin da subito si riconoscono i punti di riferimento delle due squadre: Delas, Luz e Corbacho trascinano il Rio Natura, mentre sono Sato, Martìnez e un inedito Triguero le principali bocche da fuoco di Valencia. Il primo quarto termina 18-19, mentre nel secondo viene eliminato pure il minimo distacco precedente (36-36).
Un parziale di 0-9 firmato Luz e Delas fa sperare coach Fernandez, che non ha fatto i conti con il beniamino dei tifosi di casa, Justin Doellman. L’americano suona la carica con una roboante schiacciata e i suoi compagni rispondono presente, portando la squadra davanti di tre (67-64) a pochi secondi dal termine. Il Rio Natura affida l’ultimo possesso a Corbacho, la cui bomba si trasforma in un’air-ball che condanna i galiziani a un’ennesima sconfitta tirata.

MVP: Bojan Dubljevic = Il giovane centro montenegrino non si fa vedere troppo per punti segnati, ma il suo apporto sotto le plance si rivela fondamentale negli equilibri del match: 7 punti e 11 rimbalzi per lui.

Valencia: Martinez 14, Sato 13, Van Rossom 9.
TL 16/19, T2 16/34, T3 7/27.
Rimbalzi: 40 (Dubljevic 11)
Assist: 19 (Lafayette e Van Rossom 5)

Rio Natura: Corbacho 13, Luz 12, Delas 10.
TL 5/7, T2 22/39, T3 5/25.
Rimbalzi: 35 (Berzins 8)
Assist: 19 (Luz 8)

Gipuzkoa Basket – UCAM Murcia 85 – 80

La squadra di Santander si aggiudica lo scontro tra due squadre non in un brillantissimo stato di forma grazie alla prestazione monstre di Jason Robinson, alla seconda gara consecutiva con più di 20 punti.

Marcelo Nicola, quella di domenica è l'ennesima sconfitta della sua squadra, Murcia. (roseto.com)
Marcelo Nicola, quella di domenica è l’ennesima sconfitta della sua squadra, Murcia. (roseto.com)

Il primo quarto si gioca all’insegna di Augusto Lima, che schiaccia ogni pallone servitogli dai compagni. Murcia cavalca l’entusiasmo della sua ala forte e si porta davanti 14-16. Nel secondo periodo, tuttavia, si accende Jason Robinson, già autore di 34 punti contro il Barca domenica scorsa. L’ala statunitense segna 14 dei suoi 24 punti nei secondi dieci minuti di gioco e spinge i suoi davanti sul 39-35.
Al rientro dagli spogliatoi continua lo show del Gipuzkoa, che non riesce tuttavia a staccare gli avversari che si aggrappano a un finalmente positivo Ben Romdhane (57-50 prima dell’ultimo quarto). Gli ultimi dieci minuti di gioco sono tiratissimi, con Wood e Lima che riportano Murcia sotto di uno a poco più di un minuto dal termine. Raulzinho Neto dei baschi riceve palla e segna una tripla di tabella fortunatissima che rimette a posto le cose. Finisce 85-80 in favore dei padroni di casa, che agganciano al decimo posto il Rio Natura.

MVP: Jason Robinson = Dopo la prestazione di domenica scorsa, finita in secondo piano a causa della sconfitta contro il Barca, Robinson si riprende il suo momento di gloria mettendo a referto 24 punti e aggiudicandosi l’MVP della partita.

Gipuzkoa: Robinson 24, Salgado e Neto 18, Ramsdell 11.
TL 16/19, T2 15/28, T3 13/28.
Rimbalzi: 27 (Doblas 5)
Assist: 13 (Salgado 6)

Murcia: Wood 25, Lima e Ben Romdhane 12, Sànchez 8.
TL 15/22, T2 16/32, T3 11/30.
Rimbalzi: 37 (Ben Romdhane 10)
Assist: 14 (Rodriguez 4)

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Niccolò Armandola

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