Iberostar Tenerife – Unicaja Malaga 60 – 71
Dopo la bruciante eliminazione dall’Eurolega in seguito alla sconfitta contro i greci del Panathinaikos, l’Unicaja Malaga si consola in campionato battendo l’Iberostar.

Sin dai primi minuti l’Iberostar subisce molto le giocate sull’asse Granger-Vazquez. Il play uruguagio inventa dei passaggi perfetti per il grosso centro spagnolo che domina il pitturato senza problemi (11-18 dopo 10’). Nel secondo tempo il neo acquisto dell’Iberostar Carl English tenta di rimettere in carreggiata i suoi, ma non è sufficiente. All’intervallo il punteggio è di 26-35 in favore degli ospiti.
Nel secondo tempo la guardia di St. John’s è piuttosto isolata in attacco: contro una difesa neanche troppo impenetrabile l’Iberostar sbaglia molto, impossibilitando la rimonta. Malaga controlla il pitturato con il solito Vazquez e un positivo Stimac, pronto a subentrare dalla panchina. Il terzo quarto si chiude con l’Unicaja ancora in vantaggio per 43-54. Gli ultimi dieci minuti sono ordinaria amministrazione; il team di Joan Plaza si aggiudica una vittoria comoda (60-71) approfittando dello scarto accumulato nel primo periodo.
MVP: Fran Vazquez = Il “gigante buono” era stato il migliore dei suoi nell’infelice trasferta greca e conferma il suo stato di forma con una sontuosa prestazione da 18 punti e 6 rimbalzi.
Iberostar: English 18, Bivià 10, Richotti e Sikma 9.
TL 13/18, T2 13/41, T3 7/26.
Rimbalzi: 44 (Sikma 13)
Assist: 8 (Uriz 3)
Unicaja: Vazquez 18, Toolson 13, Stimac 12.
TL 15/26, T2 22/44, T3 4/18.
Rimbalzi: 41 (Vazquez, Dragic e Caner-Medley 6)
Assist: 16 (Granger 7)
Real Madrid – Cajasol 81 – 75
Il Real batte a fatica un Cajasol in grande stato di forma, giocando forse la pallacanestro peggiore della propria stagione.

Nei primi 10’ di gioco non c’è storia e il team di Siviglia sembra condannato ad essere uno dei tanti sparring-partner asfaltati dal Real nel corso della stagione. Gli ospiti subiscono parecchio la presenza fisica di Mejri e Reyes, che porta i Blancos davanti 19-11. Nel secondo quarto gli uomini di Reneses danno vita ad una pioggia di triple che intimorisce il pubblico del Palacio de Deportes e riporta sotto il Cajasol: 43-38 all’intervallo. Scott Bamforth si guadagna le attenzioni del caso, con due triple da distanza considerevole.
Il Real abbaia ma non morde, almeno non tanto quanto ha abituato a fare in questa stagione. Il Cajasol rimane sempre in scia grazie alla miglior prestazione personale nel campionato spagnolo di Kristaps Porzingis. È tuttavia nell’ultimo quarto che coach Pablo Laso teme di perdere la propria imbattibilità in campionato: il Cajasol fa registrare un parziale di 3-13 riportandosi a -4 a 1’42’’ dal termine (73-69). Proprio nell’azione successiva, tuttavia, Rudy Fernandez segna una tripla sulla sirena che decide di fatto le sorti del match. La squadra di Siviglia non ne ha più e si vede costretta ad interrompere la propria striscia positiva. Per il Real la vittoria è sofferta, cosa non abituale in questa stagione.
MVP: Felipe Reyes = In una partita non esaltante della corazzata madrilena, l’ala spagnola mette a referto una doppia doppia pesante da 13 punti e 12 rimbalzi.
Real Madrid: Llull 15, Mirotic, Mejri e Reyes 13, Fernandez 8.
TL 21/27, T2 21/40, T3 6/19.
Rimbalzi: 43 (Reyes 12)
Assist: 18 (Rodriguez 6)
Cajasol: Porzingis 20, Satoransky 11, Mata 10.
TL 10/12, T2 19/37, T3 9/28.
Rimbalzi: 25 (Bamforth 7)
Assist: 23 (Satoransky 8)
Herbalife Gran Canaria – Valencia Basket Club 81 – 86
Valencia riserva una brutta sorpresa ai tifosi dell’Herbalife nella giornata del congedo dei pio-pio dallo storico palazzetto CID per spostarsi nella nuova Gran Canaria Arena a partire dal prossimo match casalingo.
Parte molto bene il team di casa, guidato dalla verve di un Brad Newley in grande spolvero, ma Valencia non sbaglia quasi nulla dall’arco dei 6.75 m (6/7 nel primo quarto) e si porta davanti per 24-30 alla prima sirena. Bàez e Martin di Gran Canaria rientrano dalla panchina nel secondo periodo e segnano punti preziosi per ribaltare il risultato: il nativo di Santo Domingo è immarcabile, mentre Martin schiaccia qualsiasi pallone gli capiti tra le mani. Alla pausa lunga il tabellone recita 53-49 in favore dei padroni di casa. Nella pausa viene mostrato al pubblico un video tributo allo storico palazzetto degli insulari.
Al rientro dagli spogliatoi la squadra ospite ricomincia dal trend del primo quarto, inanellando triple su triple. Si capisce che è una giornata magica al tiro per gli uomini di Perasovic quando Rafa Martinez segna un buzzer-beater di tabella impossibile, che sigla il 65-76 con cui comincia l’ultimo periodo.
Negli ultimi dieci minuti di gioco i pio-pio ci provano con tutte le armi a loro disposizione, ma la difesa di Valencia non si lascia mettere a sedere e l’attacco tanto meno. Finisce 81-86 in favore degli ospiti, che si aggiudicano la sesta vittoria consecutiva rovinando la festa canarina.
MVP: Justin Doellman = Nuova importante prestrazione di “Capitan America”, che mette a referto 15 punti e si conferma una volta di più la punta di diamante dell’attacco di Perasovic.
Gran Canaria: Bàez 18, Newley 14, Martin 13.
TL 16/19, T2 16/30, T3 11/23.
Rimbalzi: 33 (Martin 8)
Assist: 14 (Oliver 5)
Valencia: Doellman 15, Sato 12, Dubljevic 11.
TL 7/8, T2 20/42, T3 13/24.
Rimbalzi: 25 (Sato 7)
Assist: 19 (Van Rossom 8)
UCAM Murcia – Caja Laboral 89 – 80
I baschi fanno il percorso inverso dell’Unicaja Malaga: dopo la convincente vittoria di giovedì contro il Fenerbache arriva una brutta sconfitta contro Murcia, tra le ultime forze del campionato.

La partita si mette subito bene per i padroni di casa, che trovano in Berni Rodriguez una lama affilata con cui tagliare le maglie della difesa basca. Per il Caja Laboral segna prevalentemente Hanga, ma Murcia chiude il primo quarto in vantaggio per 27-19. Nel secondo quarto Huertel accende la luce in attacco, caricandosi la squadra sulle spalle, ma i suoi sforzi vengono vanificati da un Dwayne Davis da 9 punti nel quarto. Il primo tempo termina con i distacchi quasi invariati: 46-37.
Nel terzo quarto è il Caja Laboral ad iniziare meglio, giocando sull’asse francese Huertel-Causeur. I due transalpini guidano la rimonta basca, ma nel momento peggiore dell’UCAM sale in cattedra Augusto Lima, che riporta entro le distanze di sicurezza gli ospiti prima dell’ultima sirena (63-57). Nell’ultimo quarto gli ospiti ci provano ripetutamente, ma invano. Lima domina il pitturato contro un avversario ostico come Pleiss e permette a coach Nicola di festeggiare la terza vittoria della sua gestione. Termina 89-80, risultato che permette a Murcia di sperare nella salvezza e allontana il team di Scariolo dalle posizioni di testa.
MVP: Augusto Lima = La dura ala forte brasiliana si rivela il giocatore più decisivo della partita, segnando nei momenti fondamentali e facendo registrare una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi.
Murcia: Lima 17, Davis e Rodriguez 15, Ben Romdhane 12.
TL 16/26, T2 17/38, T3 13/28.
Rimbalzi: 35 (Lima 10)
Assist: 20 (Rodriguez 6)
Caja Laboral: Huertel 22, Pleiss 12, Causeur 9.
TL 11/13, T2 21/32, T3 9/26.
Rimbalzi: 31 (Pleiss 7)
Assist:13 (Huertel 7)
La Bruixa d’Or – Tuenti Movil Estudiantes 74 – 81
Il Tuenti Movil si aggiudica lo scontro diretto per la salvezza battendo a domicilio La Bruixa d’Or grazie ad una straordinaria prestazione di Marko Banic.
Il primo quarto è molto equilibrato, con entrambi i team che attaccano ripetutamente il ferro con successo (18-19). Sin da subito Banic fa capire di essere in serata, mentre negli avversari brilla l’astro di Kouguere. Le statistiche del secondo periodo mostrano un attacco dei madrileni a ritmi altissimi, ma come spesso capita nel basket, è la difesa ad essere decisiva: è proprio grazie ai molti recuperi nella propria metà campo che il Tuenti Movil riesce a segnare punti facili in contropiede e a portarsi a +9 all’intervallo (40-49).
Nel secondo tempo Larsen e Kougere tentano il tutto per tutto, ma un Banic praticamente perfetto (20 punti 10/11 dal campo) doma le ambizioni de La Bruixa d’Or. Termina 74-81, con il Tuenti Movil che risale in quindicesima posizione, insidiando Fuenlabrada.
MVP: Marko Banic = Il croato è semplicemente perfetto: top scorer dell’incotro con 20 punti e percentuale surreale di 91% dal campo. Chirurgo.
La Bruixa d’Or: Kouguere 14, Larsen 11, Eriksson 10.
TL 14/17, T2 21/42, T3 6/18.
Rimbalzi: 31 (Arteaga e Goodridge 4)
Assist: 14 (Ljubicic 6)
Tuenti Movil: Banic 20, Slokar 19, Miso e Colom 10.
TL 16/18, T2 25/45, T3 5/17.
Rimbalzi: 34 (Kuric 6)
Assist: 12 (Colom e Miso 4)
Rio Natura Monbus – Gipuzkoa Basket 72 – 76
Il Rio Natura incappa nella quinta sconfitta in sei partite da quando ha perso i propri lunghi titolari. Non basta infatti l’ottima prestazione del nuovo acquisto Guillen a far fronte ad un Gipuzkoa che rimane a contatto con il treno dei playoff.
La partita si gioca ad alti ritmi difensivi nel primo tempo, con entrambe le squadre che riescono a limitare gli attacchi avversari. Se da una parte Corbacho infiamma la retina con un 3/3 dai 6.75 m, dall’altra Doblas predica pallacanestro in post basso. Alla prima sirena la parita è impattata sul 14-14. Il secondi dieci minuti si giocano punto-a-punto, con le due squadre incapaci di prendere il largo. All’intervallo gli ospiti si trovano in leggero vantaggio per 32-34.
Al rientro dagli spogliatoi i baschi giocano un’ottima pallacanestro, portandosi anche a +8 (39-47 al 24’), ma i galiziani reagiscono con un parziale di 13-0 a cavallo dei due quarti, ispirato dal neo acquisto Ricardo “Richie” Guillen. Il Rio Natura si riporta così davanti infuocando gli ultimi minuti della partita. Tuttavia, Robinson e Neto prendono in mano la squadra di San Sebastian, evitando la rimonta gallega. Realizzando un contro-parziale di 0-11 chiudono, di fatto, i giochi. Dopo i tiri liberi di routine nei match cosi tirati, il Gipuzkoa si aggiudica l’incontro con il punteggio di 72-76.
MVP: Charles Ramsdell = Il nativo di Oklahoma è il migliore dei suoi con 16 punti e 7 rimbalzi, ma impressionano le percentuali al tiro: 4/4 da due e 2/5 da tre, Importanti in una giornata in cui la stella Jason Robinson sparacchia (5/14 dal campo).
Rio Natura: Guillen 19, Delas 12, Corbacho e Peterson 9.
TL 21/27, T2 12/28, T3 9/27.
Rimbalzi: 36 (Luz 7)
Assist: 14 (Luz 7)
Gipuzkoa: Ramsdell 16, Robinson 15, Neto 14.
TL 16/24, T2 18/33, T3 8/27.
Rimbalzi: 31 (Doblas 8)
Assist: 9 (Neto e Cortaberria 2)
Baloncesto Fuenlabrada – FIATC Joventut 76 – 69
Grazie a un ritrovato Andy Panko Fuenlabrada fa lo sgambetto allo Joventut, impedendone il sorpasso in classifica ai danni del Caja Laboral.

Nel primo quarto parte meglio lo Joventut, trascinato dalle bombe di Shurna e alla presenza sotto le plance di Miralles. Alla prima sirena il punteggio vede gli ospiti in vantaggio per 16-20. Dopo la prima breve pausa è Fuenla a fare la partita, trascinata dai guizzi e l’estro dell’intraprendente Feldeine, immarcabile nell’uno contro uno. Alla fine del primo tempo il risultato è di 36-34 in favore dei padroni di casa.
Inizialmente, nel terzo quarto, il team di casa subisce molto la potenza fisica del centro catalano Albert Miralles, ma per Fuenla si accende la mano magica di Andy Panko, che da salvatore della patria riporta davanti i suoi dopo 30’ di gioco (54-51). Gli ultimi dieci minuti sono una ardua prova per i nervi di Fuenlabrada, che dopo qualche difficoltà riesce ad aggiudicarsi la partita grazie alla freddezza di Panko e Cabezas a cronometro fermo. Termina 76-69 per il team di Casimiro, che risponde presente all’attacco del Tuenti Movil.
MVP: Andy Panko = Il capoclassifica della Liga ACB aveva accusato un leggero calo nell’ultimo periodo. Questa prestazione cancella ogni dubbio sul suo conto dell’americano: 21 punti e 6 rimbalzi, per guidare la propria squadra ad un’importante vittoria.
Fuenlabrada: Panko 21, Feldeine 14, Cabezas 13.
TL 17/20, T2 19/34, T3 7/19.
Rimbalzi: 32 (Vargas 7)
Assist: 16 (Perez e Cabezas 4)
Joventut: Shurna e Moralles 17, Kirskay 14, Llovet 6.
TL 9/11, T2 21/34, T3 6/30.
Rimbalzi: 30 (Kirskay 9)
Assist: 17 (Vives 6)
Bilbao Basket – CB Valladolid 93 – 77
Il capitano del Bilbao Alex Mumbrù regala con una prestazione incredibile la tanto aspettata vittoria al proprio pubblico. Valladolid, per parte sua, ha ormai due piedi nella fossa.

Il primo quarto è molto combattuto, con entrambi i team che cavalcano dei mini-break che non impensieriscono i rispettivi avversari (24-24 dopo 10’). Omari Johnson produce per Valladolid, ma dall’altra parte gioca un ispiratissimo Mumbrù. Il secondo tempo si gioca punto-a-punto e con Mumbrù in panca è un altro veterano a dettare legge nel pitturato dei baschi: German Gabriel. Il classe ’80 difende, inventa e segna (chiuderà con 12 punti, 12 rimbalzi e 6 assist) per portare Bilbao davanti 43-41 dopo i primi venti minuti di gioco.
Nel terzo quarto gli ispiratissimi “vecchietti” operano lo strappo decisivo, affondando il Valladolid con un parziale complessivo di 22-12 (65-53 alla terza sirena). Nell’ultimo periodo, poi, la squadra di casa non deve fare altro che amministrare il vantaggio e lo fa affidandosi al solito Mumbrù, imprendibile per la difesa ospite. Termina 93-77 per Bilbao, che regala un briciolo di gioia ai propri tifosi in una situazione tutt’altro che facile.
MVP: Alex Mumbrù = Segnare 32 punti in 35 minuti non è facile nel campionato spagnolo. Farlo a 34 anni tirando con un pazzesco 11/13 da due e un discreto 2/6 da tre ha dell’incredibile. Iron Man.
Bilbao: Mumbrù 32, Gabriel 12, Markota e Bertans 11.
TL 18/22, T2 27/42, T3 7/25.
Rimbalzi: 36 (Gabriel 12)
Assist: 17 (Gabriel 6)
Valladolid: Drenovac e Pozas 15, O.Johnson 14, Andjusic 10.
TL 14/17, T2 21/39, T3 7/21.
Rimbalzi: 28 (O.Johnson, Drenovac e Mack 6)
Assist: 14 (Pozas 6)
CAI Zaragoza – FC Barcelona 85 – 79
Il CAI infligge al Barca la seconda sconfitta consecutiva dopo lo scivolone contro Milano in Eurolega. Gli aragonesi agganciano Gran Canaria in classifica e continuano nella rincorsa ad un posto da testa di serie nei playoff.

Sin dai primi istanti Saragozza ci tiene a far valere il fattore campo e mette in difficoltà la difesa blaugrana grazie a giocate veloci e fantasiose. Rudez e Norel dominano il pitturato, tenendo a bada due mostri come Lampe e Tomic (24-16 dopo il primo quarto). Papanikolau tenta di risollevare la causa catalana con una solida prestazione in entrambe le parti del campo, ma non basta per limitare l’affamato reparto lunghi degli aragonesi. A Norel e Rudez si aggiunge un grintoso Sanikidze per tenere il CAI davanti: 42-31 all’intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi Tomic riesce finalmente a liberarsi dai guinzagli della difesa di Saragozza e consente al Barca di riportarsi sotto fino al 60-55 del minuto 30. Sempre Tomic, supportato da Nachbar e Huertas riesce a impattare la partita sul 76-76 a 1’05’’ dal termine. Jonathan Tabu, però, sigla la vittoria finale (85-79) non sbagliando nemmeno un tiro libero. Il Barca perde così due partite consecutive per la prima volta da più di tre mesi a questa parte.
MVP: Viktor Sanikidze = Da quando Shermadini aveva lasciato l’Aragona, avevamo assistito ad un calo del suo connazionale, che si riscatta con una prestazione da 15 punti e 8 rimbalzi.
Saragozza: Tabu 19, Sanikidze 15, Rudez 12.
TL 14/17, T2 19/45, T3 11/23.
Rimbalzi: 39 (Sanikidze 8)
Assist: 17 (Stefansson 5)
Barcellona: Tomic 15, Huertas 14, Papanikolau 12.
TL 13/15, T2 24/39, T3 6/30.
Rimbalzi: 36 (Papanikolau 10)
Assist: 17 (Huertas 6)
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